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mercoledì 14 ottobre 2020

Viennesi al miele per il COOKIE SHARE

Honey Pie - The Beatles 

Improvvisamente è arrivato il freddo. 
Ero qui che aspettavo una di quelle meravigliose ottobrate tutto sole e vento ma la storia è molto diversa.
Piove ed in casa c'è quella temperatura che ti fa venire voglia di vestirti da palombaro, ovvero l'uniforme casalinga che abitualmente indosso durante tutto l'inverno. 
Non la vivo benissimo visto che sto seduta quasi tutto il giorno davanti al computer: già dopo un'oretta comincio a sentire le spalle che si contraggono verso il collo, in una rigidità tipica del rigor mortis. 
Il problema è che ho una certa età. 
L'illusione di essere ancora una ragazza mi fa fare cose strane, tipo comprare un corso di ginnastica on line che promette risultati mirabilissimi ed un fisico da lap dancer. 
Ho incominciato subito, lo confesso, e mi sono pure divertita. 
Peccato che il giorno dopo avevo dolori dappertutto e per un momento ho creduto che mi fosse passato sopra un camion durante la notte. 
E' un vero dramma amiche mie. 
Si perde la percezione della realtà convincendosi che il nostro corpo risponda fedelmente ai comandi della mente quando invece è esattamente il contrario. 
Provate a chiedere al vostro bacino di roteare sinuosamente disegnando un otto senza scappottamento delle teste dei femori. 
Oppure a piegarvi in posizione accucciata e rialzarvi con un piccolo agile balzo. Nella mente avrete ben chiaro questo comando, ma in pratica al via, sarete ancora là che raspate per terra come una gallina. 
Se state leggendo ed avete meno di 40 anni, fate finta che non abbia detto niente, ma ricordate queste parole: un giorno vi sveglierete nel corpo di un'altra. 
Non è metempsicosi. Non è possessione diabolica. Non è rapimento alieno. 
Sono i 50 amiche! 
Per il secondo appuntamento con il COOKIE SHARE di cui vi ho parlato in questo post , ho preparato dei Viennesi di frolla montata al miele, quindi senza zucchero saccarosio aggiunto, dal libro Golosi di Salute di Luca Montersino. 
Li volevo fare da molto tempo ma ho sempre un po' di soggezione nei confronti della frolla montata. 
Posso garantirvi che questa è assolutamente perfetta. 
Non si smonta, mantiene perfettamente la forma ed il sapore è delicatissimo, con una texture friabile ma fondente al tempo stesso. 
Sono biscotti meravigliosi per il te ma anche da regalare in una bella scatola. 

Ingredienti per c.ca 40 biscotti 

300 g di burro morbido
120 g di miele di acacia
85 g di uova a temperatura ambiente
270 g di farina di farro
100 g di farina di avena 
30 g di fecola di patate 
5 g di scorza di arancia non trattata grattugiata
i semi di una bacca di vaniglia 
1 pizzico di sale 
  • Montate il burro nella planetaria con la frusta, insieme al miele, alla scorza di arancia ed alla vaniglia. Quando il composto sarà bello gonfio e areato, aggiungete lentamente a filo le uova e continuate a montare sino a quando il composto non sarà omogeneo 
  • Aggiungete allora le farine ben setacciate con il sale ed impastate con la foglia fino a quando non sarà tutto ben amalgamato. 
  • Versate parte del composto in un sac a poche con bocchetta a stella di 1 cm e modellate i biscotti su una teglia coperta di carta da forno. Potrete effettuare lo stesso motivo oppure degli anelli o quanto la fantasia vi ispiri. 
  • Via via che i biscotti sono pronti su una teglia, fate passare la teglia in frigo almeno uno decina di minuti. 
  • Cuocete a forno preriscaldato a 150° per 150/20 minuti. I biscotti dovranno dorarsi ma non scurirsi. Fate attenzione alla cottura perché una temperatura più alta, impedisce all'impasto di cuocere completamente all'interno. Verificate la cottura dividendo a metà un biscotto nel punto delle ondulazioni sovrapposte. 
  • Fate raffreddare su una griglia e conservate in scatole ermetiche. Si conservano per un paio di settimane. 


 

venerdì 20 dicembre 2019

Biscotti alle nocciole di Iginio Massari ed un dolce scambio.

