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lunedì 1 ottobre 2018

Pie di prugne rosse: l'età dell'esperienza.

Every day is winding road - Sheryl Crow
Ultimamente non ho avuto granché tempo di scrivere se non per ricette destinate a Starbooks, che faccio sempre con grande piacere, ancora di più se si trovano libri come How to Eat a Peach.
Mi manca però l'abbandonarmi a quel flusso di coscienza che all'inizio di questa avventura di blog, era la molla che mi spingeva a scrivere.
Pare che sempre di più sia la vita ad avere ragione su di me.
Da una parte un lavoro che richiede impegno e concentrazione e dall'altra la corsa frenetica al voler fare di tutto e di più, mentre contemporaneamente il corpo mi dice: "Ahò, sarà ora che la smetti?"
Il corpo ha una ragione che la ragione non vuole stare a sentire.
Questa mattina, mentre state leggendo queste poche righe, io mi dirigo verso la Spagna, là dov'è ancora estate: Andalusia.
Ogni tanto ritorno a fare il quello che ho fatto per molti anni appena ho aperto l'agenzia: accompagnare i gruppi durante i loro viaggi.
Non capita più molto spesso, perché negli ultimi 25 anni il turismo è davvero molto cambiato. Direi radicalmente.
Resiste qualche sparuto gruppo di highlander del viaggio in bus.
Sono quelle persone che non amano viaggiare da sole per età o inesperienza.
Stavolta accompagnerò questo gruppetto di baldi giovani, le cui età messe insieme, fanno cc.a 18 secoli.
Un bel pacco di esperienza, gente! Credo che al mio ritorno avrò delle storie da raccontare.
Nell'attesa, vi lascio la ricetta di questa torta, la cui frolla è davvero formidabile e perfetta per accogliere ripieni morbidi di frutta.
L'autore non poteva che essere quel diavolo della cucina che è Jamie Oliver.
Potrete aromatizzare l'impasto come più preferite: arancia, cannella, anice....io ho scelto il classico limone e vaniglia.
Ma sperimenterò, promesso.
Ingredienti per uno stampo da pie di 23 cm di diametro
Frolla old fashioned di Jamie Oliver

500 g di farina 00 più extra per infarinare
100 g di zucchero a velo setacciato
250 g di ottimo burro freddo, tagliato a cubetti
la scorza grattugiata di un limone non trattato
2 uova grandi sbattute
1 cucchiaino di estratto di vaniglia (mia aggiunta)
1 goccio di latte freddo
1 tuorlo +  cucchiaio di latte per lucidare
zucchero di canna per rifinire

