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mercoledì 28 novembre 2012

Scandinavian Christmas: Controfiletto di maiale con mele e Topinambur

Titolo canzone

Nessun piatto dolce oggi, nessun biscottino speziato o burroso
Per l'ultima puntata dello Starbooks di Dicembre si parla del pranzo di Natale Scandinavo, che contrariamente a quanto si possa pensare, è ricco e sostanzioso quanto e forse più di un pranzo mediterraneo. 
L'autrice Trine Hahnemann ci mostra un bel menù di Natale ed escludendo i dolci, si leggono ben 9 proposte diverse, tra appetizers, entré e piatti principali. Non aspettatevi il trionfo del carboidrato perché nel Natale Scandinavo sono le proteine e le fibre a farla da padrone. 
La carne di maiale è molto apprezzata ed utilizzata in tutto il nord Europa. Spesso viene accompagnata da patate, ma l'autrice afferma di avere creato questa ricetta sposando la mela con il "carciofo di Gerusalemme" da noi più semplicemente chiamato Topinambur. E credetemi: se la mela rende il maiale chic ed assolutamente speciale, il Topinambur servito ancora croccante, è un piacere per il palato. 
Come già detto in precedenza dalle mie amiche starbookers, molte ricette dello Scandinavian Christmas, hanno il pregio di essere di veloce realizzazione. Questa in particolare, è velocissima e vi posso garantire che, per quanto mi è piaciuta, la riproporrò come piatto della domenica. 
Ci metterete al massimo 20 minuti per la cottura e neanche 5 per la preparazione. Che volete di più dalla vita?
Ebbene si, questa è l'ultima puntata di Starbooks del 2012
Dicembre sarà un mese di pausa e ricerca per portarvi strepitose novità con l'anno nuovo. Ricominceremo a gennaio con grande energia e siamo certe che continuerete a seguirci perché le pubblicazioni che stiamo selezionando sono davvero grandiose.
Prima di passare alla ricetta, lascio come al solito, il testimone alle mie compagne di squadra che concludono l'avventura in Scandinavia con alcune sorprese e considerazioni:


Ingredienti per 12 persone 
2 grandi controfiletti di maiale
300 gr di Topinambur
1 cucchiaio di olio extravergine
2 cipolle a fettine
3 mele tagliate a spicchi (con buccia) 
3 rametti di timo fresco
3 cucchiai di aceto di sidro
sale
pepe nero grattugiato fresco
prezzemolo tritato per servire
Tagliate il controfiletto in fettine spesse circa 2 cm. Lavate il topinambur e strofinatelo bene, quindi tagliatelo a fette non troppo sottili.
Scaldate l'olio in una padella e cuocete la carne da 3 a 5 minuti in ogni lato. Toglietela dalla padella e tenetela al caldo. 
Aggiungete la cipolla ed il topinambur e saltateli per 5 minuti. Aggiungete le mele ed il timo, mescolate bene e saltate per 5 minuti. Versate l'aceto, salate, pepate e cuocete per altri 5 minuti. 
Per servire, tagliate le fettine più grandi a metà e disponetele su un piatto di portata con la frutta ed il topinambur. Cospargete di prezzemolo e servite. 

NOTE PERSONALI:
- Per la cottura della carne di maiale, regolatevi voi perché questo tipo di carne necessita di essere molto ben cotta e magari avrete bisogno di più di 3/4 minuti a lato. Giratela spesso per dorarla bene. 
- Quando ho saltato le cipolle ed il Topinambur, ho aggiunto un mestolino di acqua per aiutare la radice a cuocere e a non scurirsi nonostante utilizzassi una padella antiaderente
- Ho usato mele Gala, molto toste e dolci e che da cotte non si sfaldano ed hanno un sapore assolutamente delizioso ma non stucchevole.
- Non avendo a disposizione aceto di Sidro, ho usato dell'aceto di lamponi. 
- Dopo tutta la fase di cottura, il Topinambur era ancora croccante ma assolutamente cotto e perfetto per essere servito.
- Non sbucciate frutta e topinambur.
- Con mia grande sorpresa, la buccia delle mele, originariamente rossa (come quella che vedete in foto), si è completamente scolorita. Qualcuna di voi sa spiegarmi il fenomeno?
Ci vediamo a gennaio con una nuova pubblicazione Starbooks. 