Driving home for Christmas - Chris Rea
Immagino che questo sia l'ultimo post dell'anno.
Da domani sarò in viaggio per raggiungere la meta delle mie vacanze natalizie, che come sempre, da qualche anno a questa parte è il Molise.
La giornata è ancora lunga, mille cose da fare e preparare ma poi spero arrivi la calma ed il tempo per pensare anche un pochino a me.
Non mi dilungherò molto, giusto il tempo per farvi gli Auguri e per raccontarvi che questa ricetta è qui perché per la prima volta quest'anno, ho deciso di partecipare al Cookie Swap di Giulia - la cara Jul's Kitchen, in cui persone da tutta Italia, e mi permetto di dire anche da tutto il mondo, perché è la verità, si scambiano i loro biscotti preferiti, in un inno alla condivisione che non conosce confini.
Anche io ho ricevuto i miei biscotti: degli inebrianti biscottini alla cannella e arancia da Viviana del blog "Le cuoche Spaesate" e dei rustici ma golosissimi cantucci di farina di castagne da Stefania del b&b Villa San Michele. 
A loro sono arrivati i miei biscotti alle nocciole che vedete in foto ed i miei super preferiti Biscotti di avena con Cranberries e Mandorle di Ottolenghi che avevo provato qualche anno fa per Starbooks.
L'iniziativa è molto bella e ricevere un dono preparato con le proprie mani da uno sconosciuto con la nostra medesima passione, fa sempre una certa emozione.
Così ho deciso di pubblicare la ricetta degli Anelli di frolla alle nocciole che ho già fatto spesso perché adoro le nocciole e perché questi, nonostante la loro "rustica" texture, sono sempre un delicato prodotto di tecnica pasticciera, oltre che non essere dolcissimi.
Mi sono piaciuti sin da subito, da quando ho visto la ricetta sul blog della mia cara Alice, fulminata da una foto strepitosa che parlava di qualcosa di davvero buono.
E così è stato. Visti e fatti.
La storia è tutta qui.
Programmatevi la preparazione lasciando ammorbidire il burro per almeno un'ora in questa stagione.
Quando arriverete a riempire la sac a poche, fatelo a metà: lavorerete meglio e potrete esercitare maggiore pressione per realizzare gli anelli.
L'impasto non è duro ma va gestito e ai primi tentativi vi sembrerà complicato. E' solo questione di lavorare con la giusta quantità poco per volta.
Fate in modo che la cottura sia quella giusta: i biscotti dovranno avere una superficie dorata e non troppo pallida altrimenti una volta freddi, non avranno quella bella fragranza ed anche il sapore delle nocciole sarà meno intenso.
Per il resto, conservateli sempre ben protetti dall'aria, e potranno durare molti giorni (se vi riesce).

Ingredienti per c.ca 50/60 biscotti (dipende dalla grandezza della bocchetta del vostro sac a poche)
270 g di farina 00
270 g di burro morbido (ma non a pomata)
210 g di nocciole tostate
85 g di zucchero a velo
70 g di albumi a temperatura ambiente (c.ca 2)
45 g di zucchero semolato fine
la punta di un cucchiaino di cannella (io ho messo vaniglia)
1/2 bacca di vaniglia
1 cucchiaino generoso di pasta di nocciole (facoltativo)
1 pizzico di sale fino.

  • Frullate le nocciole con metà dello zucchero a velo usando un mixer pulse in modo da non surriscaldare la frutta secca e non fare uscire gli oli essenziali. 
  • Tagliate il burro a pezzetti e con la planetaria, lavoratelo insieme al resto dello zucchero con l'attacco a foglia. Impastate fino ad ottenere un composto cremoso quindi aggiungete la farina di nocciole, gli aromi, il sale e la pasta di nocciole ed impastate fino a che non otterrete un composto omogeneo. 
  • Separatamente montate gli albumi a neve ferma con lo zucchero semolato, quindi unite all'impasto di burro e nocciole. 1/3 della farina alternato con gli albumi in 3 tempi, terminando con la farina. Utilizzate una spatola di silicone per lavorare con delicatezza. 
  • Mettete il composto in un sac a poche con bocchetta a stella di almeno 1 cm di diametro e formate tanti anelli di diametro di 5 cm circa. Fate riposare in frigo almeno 15 minuti prima di cuocere. 
  • Infornate a 170° in modalità statica per 12/13 minuti e comunque fino a che non siano dorati in superficie. 
  • Raffreddate sopra una griglia e conservate in una scatola di latta ermetica. 