Per il ripieno
1 kg di prugne rosse mature ma non molle
80 g di zucchero di canna
15 g di maizena
  • Nella ciotola dell'impastatrice, setaccia la farina dall'alto in modo che prenda aria e successivamente aggiungi lo zucchero a velo sempre setacciandolo. Mescola con una frusta quindi aggiungi i cubetti di burro.
  • Con la foglia, impasta per sabbiare il burro con la farina, fino a quando non otterrai un composto di briciole piuttosto fini. Aggiungi la scorza di limone grattugiato e mescola velocemente. 
  • Aggiungi le uova sbattute in cui avrai versato la vaniglia ed il goccio di latte e impasta velocemente fino a che l'impasto non diventerà una palla. 
  • Toglilo dalla ciotola e schiaccialo leggermente quindi avvolgilo nella pellicola e fallo riposare in frigo per il tempo in cui prepari il ripieno. 
  • Lava le prugne e tagliale a metà eliminando il nocciolo. Taglia le due metà in spicchi non troppo grossi. Mettile in una ciotola con lo zucchero e copri con la pellicola. Fai riposare per almeno mezz'ora. 
  • Mentre le prugne riposano, taglia la frolla in due parti. Stendi una parte ad uno spessore di 3/4 millimetri. Imburra uno stampo da pie e foderalo con la pasta lasciandola sbordare. Taglia quella in eccesso. 
  • Rimetti la frolla in frigo mentre prepari la farcitura. Prendi le prugno e appoggia un setaccio su una ciotola vuota. Versa le prugne nel setaccio e raccogli il liquido che avranno rilasciato.
  • Versa il liquido in una casseruola con lo zucchero ed accendi il fuoco a fiamma dolce. Setaccia la maizena sul liquido e con una frusta mescola continuamente per un paio di minuti fino a che il liquido comincerà ad addensarsi come una crema. A questo punto lascia raffreddare qualche minuto poi versa il succo sulle prugne e mescola bene prima di versare il tutto nel guscio di frolla. 
  • Adesso stendi la rimanente frolla per creare il coperchio. Potrai lasciare la frolla intera, praticando un foro al centro per fare uscire il vapore, oppure creare delle strisce e formare una griglia classica oppure a cestino come ho fatto io. 
  • Avvolgete i bordi in modo da sigillare bene la torta e potrete poi formare delle piccole decorazioni come in foto. Sbattete il tuorlo con il latte e spennellate bene tutta la superficie. Per finire cospargete tutto bene di zucchero di canna.
  • Cuocete a 180° per 45 minuti/1 ora fino a che la torta non sia ben dorata e vedrete il succo della frutta sobbollire attraverso le losanghe. Un consiglio: coprite la griglia su cui appoggerete lo stampo, con della carta forno, in modo che se dovesse fuoriuscire del succo (è possibile) in modo che non coli sulla vostra piastra forno e bruci. 
  • Se notate che la superficie si colora troppo, copritela con un foglio di alluminio.
  • Lasciate raffreddare prima di sformarla. 

martedì 23 gennaio 2018

St Clement's Polenta biscuits per Starbooks

Lemon Tree- Fool's Garden 
Altra ricetta in 5 ingredienti per Jamie Oliver e lo Starbooks di gennaio.
Dei biscottini con farina di mais dall'inebriante profumo di limone.
Se volete sapere se perdere 30 minuti del vostro tempo e pochissimo sforzo per prepararli, andate a leggere il post nel blog ufficiale Starbooks.
Secondo me vi intrigheranno!
Buona giornata a tutti.


mercoledì 17 gennaio 2018

Riso al forno allo zafferano per Starbooks

Sorprendimi - Stadio
Lo Starbooks di questo mese è l'ultimo nato di Jamie Oliver, autore molto apprezzato dal questo gruppo - 5 Ingredients. 
In passato abbiamo esaminato almeno altri 4 suoi libri, sempre divertendoci molto.
Stavolta il tema di questa novità sono ricette da preparare con soli 5 ingredienti, in generale molto facili da reperire. 
La gola mi ha fatto cadere sulla ricetta in fotografia, ovvero un riso allo zafferano cotto in forno. 
Una preparazione facilissima e veloce.
Per sapere cosa ne penso e leggere la ricetta con le note finali, dovete però andare qui, sulla pagina ufficiale Starbooks. 
Una buon ventodì a tutti! 

mercoledì 29 ottobre 2014

Una apple pie veramente AMAZING oggi su Starbooks

Feels like Home - Norah Jones
Tempo di torte di mele e profumo di spezie nelle cucine autunnali.
Tempo di pomeriggi luminosi e passeggiate croccanti prima dell'arrivo del vento freddo che ci spingerà nelle nostre case, abbarbicati ai nostri divani.
Tempo di sapori intensi e rassicuranti come quelli che ci propone un personaggio come Jamie Oliver attraverso questa apple pie che mi ha fatto innamorare e che ho preparato per ben due volte in due giorni.
Se questo non è un record!
Ma per scoprire la ricetta che sono certa terrete ben cara come farò io, dovete andare di là, a casa Starbooks, dove oggi ci si rifà la bocca con il dolce!
Buona giornata a tutti.

mercoledì 22 ottobre 2014

Jamie ha fatto gli gnocchi. Ma io non rido.

