venerdì 29 maggio 2020

Torta di carote all'italiana e gluten free: l'anima della festa.

Miss you - The Rollin' Stones 
Attenzione, questo è un post altamente intriso di luoghi comuni!

Sono certa che ognuno di noi abbia pensato, almeno una volta nella vita, di andarsene da questo paese.
Personalmente ci ho pensato e tutt'ora ci penso quasi ogni giorno.
La rabbia, le aspettative deluse, gli ideali infranti, l'osservare il paese che amo diventato un barcone alla deriva, mi fa desiderare di scappare e ricominciare da zero altrove.
Complice di questa pazza idea, è anche il desiderio mai nascosto di vivere l'esperienza da expat praticamente ovunque nel mondo, possibilmente in un luogo dove burocrazia, corruzione, nepotismo e disconoscimento della meritocrazia non siano di casa.
Eppure, nonostante non abbia nessuno scrupolo ad affrontare una simile prova, so già che rimpiangerei ogni giorno il mio paese.
Mi mancherebbe tutto, perché quando si cresce nella bellezza, ed io posso affermare di averlo fatto, non ci si abitua a nient'altro.
Il lavoro che faccio mi fa incontrare ogni giorno persone innamorate dell'Italia a tal punto che sarebbero disposti a tutto pur di venire a vivere qui.
Alcuni ci riescono e non so come, non trovano neanche difficile restarci.
Ma forse la ragione è facile da capire.
L'Italia è una bella donna sconosciuta che arriva ad una festa dove tutti sono annoiati.
Lei è allegra, educata, una gran chiacchierona.
Balla da sola nella musica, si diverte da matti e piano piano tutti si buttano in pista, desiderando di conoscerla, parlare con lei, toccarla.
E' l'anima della festa e tutti sono affascinati dal suo stile, dalla sua vivace eleganza.
Ama il cibo, non lo spizzica ma lo gusta con gioia, ne parla, lo offre ai presenti come si offre qualcosa di prezioso.
Quando se ne va, la sala si svuota. Tutti ripensano a lei, ne parlano, la ricordano. Vogliono rivederla.
Tutti quanti vogliono essere come quella donna, o vogliono possederla.
Chi non ci riesce, ne parla male. Ma la rimpiange ogni giorno.
Così penso che forse resterò qui. Alla bellezza è difficile rinunciare.
La torta di oggi è un classico della cucina anglosassone e nordica rivista in chiave nostrale.
Niente glasse, niente burro, niente spezie ma i profumi della nostra terra.
La ricetta l'ho avuta da quella pasticciera formidabile che è la mia amica Pasqualina del blog Pasqualina in Cucina .
In questo blog ho già replicato alcune delle sue ricette, e posso dire che sono sempre una enorme soddisfazione per risultato e gradimento generale.
Questa in particolare, aspettava da tempo di essere pubblicata.
L'ho preparata praticamente ogni giorno durante la mia esperienza lavorativa in un laboratorio gastronomico nella mia città e spariva nel tempo di metterla al banco.
Siccome è una ricetta praticamente quasi gluten free, io l'ho sglutinata completamente sostituendo la farina 00 con farina di riso ed il risultato è praticamente identico.
Che poi sia assolutamente deliziosa, quella è un'altra storia.

Ingredienti per uno stampo da 24/26 cm di diametro
300 g di farina di mandorle (o mandorle spellate non tostate)
300 g di carote crude, tagliate in pezzi o grattugiate
300 g di zucchero semolato
4 uova intere a temperatura ambiente
80 g di farina di riso
30 g di olio di semi
16 g di lievito in polvere per dolci
la scorza di una arancia non trattata grattugiata
la scorza di un limone non trattato grattugiata
1 semi di un bacca di vaniglia (o estratto naturale di vaniglia)
un pizzico di sale
  • Se non avete la farina di mandorle, mettete in un mixer le mandorle con lo zucchero e frullatele con il programma pulse in modo da non surriscaldare la lama. Una volta ottenuta una farina piuttosto sottile, interrompete e mettete da parte in una ampia ciotola. 
  • Mettete le carote nel mixer e frullatele fino a che non avrete un composto fine ma non una purea. Versate il tutto nella ciotola con le mandorle e zucchero. 
  • Aggiungete al composto gli aromi e mescolate bene. Per ultimo aggiungete uova ed olio e date una bella mescolata. 
  • Setacciate la farina con il lievito direttamente sulla ciotola. Aggiungete un pizzico di sale ed incorporate bene il tutto.
  • Versate il composto nello stampo che avrete precedentemente imburrato e foderato con carta da forno e cuocete in forno preriscaldato a 190° per i primi 10 minuti. Abbassate quindi la temperatura a 180 e completate la cottura per altri 45/50 minuti. 
  • Quando la torta sarà gonfia e deorata, fate la prova stecchino che dovrà uscire asciutto. 
  • Capovolgete la torta su una griglia e lasciatela raffreddare. Servitela se vi piace, spolverata di zucchero a velo ed accompagnata da una pallina di gelato o una salsa di frutti rossi. 
Se cercate altre torte di carote su questo blog vi lascio qui i link



16 commenti:

  1. Cara Patty, ma sai che mi sono svegliata con la voglia di torta di carote? Accendo il cell, sbircio IG e la tua è la prima che appare!! Pazzesco, no? La tecnologia ci spia anche nella mente?
    Ma, a parte queato, ancora una volta sottoscrivo ogni tua parola e ogni tuo pensiero in merito alla nostra bella donna Italia ma altro che luogo comune, non avrei mai saputo descriverla con questa immagine così affascinante ed efficace!! Sei una grande!!