lunedì 30 gennaio 2017

Palets Bretons: nostalgie de France

La vie en rose - Louis Armstrong
Per la seconda volta consecutiva inizio la settimana con una nostalgia francese.
Non è un bel segno.
Sarà che i Macaron hanno riaperto una vecchia ferita, sarà che la Francia è sempre nel mio cuore...qui bisogna correre ai ripari.
Quello che mi servirebbe adesso, è un viaggio in macchina attraverso borghi in collina, dalle casette in pietra che galleggiano su un mare di vigne, il tutto accompagnato da baguette fragranti, paté vellutati e formaggi superpuzzolenti bagnati da un calice come si deve, magari bollicine impertinenti...insomma qualcosa simile ad un' "Ottima Annata" o a "French Kiss" per spiegarsi.
Il problema è che comincio a rientrare in astinenza da viaggio e mi conosco: quando questo succede, le malinconie piovono a catinelle, i piedi fremono ed il passaporto scalpita.
E' passato troppo tempo dall'ultimo viaggio.
In più, se permettete, fare un lavoro in cui vedi partire gli altri non aiuta.
Non so quando riuscirò a rimettere i piedi su un aereo a scopo vacanza e neanche riesco ad immaginare un'eventuale possibilità.
Purtroppo la mia vita in questo momento non vuole programmazioni ma solo prospettive alla giornata.
Così mi limito a sognare, a rimettere a fuoco nella mia testa immagini di posti già visti ed amati, e la Francia confesso senza vergogna, è uno di quelli.
I palets bretons sono biscotti bretoni dall'irresistibile struttura sabbiosa ma avvolgente.
Profumano di antico, di casa, di buono.
Hanno in genere una forma rotonda dal diametro di c.ca 8 cm, e possono essere spessi o sottili.
Ogni famiglia bretone ha l'uso di personalizzarli con il proprio stampo.
Nella realtà, le palets, sono i pezzi di un gioco molto in voga in Bretagna: si lanciano delle "tessere" in ferro di forma rotonda su una placca numerata come vedete in questo video, una versione evoluta del nostro "battimuro".
I biscotti sono nati come omaggio al gioco regionale.
Il sapore meraviglioso è conferito dal burro salato, che li rende assolutamente poco stucchevoli, friabili al punto che ti esplodono in bocca. In una sola parola, strepitosi.
Se vorrete provarli, vi chiedo solo di cercare la migliore materia prima che siete in grado di trovare, altrimenti non avrete un risultato degno.
La ricetta è un'altra di quelle figate pazzesche tratte dal libro Baklava to Tatin di Bernard Laurence, protagonista di uno degli ultimi Starbook.
Le raccomandazioni quando li preparerete:
- Lavorate il tutto molto velocemente. Non manipolate l'impasto se non per lo stretto necessario.
Fate raffreddare come richiesto ed utilizzare degli stampi in acciaio. Non vi venga in mente di congelare un rotolo di impasto e poi affettarlo come si fa per i "diamantini". Il disastro è dietro l'angolo.
- Attenzione alla cottura. L'autore di questa ricetta indica 200° per una cottura un po' più veloce di quanto abbia potuto leggere su molte ricette in rete, che raccomandano bassa temperatura (160/170°) per almeno 30 minuti.
Con una temperatura così elevata, dovrete conoscere molto bene il vostro forno. Diminuite il tempo di cottura a 15 minuti e controllate il punto. Se sono ancora bianchi, proseguite di altri 5 minuti. La caratteristica di questi biscotti sono i bordi leggermente più scuri del resto. Ma dal dorato al bruciato ci vuole un attimo. A me la prima teglia si è colorata troppo.
- Assaggiateli solo una volta freddi, quando sprigioneranno il loro meglio. Maturando un giorno o due, saranno magnifici
- Io non ho aromatizzato in quanto avevo un ottimo burro salato, ma credo che si possa personalizzare con della naturale scorza di arancia o limone non trattati o della tradizionale vaniglia.