Smile - Nat King Cole
Questo mese lo Starbooks si è concentrato sull'ultimo nato della famiglia Oliver: Jamie Oliver Comfort Food.
Un tomo splendido, ricco di ricette "di casa", metà delle quali arrivano dritte dritte dalla tradizione italiana.
E questo la dice lunga sull'amore di questo biondo ragazzone per la nostra terra.
Io mi sono buttata sulla ricetta degli gnocchi con sugo di zucca, che potrete trovare spiegata qui, ma secondo voi, come sarà finita?
Per scoprirlo, vi aspetto di là!
Buona giornata a tutti.

mercoledì 1 maggio 2013

Vasetti vellutati al cioccolato di Jamie: Starbooks Redone!

The sweetest taboo - Sade
Veloce, velocissima perché il tempo in questo periodo non è mai abbastanza ed il blog, come avrete notato, ne risente.
Il mese di aprile è finito e con lui se n'è andato uno dei libri delusione della nostra rubrica Starbooks, finalmente! 
Dalla prossima settimana si riparte con un nuovo libro che dalle premesse si presenta come una piacevole boccata di primavera. 
Oggi, mercoledì 1 maggio, è giornata di Redone! e per ricordarvi il nostro appuntamento all'interno di Starbooks, ho voluto riprendere anche io un libro molto amato, testato lo scorso anno proprio in questo periodo. 
Parlo del magnifico Jamie's Great Britain da cui ho preso questa facilissima ma deliziosa ed umilissima ricetta, che prevede l'uso di un modesto (ma ottimo) cioccolato al latte al posto del super trandy dark chocolate ormai onnipresente in tantissime ricette sul tema. 
Vi invito solo a provarlo, dimezzandone le dosi perché se servirete la mousse in piccoli vasetti, tazzine o simili, ne otterrete comunque una gran quantità. 
Io la vedrei benissimo anche con delle ciliegie sciroppate o una composta di lamponi calda. 
Ingredienti per 12 
Per la mousse:
250 gr cioccolato al latte di ottima qualità
500 ml di panna fresca 
50 gr di zucchero a velo
25 ml di brandy
Per servire
200 gr di fragole, o ciliegie o lamponi
50 gr di cioccolato al latte di ottima qualità (freddo di frigo)
Riducete la cioccolata per la mousse in pezzi grossolani e mettetela in una ciotola appoggiata su una casseruola dove farete sobbollire poca acqua (non deve toccare la ciotola). Lasciatevi la ciotola fino a che il cioccolato non sia sciolto. Una volta setoso e morbido, rimuovete immediatamente la ciotola dalla casseruola e lasciate raffreddare per almeno 5 minuti.
Montate la panna con lo zucchero con una frusta grande o con la planetaria, fino a che non avrete dei picchi morbidi quindi sempre usando la frusta, aggiungete il brandy lentamente. 
Gradatamente aggiungete il cioccolato intiepidito nella panna ed amalgamatelo con delicatezza sempre utilizzando la frusta e fino a che i due elementi non saranno combinati. Non mescolate eccessivamente.
Versate la mousse in piccoli contenitori graziosi, bicchierini o tazzine, o riempite un sac a poche ed utilizzatelo per riempire i vostri bicchierini. Tenete la mousse in frigo un paio d'ore prima di servirla.
Con un coltello affilato, ricavate delle scaglie dal cioccolato tenuto in frigo e spargetelo sopra le mousse prima di servire. 
Accompagnate la mousse con piccoli frutti di stagione: ciliegie e fragole sono il massimo. Potete decorare le mousse con un ciuffetto di panna se gradito. 


