Ci sono alcuni post ed alcune ricette (o viceversa) che ti rimangono nella testa alla prima lettura e non se ne vanno più.
Io mi riferisco alla splendida storia raccontata da Sabrine d'Aubergine qualche tempo fa, circa una ricetta da lei ricevuta da una lettrice, appartenente ad un uomo, suo zio, che amava preparare torte di mele.
Sembra il titolo di un romanzo di Sepulveda, ma onestamente la poesia dell'intera storia è certamente da romanzo ed io ringrazio il cielo ogni volta che sento raccontare storie simili.
Da quando ho il blog, mi rendo conto che l'universo che gira intorno ad uno spazio virtuale, è variegato e fascinosissimo. Non si tratta solamente delle amiche che ci visitano e commentano con affetto, ma anche di chi ci legge senza che noi ne sappiamo nulla. Che passano a trovarci silenziosamente e che magari per la prossima cena useranno una delle nostre ricette.
Oppure che continuano a seguirci perché le nostre storie assomigliano in qualche modo al loro vissuto.
Quello che spesso mi sorprende di più, non sono le visite ed i numerosi commenti che leggo ogni giorno, e che continuano comunque a riempirmi di incredulità. E' scoprire che ci sono visite che arrivano da posti incredibili, lontanissimi ed inimmaginabili. E da lì partono pensieri e domande sulla vita sconosciuta dei nostri visitatori senza volto.
Ritorno a bomba. Desidero ringraziare Sabrine per aver condiviso la ricetta di questa torta assolutamente deliziosa e per averci raccontato la bellissima storia di zio Ettore e della sua torta di mele.
Ingredienti
1 kg di mele tipo renette o comunque agrette (io selvatiche)
250 gr di zucchero semolato (e 2 cucchiai per lo stampo)
150 gr di farina 00
un bicchiere di latte (c.ca 180 ml)
1 bustina di lievito vanigliato
gelatina di albicocca per la finitura
Le mele vanno preparate con qualche ora in anticipo, 2 o 3 ore prima c.ca.
Lavatele e sbucciatele. Riducete a fettine sottili di c.ca 2 mm. Mettete in una larga ciotola ed aggiungete lo zucchero. Mescolate con delicatezza per non spappolarle, quindi copritele con un piatto o della pellicola.
Al momento in cui vorrete fare la torta (non il giorno dopo però), accendete il forno a 180°, prendete uno stampo a cerniera (io da 26 cm ma se lo avete più piccolo tipo da 22 va benissimo), imburratelo generosamente e cospargetelo con i 2 cucchiai di zucchero.
Sciogliete il lievito in un bicchiere di latte a temperatura ambiente, e mescolate bene affinché i grumi che tendono a formarsi, si dissolvano completamente.
Sbattete leggeremente le uova in una grande ciotola, unitevi il latte con il lievito e poi la farina tutta in una volta. Mescolate finchè il composto non è omogeneo e primo di grumi, io ho utilizzato una frusta a mano con estrema facilità.
Aggiungete per ultime le mele con il liquido che si sarà formato dallo scioglimento dello zucchero. Mescolate bene e versate il tutto nello stampo.
Cuocete la torta per 25 minuti a 180° quindi abbassate il forno a 160° e proseguite la cottura per altri 45/50 minuti.
Una volta pronta, lasciate la torta nel forno spento con lo sportello aperto per 5/10 minuti, poi sformatela delicatamente. Lucidatela con la gelatina di albicocca quando è ancora calda.
Servitela tiepida, accompagnata da crema inglese o gelato alla vaniglia e se vi piace con una spolverata di cannella.
Ha la meravigliosa consistenza di un budino di mele.
Con questa ricetta partecipo al contest About Food "Dolci con le mele"
Questa torta di mele è meravigliosa e di grande fascino :)) Sono corsa a leggermi la sua storia, vale davvero di provarla!
RispondiEliminama che bontà, fa venire voglia solo a guardarla
RispondiEliminache voglia di torta di mele mihai fatto venire!!! spettacolare questa ricetta!!
RispondiEliminaè bella veramente,come la storia che l'accompagna!
RispondiEliminaMonica
La torta di mele è in assoluto la mia preferita. Devo provare la tua versione.
RispondiEliminaBuona giornata!!! :)
buonissima complimenti
RispondiEliminabuonissima!!! sono appena tornata dalla valtellina con un sacco di 5 kg di mele, ecco come smaltirne un po'! davvero un'ottima ricetta!
RispondiEliminabuona settimana,
Michela
è vero, questa torta è meravigliosa alla vista ed al palato!
RispondiEliminaE' davvero melossisima questa torta!
RispondiEliminaBuona giornata!
Buonissima!!!
RispondiEliminaPatty, che bellaaaa! E quante mele, accidenti! Mi fai venir voglia di fare colazione di nuovo, oggi!!!
RispondiEliminaPenso anche io a quei lettori che capitano casualmente sul blog, da posti lontanissimi, che parla no lingue a noi sconosciute ( l'ultimo è un commento in turco che ho dovuto decifrare con google traduttore...e per fortuna non erano parolacce!!), insomma questa cosa un pò ci carica di responsabilità, ma ci fa anche sentire in contatto con il mondo.
RispondiEliminaProverò questa torta di mele , che resta il mio dolce preferito in assoluto.
ma quanto stai diventando brava con le foto?
un abbraccio
loredana
Che bontà questa torta!!! Ho giusto un sacco di mele selvatiche da consumare!!!!!