Ingredienti per c.ca 20/30 biscotti (a me ne sono venuti 20 grandi). 
130 g di burro demi-sel (semi salato) a temperatura ambiente
85 g di zucchero semolato
20 g di tuorli
15 ml di latte intero (io ho usato della panna)
200 g di farina 00
la punta di un cucchiaino di lievito in polvere
latte scremato qb per spennellare i biscotti (io ho usato della panna)

  • montate il burro con lo zucchero fino a che il composto non sarà morbido e cremoso
  • Un una forchetta battete i tuorli con il latte in una ciotolina. Versate il composto nella massa di burro e zucchero ed incorporate velocemente
  • In un'altra ciotola setacciate la farina insieme al lievito. Versate la farina nel composto di burro ed incorporate velocemente fino ad avere un composto morbido. Non lavoratelo oltre il tempo necessario. 
  • Mettete l'impasto tra due fogli di carta da forno e stendetelo con un matterello allo spessore di 6 mm o più se vi piacciono più spessi, e fate raffreddare l'impasto in frigo non meno di 30 minuti. Si deve indurire. 
  • Preriscaldate il forno a 200°. Preparate una teglia con un foglio di carta da forno.
  • Adesso ritagliate i vostri biscotti usando dei coppapasta di acciaio, ma lasciando l'impasto tagliato all'interno del suo coppapasta. Dovrete avere almeno una decina di tagliabiscotti anche di diverse forme. Io ho utilizzato i miei coppapasta rotondi da un diametro di 5 cm fino a quello da 10. Ogni biscotto fa cotto nella sua forma altrimenti si spanderà sulla teglia durante la cottura appiattendosi. 
  • Fate cuocere dai 15 ai 20 minuti. Controllate il vs. forno. I biscotti tendono a scurirsi velocemente. Inoltre se avrete forme di dimensioni diverse, i biscotti più piccoli cuoceranno prima. Quindi siate vigili. 
  • Una volta pronti, sollevateli con una palettina liberandoli dalla loro forma, e fateli raffreddare su una gratella. Diverranno croccanti una volta freddi. 
  • Conservateli in una scatola di latta. Si mantengono ottimi per una settimana, se durano.

giovedì 23 giugno 2011

Cuoricini di maizena e cioccolata Caniparoli: una love story

Love story theme - F. Lai
Ve lo ricordate Love Story? Ci sono incappata proprio due sere fa mentre mio marito ed io facevamo zapping su Sky e mestamente commentavamo il palinsesto della serata. Perchè poi siamo voluti restare lì e riguardare un film di cui si sa ogni cosa specialmente il finale - e non è che dopo 20 anni questo cambia lasciandoci il cuore allegro, no, finisce esattamente come ricordavo, con Jenny morta e Oliver su quella panchina al freddo e al gelo - questo solo Dio lo sa! Ebbene, ce lo siamo visto tutto, con tanto di musica struggente di Francis Lai (che vinse l'Oscar), e che io personalmente trovo quasi insopportabile (da ragazzina mi regalarono un carillon e tutte le volte che lo aprivo, mi veniva in mente 'sta povera crista che muore di leucemia!). Ed incredibilmente è stato come se lo vedessi per la prima volta. Questi due attori sostenuti dalla bellezza sfacciata ed invincibile della giovinezza, in particolare la Ely McGraw (ma ha fatto altri film oltre questo?) così intelligente, matura e fragile fin dal primo fotogramma, erano commoventi nella loro complicità. E' una storia d'amore troppo perfetta per durare tutto il film, viene da pensarlo dopo la prima mezz'ora, e infatti... Neanche la neve ed il freddo che notoriamente sono elementi di tristezza e cattivi presagi in molte storie, un genitore duro come un tavolo di legno massello ed insensibile quanto basta per auspicarsi al più presto una rottura familiare definitiva, riescono a sfuocare la luce di amore totalizzante di cui sono vestiti i due protagonisti. La malattia e conseguente morte di Jenny arrivano veloci, in neanche 10 minuti di film. Oliver probabilmente non ha il tempo di realizzarlo perchè non versa una lacrima, e quando riceve la notizia dal dottore, resta impassibile come se gli avessero appena comunicato che la moglie deve togliersi le tonsille. In questo, credo che la pecca stia nella sceneggiatura e nella minima plasticità del bel viso di Ryan O'Neal. In ogni caso ho provato tenerezza. Una tenerezza struggente nel pensare a come questo film abbia fatto piangere milioni di persone e come altrettanti milioni si siano identificati ed abbiamo sognato una storia d'amore assoluta come quella di Jenny e Oliver. Che ne dite, forse i nostri adolescenti potrebbero mettere da parte Moccia per un paio d'ore e regalarsi almeno una volta nella vita  la visione di questo film?
Io vi regalo invece dei deliziosi cuoricini di maizena ripieni di cioccolata spalmabile Caniparoli. Se vi capita di passare da Lucca, non dimenticate una sosta nella bottega di questa formidabile cioccolateria artigianale, situata proprio su una delle strade principali della città, Via S. Paolino. Un luogo di paradiso, come sempre è la dove si fanno le cose con l'arte di un tempo e la passione sconfinata per un prodotto.
Questi biscottini sono altamente friabili e vanno maneggiati con cura, lasciandoli raffreddare ben bene prima di accoppiarli. Ecco gli ingredienti:
Per una 40na di sandwichini a cuore
- 200 gr di burro 
- 200 gr di farina
- 300 gr di maizena
- 1/2 cucchiaino di bicarbonato
- 1 cucchiaino di lievito
- 150 gr di zucchero
- 3 tuorli
- 1 cucchiaio di cognac
- 1 cucchiaino di estratto di vaniglia
- 1 cucchiaio di scorza grattuggiata di limone
- crema di cioccolata Caniparoli alla nocciola per il ripieno
- amaretti sbriciolati 
Setacciare le farine e mescolarle insieme al bicarbonato e al lievito.
Montare il burro a temperatura ambiente con lo zucchero e aggiungere uno alla volta solo quando ben amalgamati, i tuorli. Quindi aggiungere il cognac e l'estratto di vaniglia continuando a montare.
Incorporare gli ingredienti secchi a poco a poco con una spatola dall'alto in basso, delicatamente fino ad ottenere una massa omogenea. Lasciare riposare in frigo coperta con una pellicola per almeno 1 ora.
Accendere il forno a 180°
Stendere la pasta con delicatezza su una superficie infarinata per uno spessore di 1/2 cm e tagliare con la forma preferita. Mettere su una piastra coperta con carta da forno e cuocere per c.ca 15 min. Quando cominciano a dorare, togliere dal forno e lasciare raffreddare prima di muoverli (tendono a sbriciolarsi da caldi). Una volta freddi, preparate in vostri sandwiches con la cioccolata o con il ripieno preferito e ruotate i bordi in un piattino dove avrete posto gli amaretti sbriciolati per raccoglierne la granella. Se avete un goloso in casa, non li lasciate in giro. 