mercoledì 21 marzo 2012

Ultimo Starbooks di Marzo: i Wonderful Welsh Cakes di Jamie

Tea for two - Bahiana
Posso essere un poco dispiaciuta? Con questa ricetta e con quelle delle mie compagne di avventura che avrete modo di visitare più tardi, si chiude l'omaggio fatto a questo splendido libro di Jamie Oliver per lo Starbooks di Marzo. Mi riprometto però fin da adesso, di ritornare su questi passi, perché ci sono alcune irrinunciabili ricette che voglio provare e condividere con voi. Ne riparleremo, dunque. 
Il post di oggi è dedicato ad una tradizione affascinante della cultura anglosassone, ed è l'Afternoon Tea. Io invidio agli inglesi questa fantastica abitudine, perché mi sento molto una donna da afternoon tea. La mia giornata si apre a pieno ritmo e posso dire di essere attivissima e supersmart la mattina ma calo miseramente a partire dalla metà del pomeriggio. Il mio bioritmo si arresta proprio quando ci starebbe bene una pausa fatta di meraviglioso infuso bollente accompagnato da ogni genere di dolcetto, torta o canapè. Purtroppo non posso permettermelo, non sono organizzata in ufficio ed il primo bar più vicino ha una selezione di paste che la Luisona in confronto è 'nu babbà! Però a casa o in viaggio, quando posso me lo concedo ed allora che grande gioia!
Oggi vi presento i Welsh Cake, ovvero dolci gallesi di cui non sono riuscita a trovare notizie in termini di origine o storia. Ma Jamie ne è talmente innamorato da aver dedicato loro ben 2 pagine di splendide immagini ed una introduzione entusiasta. E dopo averli provati, non posso che concordare.
Sappiate che l'impasto di questi dolci altro non è che la base di una frolla a cui è stato aggiunto del lievito (cosa che non farei mai se dovessi pensare ad una crostata o un dolcetto da passare in forno). Il mio stupore è stato leggere che l'impasto non necessita di riposo in frigo e che deve essere cotto "in padella". Il mio primo pensiero è stato: dovrò mangiarmi delle frittelle crude! Errore, errore gravissimo. Intanto perché i Welsh Cakes non sono frittelle, ne pancakes o qualsiasi altra cosa di questo genere. Sono proprio dei dolcetti che all'assaggio sembrano biscotti friabilissimi e leggeri. Il miracolo è stato osservare la cottura. Ho fatto esattamente come consiglia Jamie, testando la temperatura sulla pasta e sono riuscita velocemente a trovare il punto di cottura perfetto. In esatti 4 minuti per lato, come lui indica sul libro. Potete notare anche dalle foto come il lati dei dolcetti siano belli dorati e uniformi. L'interno si cuoce perfettamente e la pasta è di una friabilità fantastica. Per tagliarli bisogna quindi farlo delicatamente e vi confesso che, se con le fragole e la panna sono golosissimi, al naturale, con l'aroma delle spezie che emerge senza aggredire, sono assolutamente strepitosi. 
Ingredienti per preparare 35/40 cakes
500 gr di farina autolievitante (o farina 00 + 1 bustina di baking) + extra per infarinare
75 gr di zucchero semolato + extra per decorare
un cucchiaino raso di misto spezie (noce moscata, cannella, coriandolo, zenzero, chiodi di garofano - si trova facilmente in qualsiasi supermercato)
250 gr di burro freddo non salato
1 pizzico di sale marino
150 gr di uva sultanina 
1 uovo grande da allevamento a terra
un paio di cucchiaiate di latte 
Per il ripieno
300 ml di panna densa (io panna fresca semimontata)
un cucchiaino raso di zucchero semolato
un cucchiaino di semi di vaniglia
400 gr di frutti rossi freschi (fragole e lamponi o mirtilli)
1 limone
Setacciate la farina e versatela in una ampia ciotola ed aggiungete lo zucchero e le spezie. Tagliate il burro a pezzetti e con le dita riducete l'impasto in briciole sottili. Aggiungete la frutta secca (io l'ho fatta ammorbidire un po' in acqua calda prima di aggiungerla) quindi fate la fontana al centro dell'impasto e rompetevi l'uovo. Aggiungete un cucchiaio di latte ed usate una forchetta per sbattere e mescolare le uova con il latte. Una volta miscelati, con le mani pulite impastate il tutto velocemente fino ad ottenere una palla. Se necessario aggiungere anche il resto del latte. 
Mettete una larga padella antiaderente con doppio fondo sulla fiamma media e fatela scaldare.  Nel frattempo stendete la pasta con un matterello infarinando una superficie pulita allo spessore di 1 cm. Usate un coppapasta da 5 cm diametro e tagliate quanti più cerchi riuscite ad ottenere dalla vostra pasta. Rimpastate i ritagli e continuate fino a che non avrete terminato la pasta. Per testare la temperatura cuocete un Welsh cake nella padella per qualche minuto come se fosse un termometro. Se dopo c.ca 4 minuti, la superficie è chiara, alzate un po' la temperatura; se è nera, abbassatela. Aspettate qualche minuto affinché la temperatura si corregga e provate ancora. Quando avrete un cake dorato dopo 4 minuti per ogni lato, sarete nella giusta posizione e potrete continuare a cuocere più cakes insieme avendo tutto sotto controllo.
Appena li toglierete dalla padella, metteteli su una griglia per raffreddarli e cospargeteli di zucchero semolato (io ho usato quello a velo). Li potete servire proprio così come sono. Oppure, potrete fare come ho fatto io, aprendoli delicatamente con un coltello. Montate la panna con lo zucchero e la vaniglia fino a quando avrete dei soffici picchi. Mettete la frutta fresca in una ciotola, affettate le bacchi più grandi e mescolatela con il limone ed un po' di zucchero. Mettete la panna all'interno del cake ed aggiungete la frutta, quindi ricomponete il dolce. Servite
Continuate il vostro afternoon tea time passando dalle mie amiche e compagne di viaggio dove potrete trovare una tazza fumante accompagnata da:
St Clemen's Cake a casa di Menu Turistico
Walnut Banana Loaf a casa di Ale Only Kitchen
Early Grey tea loaf  a casa di Vissi d'Arte e di Cucina
Scottish Shortbread a casa di Insalata Mista
Ad Aprile con il prossimo appuntamento Starbooks....grandiose sorprese! 



