mercoledì 4 aprile 2012

Le ricette degli Angeli: La zuppa di primavera

La vergine degli Angeli - M. Callas - La forza del Destino (G.Verdi)
Durante uno dei miei innumerevoli sopralluoghi in giro per l'Italia alla ricerca di strutture turistiche di carattere, ricche di storia e di fascino adatte alla mia clientela straniera, qualche anno fa ho avuto la fortuna di visitare l"Orto degli Angeli". Una casa patronale nel cuore della città di Bevagna in Umbria,  trasformata con amore e infinita cura in un piccolo Hotel di charme. La dimora storica appartiene alla famiglia Antonini da generazioni e l'ospitalità che si riceve arrivando all'Orto è quella di una casa vera e propria, con un calore speciale difficile da trovare in un normale Hotel. Se deciderete di programmare un week end in Umbria, non trascurate Bevagna e questo luogo così incantevole perché sono certa ne resterete conquistati. Perché vi dico ciò. La mia grande sorpresa è stata scoprire che oltre ad una storia familiare affascinante ed una struttura di vero incanto, le generazioni che hanno abitato questo luogo, hanno conservato con estrema attenzione centinaia di foto e decine di quaderni su cui Maria Angeli Nieri Mongalli, la trisavola del proprietario, scriveva e registrava appassionatamente ricette e consigli di cucina. Da questo incredibile patrimonio di memoria, qualche anno fa è nato un libro molto bello dal titolo "Le Ricette degli Angeli" . Ho avuto in dono questo libro a suo tempo e lo conservo con gratitudine perché è un bellissimo viaggio all'interno della memoria comune, quando ancora la cucina era un momento ed un luogo collettivo dove madri, figlie e nonne si riunivano a cucinare con lentezza, in un rito sempre uguale e perciò rassicurante ed intenso. 
Il libro contiene ricette della tradizione Umbra ma anche moltissimi riferimenti all'Artusi, a cui l'autrice dei quaderni faceva continuamente capo. Inoltre, siccome la famiglia Angeli Nieri Mongalli era una famiglia signorile dei primo '900, che poteva concedersi viaggi e soggiorni in giro per l'Italia, il libro contiene ricette di origine piemontese, veneta, emiliana/romagnola, laziale. Una meravigliosa ed accurata raccolta di piatti sontuosi e semplici per le più importanti festività ed occasioni della vita quotidiana. Il ristorante dell'Orto, "Redibis", propone periodicamente le ricette di famiglia ed una sosta in questo luogo è un'esperienza veramente indimenticabile.
La ricetta che vi propongo è estratta da questo libro ed è particolarmente adatta al menù Pasquale (ma anche alla mia influenza rognosa): una zuppa leggera e sostanziosa insaporita da cacio e pepe, il cui protagonista è l'uovo, simbolo principe se pur profano della Pasqua. 
Vi riporto la ricetta così come raccontata dal quaderno di Maria Nieri Mongalli:
Zuppa di primavera per 4 persone:
4 uova freschissime
8 fettine di pane
30 gr di burro
un ciuffetto di prezzemolo
ortaggi a piacere tagliati a julienne (carote e zucchine o altro)
2 cucchiai di parmigiano
sale, pepe
1/2 litro di brodo di carne (io di manzo)
"Si rompa rapidamente il guscio a 4 uova e si gettino ad uno ad uno dentro un pentolino d'acqua salata bollente. Appena il bianco si rapprende in modo da nascondere il tuorlo, si tiri su l'uovo intero colla schiumaiola e si posi pienamente nella terrina. Meglio far cuocere un uovo solo per volta. Così si avranno preparate le uova dette: in camicia. Disporre sopra le uova delle fettine di pane passate in padella con burro fresco, ben rosolate. Al momento di servire in tavola, versare nella zuppiera del buon consumé a cui si sarà aggiunto al quanto prezzemolo tritato finissimo. Se non piace il prezzemolo si può sostituire con due cucchiai di julienne ben cotta nel brodo. Si può rialzare il gusto con due cucchiai di cacio parmigiano ed un po' di pepe; ma si può ugualmente omettere senza che la zuppa ne scapiti. Coprire la zuppiera e recare in tavola".
Ovviamente la qualità del brodo e la freschezza delle uova è fondamentale. Vi posso garantire che il risultato è delizioso. Me la sono preparata oggi ed ho provato un sollievo stupendo per il mio mal di gola e raffreddore epocale. E poi è nutriente ma leggerissima e per me si è trasformata senza problema in un piatto unico. 
Qui di seguito vi lascio con alcune delle meravigliose fotografie d'epoca presenti all'interno del libro. Sono davvero affascinanti. Ho passato molto tempo ad ammirare i dettagli e ed immaginare la vita di quelle persone nel pieno della Belle Epoque italiana ed ogni volta che apro questo libro vivo lo stesso incanto.
La bella dama a destra è l'autrice dei quaderni di ricette, Maria Angeli Nieri Mongalli, e la bambina la nonna dell'attuale proprietario dell'Orto degli Angeli.
Altre scene di vita dell'epoca, al mare e a spasso in Sidecar con un ospite particolare.
E per finire, la grande festa della mietitura. Spero vi siano piaciute come piacciono a me. Tornerò con altre ricette da questo bellissimo libro. 