lunedì 13 giugno 2011

Una sfida dispettosa: il gioco del vice-versa!

Canone in re Maggiore - Pachelbel
Per coloro che non fossero informati, da qualche settimana sto partecipando al primo “Reality contest” della blogosfera, organizzato e promosso dalle bimbe di Naso da Tartufo. Il gioco, che vede noi partecipanti suddivisi in squadre il cui nome è un omaggio a grandi chef internazionali, propone ogni settimana sfide al limite del possibile e gastronomicamente concepibile.
La compagine di ogni squadra viene via via decimata con il progredire delle prove e delle settimane, fino al “ne resterà soltanto uno” nel segno della migliore tradizione Ramsaeyana.
Siamo già alla terza prova e personalmente sento vicina l’eliminazione visto l’esito delle mie prime prove e che vede la nostra squadra “Pierre Hermes” all’ultimo posto della classifica, già pesantemente provata dalle prime eliminazioni.
Per questa nuova sfida, Benedetta e Martina ci hanno colpito a tradimento chiedendo ad ognuno il proprio cavallo di battaglia culinario. Fiduciose nel immaginare di poter eseguire il proprio piatto del cuore, tutte le partecipati si sono sbilanciate su piatti elaborati e importanti per poi sentirsi annunciare che la sfida di questa nuova prova sarà realizzare il proprio cavallo di battaglia “allo specchio”, cioè nella versione opposta di quello che è. In breve, se il vs. piatto di battaglia è la pizza margherita, dovrete realizzarla in versione dolce, come se fosse un dessert non snaturando completamente il piatto e far si che visivamente sia il più simile possibile alla versione originale. Se invece è un budino, boh, spero che nessuno abbia quest’incombenza.
Io mi sono vista assegnare d’ufficio la prova perché a causa dei capricci di blogger non sono riuscita a comunicare in tempo il mio cavallo di battaglia (e non so se questo sia stato un bene o un male in ogni caso non vi dirò neanche sotto tortura qual è il mio piatto del cuore). Così ho dovuto preparare dei biscotti.
Biscotti! Un tipo qualsiasi, quelli che amo preparare, quelli che preferisco. Si, però salati!