mercoledì 14 marzo 2012

100% Jamie: Epic Roast Chicken Salad

Fool on the hill - The Beatles
La ragione per cui siamo tutte pazze per questo bel ragazzone sano, schietto, entusiasta e profondamente convinto del messaggio che da anni porta avanti a voce piena auspicando rivoluzioni alimentari là dove le rivoluzioni sembrano impossibili, è soprattutto una: la coerenza di chi fa ciò che predica. Ci piace perché il suo credere in ciò di cui è convinto, è sincero e lo trasmette con una onestà intellettuale davanti alla quale non possiamo che capitolare conquistate. Nel suo lungo percorso di crescita durante il quale ha potuto confrontarsi con le cucine di mezzo mondo, la chiave di tutto è sempre stata: cucina sana. In questo libro, ovviamente costruito intorno alla tradizione gastronomica britannica, si percepisce fortemente il suo costante occhio alla dieta mediterranea, le cui basi arrivano a "contaminare" anche alcuni dei piatti più tradizionali elevandoli verso una dimensione più salutare. Un elemento chiave di questa rilettura è l'uso dell'olio extra vergine, di cui Jamie è innamorato (Jamie Santo Subito!). L'olio extra vergine ha quasi completamente sostituto l'uso di grassi animali nella sua cucina. A parte il burro presente in molti dolci, l'olio extra vergine è alla base di quasi tutti i piatti in questa pubblicazione. E non si può certo dire che l'olio sia un prodotto tradizionale della cucina del Regno Unito! 
La ricetta a cui mi sono dedicata per questo ennesimo appuntamento Starbooks, è una insalata di pollo "arrosto" la cui preparazione mi ha fatto trascorrere un paio d'ore in totale allegria. Puro divertimento nella preparazione degli ingredienti, nella cottura, nell'allestimento finale del piatto. In tutta la durata dell'esecuzione, ho goduto di un 100% puro Jamie. Il risultato finale è un piatto assolutamente squisito, molto estivo nei sapori e nei colori e molto, molto goloso: perfetto per un picnic ma anche per essere consumato il giorno dopo nella vostra schiscetta in ufficio. Un piatto bello a vedersi, ricco di consistenze diverse e sapori che si amalgamano armoniosamente in un disordine creativo ed irresistibile. La preparazione è facilissima. Ve la lascio dalle stesse parole di Jamie. 
Prima di passare alla ricetta in dettaglio, vi ricordo che oggi potrete continuare il viaggio nel mondo di Jamie e la sua cucina Britannica "Da Pub" attraverso gli incredibili post delle mie compagne di avventura, e vi garantisco che troverete delle ricette veramente irresistibili:
Toad in the Hole a casa di Menu Turistico
Crispy roasted fishcakes a casa di Ale only Kitchen
Paté di trota affumicata con Yorkshire Puddings a casa di Vissi d'Arte...e di cucina 
Happy Fish pie and shaved fennel and celery salad with anchovies a casa di Poveri ma belli e buoni
BUON DIVERTIMENTO!
Per il pollo arrosto 
olio di oliva 
1 pollo ruspante da 1,2 kg
sale marino-pepe
1 mazzetto di timo fresco
1 limone
