Sono capitata a Cetara molti anni fa, fresca sposina che accompagnava il marito in una missione di lavoro.
Era il 28 giugno.
Come faccio a ricordarmelo? Perché il giorno dopo avrebbe avuto luogo la celebrazione dell'Apostolo S. Pietro ed il paese era già in festa.
Cetara è l'ultimo borgo sulla Costiera Amalfitana prima di giungere a Vietri sul Mare.
Il borgo come lo ricordo (ci sono tornata poi in inverno e mi ha sempre fatta sognare), piccolo, aperto direttamente sul mare e abbarbicato alle colline circostanti che si trasformano in un monte alle sue spalle, è ancora autentico e lontano dai fasti turistici di un'Amalfi o Positano, quindi assolutamente incantevole.
Arrivarci durante una festa così importante che coinvolge tutto il paese, mi ha lasciato un ricordo splendido nel cuore, grande come l'emozione dei fuochi d'artificio sul mare a chiusura della processione del Santo, portato su una barca.
Cetara è anche il posto dove ho mangiato i miei primi spaghetti con la colatura di alici, prodotto per cui è famosa nel mondo: uno dei piatti più straordinari che uno possa immaginare, considerando che è realizzato con praticamente 3 ingredienti.
Ma non c'è solo colatura a Cetara: uno dei prodotti principe è il tonno, che ancora viene lavorato a artigianalmente spesso da mani femminili, e le acciughe ovviamente, messe sotto sale con antica maestria e dalla cui acqua di vegetazione si ottiene il celebre condimento.
La ricetta di oggi nasce dalla collaborazione con un'eccellenza di Cetara, l'azienda IASA che dal 1969 lavora il tonno ed è la prima in Italia a conservarlo in filetti interi nel vetro.
Per me è stato un'enorme sorpresa scoprire la qualità del prodotto di questa piccola azienda familiare che non potrete trovare nella grande distribuzione, ma che volendo potrete provare ordinando direttamente dal loro sito.
Dimenticatevi qualsiasi "tonno che si taglia con un grissino".
La qualità del tonno sott'olio non è data dalla sua "morbidezza" se così vogliamo chiamarla. Nella maggior parte dei casi aprendo un scatoletta o un vasetto, il prodotto si sbriciola a toccarlo.
Per la prima volta ho assaggiato un filetto di tonno consistente, dal gusto intenso, non eccessivamente sapido, favoloso per essere utilizzato in tantissime preparazioni.
Anche se confesso che io lo mangerei al naturale senza pensarci su troppo.
Per questa prima ricetta, perché ne arriveranno altre, ho usato un Tonno bianco sott'olio e patate novelle con un condimento a base di colatura che conferisce una spinta di salinità marina davvero interessante. Semplice semplice.
Ingredienti per 4 persone
1500 g di patate novelle con la buccia
200 g di Tonno Bianco Iasa
due cucchiai di fiori di cappero sottaceto
50 g di Olive Taggiasche sott'olio
Un mazzetto di prezzemolo tritato grossolanamente
1 cucchiaino di colatura di Alici Iasa
il succo di mezzo limone
30 ml di Olio extravergine d'Oliva Colline Salernitante Dop
Sale in fiocchi qb
- Lavate accuratamente le patate scegliendo fra le più piccole. Mettetele in abbondante acqua fredda e portatela a ebollizione. Cuocete sino a quando le patate non saranno morbide ma la buccia ancora integra (ci vorranno c.ca 25 minuti). Scolatele, raffreddatele sotto acqua fredda e pelatele con le mani velocemente e lasciatele raffreddare.
- Nel frattempo preparate una citronette con l'olio extravergine, il limone, la colatura sbattendo bene gli ingredienti.
- Condite le patate con la citronette ed aggiungete il prezzemolo mescolando bene. Salate con i fiocchi di sale.
- Versate il tutto nella ciotola di portata e disponete con grazia i filetti di tonno bianco privati del loro liquido di conservazione, le olive taggiasche ed i fiori di cappero sott'aceto. Servite a temperatura ambiente.
marooooo'!!! che spettacolo questa insalata di patate!!
RispondiEliminami hai dato un'ottima idea per domenica!
Un abbraccio
Mi fa davvero piacere. E' semplicissima e davvero appetitosa. Un bel bacione.
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