Frollini al burro salato con chèvre e confettura di cipolle di Tropea. 
Il tutto parte dalla mia passione per le frolle ripiene di marmellata che faccio spesso e che spesso regalo perché sono così carine da vedere. Sono biscotti semplici e schietti ma deliziosi quando la vostra frolla è ben fatta. Se poi usate una marmellata fatta in casa, diventano dei piccoli pezzi di pasticceria.
Così ho pensato di prendere come punto di partenza per la mia sfida, questo biscotto che potete vedere qui nella versione originale e la cui ricetta è la seguente:
- 300 gr farina
- 80 gr. zucchero
- 125 gr di burro
- 1 uovo
- 1 pizzico di sale
- Marmellata di albicocche q.b.
Lavorare il burro tagliato a tocchetti con la farina ed il pizzico di sale, fino ad ottenere un composto granuloso. Aggiungere l'uovo e ricavare una palla che dovrà essere messa a riposare in frigo per almeno un'ora. Stendere la vostra frolla in una sfoglia di  1/2 cm e tagliare con la vostra formina preferita, ricordandovi di fare un foro sulla frolla che coprià il vostro sandwich-biscotto. Cuocere per 15 minuti a 180°C. Togliere dal forno e fare raffreddare quindi assemblare i frollini farcendoli con la marmellata e a piacere spolverare con zucchero a velo.
Come renderlo salato senza usare il sale e conseguentemente mangiabile, questo è un altro discorso.
Facendo la spesa nel supermercato mi si è accesa la lampadina al banco delle verdure, di fronte a delle belle cipolle di Tropea. Mi è tornata alla mente una composta di cipolle che assaggiai una volta in un caseificio a Pienza, durante la degustazione di diverse stagionature di pecorino. Trovai questa alternativa al miele così deliziosa e perfetta che mi rimase impressa per molto tempo. Così, perché non preparare una composta di cipolla da abbinare al mio follino e farcirlo con un morbido e freschissimo chèvre? A risultato finale, la confettura di cipolle assomiglia moltissimo alla marmellata di albicocche che in genere uso per i miei frollini. 
Per il frollino, ho usato dell’ottimo burro salato che ha dato sapidità alla frolla senza aggredirla.
Ho pensato di proporre questi biscottini salati come aperitivo per la cena insieme ai miei suoceri ed ai miei genitori di questo sabato ed ho osservato con occhio attento le reazioni dei commensali: mio marito ha approvato con la riserva di aggiungere maggiore chèvre al ripieno. Mio padre ha esordito dicendo che non aveva voglia di biscotti prima di cena ed io ho insistito di assaggiare con un solo boccone il “biscottino”, al che, faccia circospetta, ciglio alzato, masticazione lenta e un sorrisetto sornione: che ci hai messo? E’ buono! Mia mamma ha arricciato un po’ il naso ma ha comunque approvato l’esperimento. Mia suocera si è finita il vassoio ed ha dichiarato: da rifare!
Penso quindi, in primo grado, di aver superato la prova. Adesso vediamo cosa diranno le Nasette ed i giudici incaricati. Ecco la ricetta.
Ingredienti per c.ca 20 biscottini salati.
Per la frolla salata:
-         250 gr di farina 00
-         125 gr di burro salato
-         1 uovo medio
-         uno o due cucchiai di acqua fredda (se necessario)
Per la confettura di cipolle
-         4 cipolle di Tropea di media grandezza
-         100 gr di zucchero di canna
-         100 gr di zucchero bianco
-         200 ml di acqua
Per il ripieno
-         200 gr di formaggio chèvre o se preferite robiolina di capra o similare
Lavorate velocemente con le dita, il burro tagliato a pezzetti con la farina fino ad ottobrere un composto granuloso. Aggiungere l’uovo ed impastare velocemente fino ad ottenere una palla. Se fosse necessario, aggiungere uno o due cucchiai di acqua fredda. Avvolgere nella pellicola e mettere in frigo per almeno un’ora.
Pulire e tagliare finemente le vostre cipolle e metterele in un pentolino antiaderente insieme allo zucchero ed all’acqua e fate cuocere a fuoco lento per c.ca un’ora mescolando ogni 10 minuti fino a che la marmellata avrà raggiunto un colore caramello ed una consistenza spalmabile.
Stendete la pasta in una sfoglia di ½ cm. quindi tagliate i vostri frollini nella forma che preferite, ricavando un buco nel frollino di copertura. Fate cuocere in forno pre-riscaladato a 180°C per 15 min, fino a che non saranno leggermente dorati. Raffreddateli e farciteli con lo chèvre. All’interno del foro sulla frolla, mettete un piccolo quantitativo di composta di cipolla. Servite con spumante secco o un Franciacorta come aperitivo.


Con questo post partecipo alla terza sfida del Constest Naso da Tartufo e al gioco di Fausta Ricette allo Specchio 


Ecco i miei compagni di squadra