400 g di pomodori ciliegini
1 testa d'aglio
Per l'insalata
ca.300 gr di pane casereccio
6 fettine di pancetta affumicata di ottima qualità 
200 gr di fagiolini verdi 
olio extra vergine d'oliva 
1 cucchiaio di mostarda in grani
aceto di sidro (io aceto di mele)
un mazzetto di prezzemolo a foglia piatta
un mazzetto di menta fresca
6 cipollotti
Preriscaldate il forno a  200°C. Irrorate il pollo di olio e cospargetelo  con olio e pepe. Spargete le foglioline di timo sulla superficie del pollo conservando i rametti e massaggiate bene tutti gli aromi sulla pelle. Tagliate in due il limone ed inseritelo nella cavità insieme ai rametti di timo. Disponete il pollo su una larga pirofila (25x32 cm), e cuocete in forno per c.ca 1 ora. 
Nel frattempo, tagliate a metà i pomodorini, schiacciate la testa d'aglio e pulite gli spicchi liberandoli dalla camicia. Dopo c.ca 30 minuti versate i pomodorini e l'aglio nella pirofila con il pollo, tenendo possibilmente il pollo sollevato con delle pinze da cucina, distribuendo il tutto bene sulla superficie, mescolando bene i pomodorini con il succo formatosi. Riponete il pollo sui pomodorini e rimettete il tutto in forno per altri 30 minuti o fino a che il pollo non sia dorato ed dalle cosce non esca un succo chiaro se premute con un coltello. 
Trasferite il pollo su un piatto, copritelo con un foglio di alluminio e lasciatelo raffreddare. 
Riducete il pane in bocconi grossi come un pollice e disponeteli nella pirofila con i pomodori ed insaporiteli bene con il succo. Appoggiate le fettine di pancetta sul crostoni di pane e mettete la teglia in forno da 15 a 20 minuti o fino a tutto non sia croccante, dorato e appetitoso. 
Contemporaneamente rimuovete completamente la pelle del pollo e tenetela da parte, quindi usate 2 forchette per sfilacciate fino all'ultimo pezzetto di carne dalle ossa. Distribuite la polpa su di una larga ciotola ed irroratela con il succhi rimasti dalla cottura. Cuocete i fagiolini in acqua bollente salata per 5/6 minuti, cotti ma ancora al dente. Scolateli velocemente ed aggiungeteli al piatto con la carne con 5 o 6 cucchiai di ottimo olio extra vergine d'oliva, la mostarda ed qualche spruzzo di aceto di mele. Tritate il prezzemolo e la menta ed affettate finemente i cipollotti. Aggiungeteli alla ciotola, mischiate tutto con cura ed assaggiate aggiustando di aceto o condimento a piacere. Una volta che i crostoni di pane sono dorati, aggiungete velocemente la pelle di pollo nella pirofila (evitatelo se desiderate un piatto più sano), e mettete al forno fino a che nuovamente non sia croccante. Una volta pronta e appetitosa, togliete tutto dalla ciotola e disponete su un bel piatto da portata. Mescolate bene il tutto e servite a centro tavola. 
"Potrei dirvi che questo è un meraviglioso modo di utilizzare gli avanzi del pollo, e sarebbe vero, ma vale assolutamente la pena cucinare alla perfezione un pollo intero per preparare questa splendida insalata". J. Oliver