mercoledì 21 novembre 2012

Profumo di vaniglia dalla Danimarca: Starbooks e vanilla cookies

Creep - Scala and Kolacny Brothers
Passata la domenica a biscottare, mi sono ritrovata con una valanga di questi  VaniljleKranse danesi, la cui ricetta è l'odierna sperimentazione Starbooks.
Adoro questo biscotti e mi capita spesso di comprarli in discount come il Pennymarket dove si trovano specialità dal nord Europa a poco prezzo, particolarmente in questo periodo. E poi sono contenuti in bellissime scatole di latta utili per lo storage della valanga da forno delle prossime settimane. 
Così, già in pena per il mio esterno cosce che va sempre più assomigliando ai tasconi di panta cargo, ma pieni, ho pensato bene di portare un pacco di biscotti in ufficio e regalarli al mio collega. 
"Come sono"? Gli ho chiesto stamattina visto che non li aveva assaggiati davanti a me. "Buoni eh, ma parecchio...parecchio burrosi!"
Ecco, l'affermazione del mio collega riassume in due parole l'intero concetto. Parecchio burrosi. 
Io lo sapevo che erano burrosi, mi piace il burro, specialmente nei biscotti. 
Ho un'insana passione per gli short bread, i Krumiri e da poco, visto che la scoperta è stata recente, delle paste di meliga. Se non amo il burro io! 
Per questo i Vanillekranse mi hanno spiazzata. 
Ero convinta, anzi, ci avrei messo la mano su fuoco, se qualcuno me lo avesse chiesto, che una frolla del genere partisse dal montaggio del burro con lo zucchero.
Nulla di più sbagliato. Non sono frolle montate. 
Sono frolle in cui la percentuale di burro, rispetto alla quantità di zucchero e farina, è in netta maggioranza. Anzi, per 500 gr di farina troverete un solo uovo ed è chiaro che l'impasto è tenuto insieme dal burro, che altro.
Una sola condizione: qui si parla di burro salato, nessuna alternativa.
L'impasto va preparato in anticipo e lasciato riposare almeno una notte in frigo. 
Nella tradizione, i biscotti vengono ricavati da una apposita pressa in cui si mette l'impasto e da cui esce un cordoncino stellato da cui vengono tagliate e ricavate tante ciambelline. 
Non potete immaginare le fantasie che ho fatto su questa pressa, altra caccavella di cui ho sentito subito il bisogno! 
Siccome l'impasto è durissimo una volta uscito dal frigo, non si posso fare troppe manfrine. Tirate dei cordoncini larghi un dito e ricavate le vostre ciambelle semplici. La pasta non deve assolutamente scaldarsi altrimenti si spatascerà in cottura e addio ai vostri biscotti. Va fatto tutto velocemente. Se notate che la pasta si è ammorbidita, passate i biscotti già sulla teglia, per 30 min. frigo e salverete la loro forma. 
Importante: non usate essenza di vaniglia, ma delle vere e belle bacche ciccione e non rinsecchite come in genere si trovano in commercio da noi. 
Non siate avari e usatene due come richiesto nella ricetta. 
Per il resto, non ho altro da dire sulla faccenda.
Con questa ricetta mi avvio al secondo appuntamento con lo Scandinavian Christmas di Trine Hahnemann, il libro protagonista di questo mese. Un'anticipazione tutta nordica del Natale, che potrete trovare anche a casa delle mie amiche Starbookers, ai blocchi di partenza con queste magnifiche ricette:
Ingredienti per c.ca 80 biscotti 
2 bacche di vaniglia
250 gr di zucchero semolato
500 gr di farina 00 setacciata più extra per infarinare 
375 gr di burro salato molto freddo tagliato in piccoli pezzi
1 uovo sbattuto 
Quanto è carina la mia Teiera Rondo di Emsa? Mi piace un monteeee! 
Tagliate le bacche di vaniglia lungo la lunghezza e grattate via tutti i semini con un coltello. Mescolate lo zucchero con la farina in una ciotola quindi sfregate il burro con la punta delle dita incorporando farina fino ad ottenere delle briciole. Aggiungete l'uovo sbattuto insieme ai semi della vaniglia ed aggiungetelo all'impasto lavorando velocemente con le dita fino ad ottenere una palla. 
Lavoratela su una superficie infarinata per uno o due minuti quindi avvolgetela nella pellicola trasparente.
Mettete in frigo a raffreddare almeno tutta la notte.
Quando sarete pronti a cuocere, preriscaldate il forno a 200°. Ricavate dalla pasta dei salsicciotti larghi un dito e lunghi 5/6 cm e formate delle ciambelline. Disponete i biscotti su teglie coperte di carta da forno e fate cuocere per 7/10 minuti. Fate raffreddare su una gratella e conservateli in un contenitore ermetico per 3/4 settimane. 
Naturalmente questi biscotti sono assolutamente perfetti da preparare e regalare non appena scatta Dicembre. 
Migliorano con il tempo e durano benissimo fino a 4 settimane se conservati opportunamente. Io li ho messi in un sacchettino semplice semplice, ma fanno già la loro figura. 
Vi aspetto mercoledì prossimo, per l'ultimo Starbooks di novembre e poi andiamo in vacanza fino a gennaio! Non mancate. 