Con questa ricetta partecipo al Contest La Pasqua In Tavola di Fornelli Profumati

36 commenti:

  1. veramente invitante questo piatto, io adoro le minestre! complimenti

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  2. come sempre un post meraviglioso.. tutto da leggere ed assaporare.. parola per parola! Aspetto le altre ricette di questo libro.. mi è sembrato di fare un salto nella storia.. una zuppa ricca.. che sa proprio di terra, di storia..! baci

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  3. Ricetta che e' una poesia cosi' come il suo nome, e quello del libro che la contiene.
    Le foto, poi, un incanto :-)

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  4. Quoto Stefania, delicatissima!Ed un vero concentrato di primavera.
    Buona Pasqua!
    Sara

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  5. E' sempre un gran piacere leggere i tuoi post, le storie che racconti e la passione che attraversa le tue parole...questo deve essere proprio un bel libro!

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  6. Che belle storie ci racconti sempre,Patty!E' proprio vero che il cibo è nutrimento non solo per il corpo ma,per chi lo cerca,anche per la mente;e che belle foto!!!
    Complimenti da chi ti segue sempre :-)

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  7. Quest'ovetto dal cuore morbido mi ha messo un'acquolina incredibile!Una zuppetta davvero stuzzicante, evviva la primavera!!!Smack <3

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  8. L' Umbria è una delle regioni che amo di più e in una delle nostre vacanze siamo stati proprio a Bevagna e se non ricordo male c'è una cartiera stupenda nella piazza principale ... che abbiamo visitato con i bimbi che sgranavano gli occhi pieni di curiosità.
    La ricetta mi ispira molto, sarà che oggi piove ed è freschino, è anche molto bella la presentazione nel piatto.
    I tuoi post sono sempre magici!
    Love et bisous Ve

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  9. Il posto che hai consigliato è veramente meraviglioso (ho guardato il sito). Lo tengo presente per un eventuale weekend. :)
    Questi scatti di altri tempi raccontano molto della nostra storia, molto belle.
    Buona giornata!!

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  10. Che bella presentazione! Quel uovo...mmmmm....

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  11. Queste sono le ricette che garbano a me, quelle che raccontano del passato e delle tradizioni di una volta. Splendide anche le foto, le guarderei per ore, raccontano tanto quelle immagini :)

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  12. Oltre che con le ricette, conquisti con il tuo garbo nel raccontare e con la musica
    Buona Pasqua
    Claudette

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  13. Le foto parlano da sole!! Io quando faccio il brodo di carne, prima di finirlo, me ne lascio da parte un po' perché un ovetto ce lo butto sempre dentro....e poi via, mezzo kilo di pane per accompagnare tale bontà ;-))
    Un bacione e se non ci sentiamo prima passa una buona Pasqua.

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  14. Bellissimo questo post, il gusto delle cose passate...provo lo stesso incanto nell'osservare le foto d'epoca, nei mercatini spesso mi fermo a guardarle e ne compro a caso, per non dimenticare le facce, le usanze, i modi di vivere di chi ci ha preceduto. E' bello che si faccia rivivere, come hai fatto tu, quello che è stato il frutto della passione altrui e che viene tramandato con amore di generazione in generazione.
    Mi è piaciuto molto leggerti e credo che questa bella zuppetta mi ci vorrebbe stasera, ho un raffreddore da urlo!
    A presto e Buona Pasqua anche a te!