RispondiEliminaovviamente mi sono buttata a bomba sulla ricetta e tempo di arrivare a casa già mi vedo con la frusta in mano a girare vorticosamente... e sarà ma dietro i blog c'è molto di più... lo dicevo proprio oggi "da me", condividere esperienze, sensazioni, avvenimenti fuori dalla cucina per tornarci dentro "a bomba" come hai detto tu rinvigorite nelle idee e nello spirito. E' un gran mondo quello delle blogger, direi quasi che lo adoro... un abbraccio stretto mony
RispondiEliminaPatty che spettacolo! Non saprei dove trovare le mele selvatiche, per me certe "chicche" sono inarrivabili..ma il prossimo we sarò in val gardena e magari lì potrei essere fortunata. Un abbraccio, bellissimo post
RispondiEliminasimo
Quando vedo una torta di mele vado letteralmente in brodo di giuggiole!!
RispondiEliminaProprio stamattina mi hanno regalato un cestino di mele selvatiche e quindi quale migliore occasione per itilizzarle!!
Un saluto Carmen
Che buone le mele selvatiche! Crescevano in campagna ed erano uno splendido bottino. Sì, perchè a rubarle non ci voleva niente... :-)
RispondiEliminaIn questa torta sembrano perfette... ma preferirei controllare di persona... con un morso alla fetta!
Nora
Cara Patty,
RispondiEliminagrazie di cuore per avere provato questa ricetta. Sapere che la Torta di mele dello zio Ettore è arrivata fino a casa tua mi riempie di orgoglio. E mi fa riflettere su come i nostri blog siano capaci di annodare fili invisibili di affetto e di empatia verso persone che non abbiamo mai incontrato e che pure sentiamo vicine: anche solo grazie a una torta.
E adesso corro ad inserire questo tuo bel post nella pagina riservata alle mie ricette nelle cucine degli altri. Che trovi qui: http://www.fragoleamerenda.it/2010/02/le-mie-ricette-nelle-cucine-degli-altri.html
A presto!
Sabrine
Patty cara, sono passata per dirti che... la mia prima ricetta per "La commedia è servita" è pronta!!! ^_^ "Pronta" nel senso che devo solo realizzarla, fotografarla e pubblicarla! Insomma, uno o due giorni di preparazione forse mi saranno ancora necessari, ma come sono contenta!!!
RispondiEliminaGrazie per essere pazientemente passata da me ogni volta che ti manifestavo un dubbio! Spero tanto di avere il tempo di partecipare, fino al 30, con una seconda proposta!
Un abbraccio, a prestissimo!
ciao Patty, anche io avevo letto la storia della torta di mele sul blog di Sabrine (tra l'altro lei scrive che pare di leggere un romanzo ad ogni post) e mi aveva particolarmente colpito.
RispondiEliminaE allora che torta sia, alla salute di tutte le foodblogger del mondo e agli zii Ettore :-)
un abbraccio mia cara
In ogni casa c'è una torta di mele: io ho quella di Frau (una signora tedesca vicina di casa della mia nonna paterna) e quella della Iole (una collega di mia madre); prima o poi proverò arricchirò la collezione e preparerò anche quella dello zio Ettore.
RispondiEliminaA presto, Claudette
Complimenti per il bellissimo post Patty..sono molto importanti le tue parole sul mondo del web, e il sapere come le nostre ricette possono volare di posto in posto, di bocca in bocca, anche solo con una minima sbirciatina!
RispondiEliminaBravissima come sempre! Ho un debole per le torte di mele, ne vado matta, come lo strudel, sopratutto quelle fatte dagli altri, perchè mi piacciono sempre di più delle mie..
Questa è splendida!
Complimenti per le foto!!
Un bacione a presto..
Ho idea che la consistenza di questa torta sia davvero meravigliosa, simile a quella dei quadrotti di mela che avevo scoperto da La Tarte Maison qualche tempo fa.
RispondiEliminaBella storia, belle mele e bellissima torta!
carissima Patty ,ma sai che la mia prima torta che ho realizzato da ragazzina è stata proprio una torta di mele..immagina un po' quanto adoro preparare le torte di mele...la tua è davvero fantastica..ora passo da Sabrine....ciaoo
RispondiEliminaChe piacere ritrovarmi qui. Uno dei miei blog preferiti che mi son mancati questa estate. E mi trovo a condividere quanto dici, quanto poi ci dona questo spazio grazie a chi ci segue, e viceversa.
RispondiEliminaUn abbraccio e la melosissima torta mi piace davvero tanto!
sembra ottima! anche io ho un blog, che ne dici di passare? mi farebbe molto piacere!
RispondiEliminaquesta torta è magnifica e terribilmente invitante!
RispondiEliminabaci
Alice
Adoro le torte di mele ma ancora di più le ricette tramandate attraverso la memoria e l'affetto che ci lega a certe persone, sia attraverso la comunicazione orale sia attraverso il web. Grazie per questo tuo post, a presto!
RispondiEliminaCarissima Patty, anch'io rifletto spesso sugli intrecci dei nostri blog e di seeguito agli intrecci delle ricette, emozioni, profumi...delle persone che si conoscono senza conoscersi..è molto carino tutto ciò ! La ricette di zio Ettore l'ho conosciuta qualche anno fa tramite il ricettario di un mio amico francese...mi piace moltissimo la consistenza...tutta morbidosa...A presto...
RispondiEliminaBuonissima!
RispondiEliminaCiao, volevo dirti che nella spiegazione della torta dici di sbattere le uova ma negli ingredienti non le hai messe, quante ce ne vogliono????
RispondiEliminaOh mamma Biba, vedi che a volte le cose più importanti ci sfuggono? Le uova sono due. Corro subito a correggere il post. Grazie per il tuo occhio di lince.
EliminaUn abbraccio.
Grazie, l'ho fatta..direi buonissima..
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