mercoledì 14 novembre 2012

Impressioni di un Natale nordico: Scandinavian Christmas per lo Starbooks di Novembre

Le Cygne de Tuonela - J. Sibelius
Io lo so che tante di voi sono già lì che lo sognano. 
Che vorrebbero piazzare il CD di canzoni d'atmosfera ma aspettano l'8 di Dicembre per onorare la ricorrenza. 
Ma qui allo Starbooks non si monda nespole e il Natale arriva prima! 
Un Natale speciale però
Quello della luce azzurra, del buio illuminato da candele, del biancore della neve, del freddo sotto zero e delle case calde di legno che profumano di cannella. Un Natale che si presenta nella sua più magica espressione proprio in quelle terre lontane a noi e vicine vicine alla casa di St. Claus o Sinterklaas com'è chiamato da quelle parti Babbo Natale.   
Così, in previsione di un mese dedicato alla festa e magari a confezionare piccoli doni da regalare monitorando le finanze di casa, che quest'anno piangono disperate, un libro come Scandinavian Christmas di Trine Hahnemann ci è sembrato lo Starbooks perfetto per Novembre. 
Un libro che parla prima di tutto di casa. Della celebrazione di una festa che per tutti i popoli Nordici ha un significato ancora molto profondo e sicuramente meno commerciale che da noi e dove la preparazione al Natale comincia in anticipo, cadenzando ogni singolo giorno dell'Avvento con piccoli riti, delicate attenzioni e piatti che hanno di pregio di conservarsi a lungo, in particolare dolci e biscotti che in queste pagine hanno meritato sicuramente un posto da protagonisti. 
Vi faremo venire voglia di un Natale Scandinavo, di piatti diversi, che uniscono il dolce al salato, la frutta alla carne, le spezie allo zucchero. 
Vi faremo venire voglia di maglioni con le renne e cappelli col pon pon, di moppine e ciaspole.
Purtroppo, per un riflesso simpatico scatenato da questo piccolo libro, vi verrà voglia di Ikea, ma questa non è colpa nostra!
Prima di passare alla mia prima ricetta da Scandinavian Christmas, vi lascio come al solito la lista delle fantastiche prove sostenute dalle mie amiche Starbookers. Gaia si è presa un periodo di ferie, ma tornerà presto nel gruppo con nostra grande gioia. 
Le ricette che troverete oggi sono le seguenti:








Brown Cookies - per c.ca 175 biscotti (o più in base alla grandezza)
Una premessa è doverosa. 
Quello che mi ha attratto di questi incredibili biscotti è il loro spessore. 
Ovvero: sottilissimi! Mi sono detta: sottile uguale croccante e questo ha fatto scattare il desiderio. La croccantezza in un biscotto per me è il fattore WOW. Mi piacciono i biscotti morbidi, pastosi, in cui si sente la presenza del burro, l'effetto fondente. Ma i biscotti croccanti...oh quelli, lasciamo perdere. Hanno l'identico effetto che ha su di me una chips fritta. Il crunch amplifica il piacere dell'assaggio e crea l'effetto eco. Vale a dire devo sentirne il suono ancora e ancora. Non so se per un cibo croccante è la sua bontà o la sua consistenza che per me fa la differenza. Però la croccantezza aiuta e parecchio!
Avete capito che questi biscotti sono pazzescamente croccanti, e più sottili li farete, più buoni saranno e la loro caratteristica resterà nel tempo se conservati ben chiusi in una scatola o in un sacchetto per biscotti. 
L'autrice racconta che questa ricetta è quella di famiglia e che la madre prepara una grandissima quantità di queste delizie ogni Dicembre. Pare che aggiungendo 1 cucchiaino e 1/2 di bicarbonato d'ammonio, questi biscotti diventino ancora più croccanti. 
E' quello che farò la prossima volta che li preparerò, ovvero molto presto:

250 gr di burro salato
125 gr di golden syrup (io ho utilizzato 1/3 di miele e resto glucosio)
250 gr di zucchero muscovado
50 gr mandorle spellate e tagliate grossolanamente (io ne ho aggiunte 80 gr - mi piacciono)
50 gr di scorza candita d'arancia (io siciliana) e sminuzzata finemente
50 gr di scorza candita di limone (io di Kalamata) e sminuzzata finemente
1 cucchiaio di cannella in polvere
2 cucchiaini di chiodi di garofano in polvere (io li ho pestati nel mortaio)
1/2 cucchiaino di cardamomo in polvere (anche questo l'ho pestato eliminando il rivestimento esterno e polverizzando i semini)
1/2 cucchiaino di zenzero in polvere
500 gr di farina 00 setacciata con cura.
Sciogliete il burro insieme allo sciroppo e lo zucchero muscovado in un padellino e mescolate fino a che non otterrete un composto cremoso e morbido. Lasciate intiepidire un po' quindi aggiungete le mandorle, le scorze candite e le spezie. Mescolate bene e lasciate raffreddare completamente.
Una volta freddo, fate la fontana con la farina su una spianatoia e versatevi il composto di burro e zucchero e cominciate ad impastare fino a che otterrete un a palla morbida. Tagliate in 3 parti e formate dei salsicciotti di 4/5 cm di diametro ed avvolgeteli bene nella pellicola trasparente. Per far emergere tutto il sapore dell'impasto, potrete conservare in frigorifero da un minimo di 2 giorni ad un mese. 
Quando siete pronti a cuocere, preriscaldate il forno a 175°.Tagliate la pasta con un coltello affilato in fettine sottilissime. Sistematele su teglie coperte di carta da forno lasciando un po' di spazio tra l'una e l'altra e cuocete per 6 o 7 minuti. Controllate bene perché si bruciano facilmente. Fate raffreddare su una griglia quindi potrete conservarli fino a 5 settimane in un contenitore ermetico. 
Note personali:
- La forma dei miei biscotti purtroppo è piuttosto bizzarra, ma provate a immaginare che, un attimo dopo aver posizionato i vostri bei salsicciotti a riposare in frigo, qualcuno maldestramente decida di appoggiarci sopra una pesante insalatiera creando delle frittelle. E che ve ne accorgiate solamente il giorno dopo, quando ormai sarà impossibile ridare loro la forma tonda. Ho tagliato trasversalmente le salsicce sfrittellate ed ho ottenuto dei petali anziché dei bei biscotti tondi. Ma sono buoni ugualmente.
- Il momento in cui scioglierete il burro con lo zucchero è micidiale. Non assaggiate assolutamente il composto o rischiate di finirvelo a cucchiaiate! Non lo fate neanche quando aggiungerete le spezie o è la fine!
- Usate esclusivamente il burro salato o i biscotti perderanno il caratteristico sapore. 
- Non usate uno zucchero diverso dal Muscovado perché il sapore e quel delicato retrogusto di caramello/liquirizia si perderà e sarà un vero peccato. 
- Aspettate che i biscotti siano perfettamente freddi prima di metterli in un sacchetto o nel contenitore o con il vapore sprigionato dal calore rimanente si ammorbidiranno.
- Non li lasciate all'aperto o si ammorbidiranno.
- Non li lasciate incustoditi o non li troverete più! 

A mercoledì prossimo con una nuova strabiliante "ricetta che venne dal freddo" e lo Starbooks di Novembre. 


Con questa ricetta partecipo al bellissimo contest di Imma - Dolci a Gogo - Dolci sotto il Vischio - in collaborazione con Wald