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  15. Ciao buona questa zuppa ,bello il tuo blog mi sono unita hai tuoi lettori fissi passa ha trovarmi se ti va io sono ISABELLA

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  16. ma sai che ho imparato questa ricetta molto simile da mia madre...e lei con il brodo ci condiva anche la pastina! una coccola che mi farei ora...con febbre e raffreddore!
    bellissima l'Umbria e stupende le foto antiche di scorci di vita di questa famiglia!
    abbracci

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  17. ciao Pat, sempre post particolarissimi, i tuoi. Anche questo, dopo quello dedicato alla Callas, è davvero particolare. A me è piaciuto moltissimo, in fondo è uno spaccato della vita di un tempo (seppur non proprio "popolare"), un pezzo della nostra storia. L'Umbria è una regione bellissima; ci sono stata più di una volta e non ho mai mangiato (e dico mai) in modo banale. In tutti i locali, anche i più semplici, la cucina la fa da padrone...
    Ti auguro che questa bella zuppa di stagione abbia contribuito a rimetterti in forma.
    Un abbraccio

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  18. E' sempre un piacere leggerti, quando poi racconti di queste piccole e preziose scoperte ancora di più. Amo Bevagna ho dei ricordi molto romantici legati a quel bellissimo luogo :)

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  19. Ma quanto è bello quel tuorlo??!

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  20. C'è sempre una gran poesia e una grande aria di casa, di buono, di affetti, nelle tue parole.
    E io quella zuppetta là, con quel rosso dell'uovo morbido, me la mangio con gli occhi e sogno un po'...

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  21. Che post meravigliosi!Mi piacciono tanto le foto d'epoca, e queste ricette che si tramandano nel tempo!Ottima questa zuppa,è davvero squisita!Ciao

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  22. Bellissimo post, foto e ricetta. Forse al mio ninni golosone, che ora sta male, potrebbe piacere e lo tirerebbe su. Magari ci provo stasera. Buona Pasqua.

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  23. Una ricetta bellissima, hai trovato un vero tesoro le foto sono altrettanto splendide. Un bacione e auguri di buona Pasqua

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  24. Ma che splendido viaggio nel passato con sapori veraci, che bei ricordi che conservi.

    Mi piace molto questa ricetta con sorpresa!

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  25. A me piace molto l'uovo in camicia, non tanto mangiarlo quando prepararlo. Molto interessante questa ricetta, soprattutto per il pezzo di storia che ci hai raccontato!

    Marco di Una cucina per Chiama

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  26. Che meraviglia "L'Orto", davvero.
    La tua zuppa con quell'ovetto che non mi è mai riuscito è squisita. Un abbraccio e tanti auguri!

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  27. Lo conosco l'orto degli angeli ci andai una decina di anni fa e ancora ne serbo il ricordo di un romantico week end, in un posto unico al mondo secondo me. E le foto antiche sono un sogno; mentre quella con l'uovo non la guardo neanche perchè le adoro e non ne posso mangiare (per ora)! almeno. Buona Pasqua! baci mony

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  28. La minestra con l'uovo piace a me ad ai miei bambini, ma di solito la faccio stile orientale (noodles invece di pane) e ci metto i l'uovo sodo, o l'uovo crudo sopra i noodles, poi il brodo e copro per un paio di minuti il piatto per far cuocere l'uovo. Il fatto e' che il bianco non si cuoce mai bene, allora la prossima volta provo a farlo in camicia come suggerisci (ma quando mio marito non c'e'... i neozelandesi non sono abituati all'uovo crudo e gli fa senso, ma i bambini li ho abituati da piccoli a mangiarlo anche crudo, e allora aspettiamo che papa' sia in viaggio per rompercelo nella minestra :-)).

    Questo albergo sembra proprio bello, interessante sapere queste cose, molti soci Dante qui ci chiedono consigli su dove andare in Italia!

    Ciao e Buona Pasqua
    Alessandra

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  29. Che bella questa zuppa! Molto deliziosa.

    Buoana Pasqua!

    Baci,

    Rosa

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  30. Anche io ho il piacere di avere una clientela straniera. Devi sapere che nella "vita vera" sono una restauratrice e durante la stagione turistica mi chiamano le agenzie per organizzare dei corsi di pittura ad affresco... è una bellissima esperienza ormai ho amici in tutto il mondo!
    La zuppa deve essere buonissima... ma quelle foto antiche hanno rubato il mio cuore!!! Un abbraccio e buona Pasqua, Chiara

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  31. che delizia di post, notizie storiche, ricetta e foto!!!
    Bevagna è un amore...quando passi di qui per uno dei tuoi sopralluoghi? vedrò di farti scoprire qualcosa di degno anche se è dura competere con l'orto....
    baci
    cris

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  32. Dev'essere un posto meraviglioso...e il libro che ci segnali mi ha incuriosito tanto!

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  33. Una zuppa molto invitante, grazie per aver partecipato al mio contest! Ciao Terry

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  34. la zuppa di primavera mi servirebbe in questi giorni per ricordarmi che è primavera e non autunno inoltrato!
    mi piace molto la foto della sorpresa :)

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  35. Ciao Sono umbra e conosco questo incantevole posto! davvero un gioiello di gusto arte e ospitalità!

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