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    1. Sei molto cara Cristina. Sono davvero felice che ti sia piaciuto.
      Penso sempre a quanto ci invidiano la nostra terra, il nostro modo di celebrare la vita e noi non facciamo altro che sminuire il nostro paese in tutti i modi.
      Basterebbe davvero poco per trasformarlo in un paradiso.
      Un bacione grande.

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  2. Ciao, per quel che mi riguarda, se vuoi espatriare fai pure...a condizione che continui a tenerci compagnia con i tuoi racconti e le tue esperienze :-)
    Un abbraccio AlbertoMassimo

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    1. Caro Massimo, se me ne andassi, sarei ogni giorno qui dentro a lamentarmi della nostalgia. La coerenza non è di questa casa.
      Grazie per la tua simpatia e presenza.
      Un abbraccione.

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  3. La tua descrizione della nostra meravigliosa Italia è fantastica. Te la copierò! Complimenti per la torta, come al solito elevi tutto ciò che tocchi, anche la mia umile torta di carote. Un abbraccio e grazie per quel che sei, signora bella!

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    1. Ma cosa dici! Tu sei un esempio di bravura ed io ammiro il tuo immenso talento in cucina. Mi manca soltanto vederti ogni tanto...siamo così lontane! Ti stringo forte e grazie per esserci sempre.

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  4. Patrizia, come sempre cogli il segno alla perfezione. Poi, l'immagine della bella donna è fantastica!
    Ed è tutto vero quello che dici...almeno per me.
    Sono qui per rassicurarti. Vivo in Estonia da 4 anni, tutto semplice, burocrazia zero, paese super digitalizzato eppure quando sei abituato alla bellezza è un vero problema! Non solo. L'estro italiano e la velocità di ragionamento ed azione è qualcosa che manca qui, come in tanti altri posti. In breve, non vedo l'ora di rientrare nella.mia amata ed odiata Roma ♥️��

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    1. Cara Lalla, che bello il tuo messaggio. Non posso immaginare cosa ti abbia portato così lontano ma sono certa che la nostalgia non manchi di venire a trovarti ogni giorno. L'Estonia deve essere un paese bellissimo, ma il cuore resta attaccato alla sua terra. E poi tu sei di Roma: cosa c'è di più bello al mondo?
      Ti stringo e spero che tu possa tornare presto.

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  5. Che bello questo post, è vero sai? L'Italia è proprio così...
    Sa catturare il cuore.
    E che dire del tuo dolce?! Semplicemente favoloso!
    Un abbraccio

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    1. Cara Simo, grazie di cuore per essere passata. Sono felice che ti sia piaciuto. Tutto merito di Pasqualina che mi ha fatto innamorare di questa torta. E' davvero splendida. Ti abbraccio caramente.

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  6. Ciao, scusa se scrivo di nuovo ma avrei una domanda. Ho fatto la torta, mi sembrava facile ed è venuta buonissima...Hai messo il link di Pasqualina in Cucina e sono andato a conoscerla. La ricetta è la stessa a parte la farina 00 come hai scritto, però ho visto che lei usa 30 g di olio di semi mentre tu ne indichi 80 g
    E questa è la domanda; come mai? Forse sostituendo la farina 00 con quella di riso occorre aumentare i grassi? O c'è un altro motivo, magari semplice gusto personale? Il fatto è che siccome la pratica non è roba mia...mi piace avere almeno la teoria...Grazie e buona serata AlbertoMassimo

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    1. Ciao Massimo,
      è un maledetto refuso che ho immediatamente corretto. La ricetta è correttamente come indica Pasqualina, ovvero con soli 30 g di olio ma nel digitare la lista, ho proprio sbagliato mettendo 8 al posto del 3.
      La tua ricetta sarà venuta sicuramente più morbida. Mi dispiace molto, spero comunque che ti sia piaciuta. Grazie infinite per avermi fatto notare l'errore. A presto.

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    2. :-) Il rasoio di Occam...Comunque non dispiacerti, non sono mai stato un amante del "less is more" soprattutto per quel che riguarda le calorie. Proverò a rifarla con 30 g di olio...ma credo che ormai la mia ricetta sarà con 80...
      Grazie per la disponibilità AlbertoMassimo

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  7. Patrizia, sono catturata dalle tue parole, che condivido in pieno! Essendo cresciuta negli USA, so esattamente ciò che prova chi viene in Italia e viene letteralmente travolto dalla sua bellezza! Grazie per aver condiviso questo post con noi. Abbiamo bisogno di "sentirci" privilegiati a vivere in questo paese!
    Proverò presto questa deliziosa torta😍
    Un abbraccio,
    Mary

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    1. Cara Mary, che bello il tuo commento. Mi riempie il cuore sapere che qualcuno mi legge anche da così lontano. Ti auguro di poter tornare presto a casa e soprattutto di non dimenticarti mai di che posto meraviglioso è il nostro paese. Un fortissimo abbraccio.

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