mercoledì 7 marzo 2012

Jamie Oliver per lo Starbooks di Marzo: Queen Victoria Sponge

Pump and Circunstances - March nr 1 - Sir Edward Elgar 






Questa volta una vera e propria primizia. A primavera si colgono solo i prodotti più freschi, croccanti, colorati, intensamente saporiti e portatori di sana allegria. Quindi cosa c'è di meglio di un libro di Jamie Oliver, non ancora pubblicato in italiano e pieno zeppo di sorprendenti ricette tutte made in Great Britain? 
Avrete capito senza troppi preamboli che lo Starbooks di Marzo è lui, Jamie's Great Britain e la squadra delle intrepide 5 si tufferà a bomba tra le pagine di questo splendido volume, contenente oltre 130 ricette della tradizione anglosassone e altrettante meravigliose fotografie che ne fanno un libro tutto da gustare. 
Personalmente sono dotata di una devastante ignoranza sulla cucina britannica: a parte qualche raro incontro di primo tipo con fish an chips, roast-beef, scones e puddings di vario genere, la mia cultura in questo campo si ferma lì. Quelle fortunate volte in cui mi sono fermata a Londra, ho frequentato ristoranti di ogni dove e la mia impressione è sempre rimasta (fino ad oggi ovviamente), che la cucina inglese fosse quella che potevi assaggiare nei Pub e in qualche taverna. E come me la pensano in molte! 
Ecco, QUESTO LIBRO CI SBUGIARDA BENE BENE TUTTE QUANTE! 
Jamie ha raccolto strepitose ricette della tradizione inglese suddividendole per temi fondamentali: troverete quindi i ricchi piatti del Breakfast anglosassone, confortevoli zuppe, divertenti ed immaginifiche insalate, svariate leccornie da Pub, immancabili infiltrazioni orientali della nuova generazione inglese multirazziale, l'imperdibile esperienza dell'high tea, molteplici splendidi piatti di mare (lo sapevate che l'Inghilterra è un'isola?), intramontabili Puddings e Pie dolci e salate e poi ancora la cacciagione (non dimentichiamoci che qui la caccia è ancora un rito inossidabile), piatti vegetariani e condimenti speciali per tutti i gusti. Vi ho incuriosito? Spero proprio di si. 
Allora state con noi perché per tutto il mese di Marzo celebreremo una cucina ancora poco conosciuta e sorprendente come quella di Jamie e la sua Great Britain! 
Con un numero così consistente di ricette, la suddivisione in argomenti principali sembrava indispensabile. Abbiamo deciso per temi ragionati (ogni settimana ne scoprirete uno), in modo da poter lavorare sulle più rappresentative o accattivanti per ogni tema. Quello di oggi, in apertura della nostra rubrica è GOD SAVE THE QUEEN e LA CUCINA DELL'IMPERO, ovvero piatti sontuosi, importanti, oppure semplicemente facenti parte del gusto personale dei reali e della loro tradizione a tavola, senza perdere d'occhio le contaminazioni dalle colonie. Prima di passare a parlarvi della mia ricetta (vi vedo già lì che trattenete l'acquolina), vi prego di non perdervi le stupende realizzazioni delle mie compagne di avventura, che promettono grandi sorprese:
L'immancabile recensione del libro seguita dalla spettacolare Kate and Will's Wedding Pie a casa Menu Turistico
La Roasted apple and Squash soup a casa Aleonlykitchen
Il Superb Pork Loin a casa Insalata Mista
La Creamy Crunchy Leeks a casa Vissi d'arte e...di cucina.
Per l'occasione tutte le ricette sono state tradotte con attenzione in italiano ed arricchite come sempre da interessanti note e commenti personali.
Per God Save the Queen non poteva certo mancare la torta preferita da H.M. Queen Victoria. Questa incredibile donna salita al trono giovanissima (come già successe ad una sua precedente celeberrima antenata), fu la più longeva regnante del Regno Unito e nei suoi oltre 60 anni di regno trasformò l'Inghilterra in un vastissimo Impero. Alla sua morte la Gran Bretagna era indubbiamente lo stato più potente al mondo. La Regina Victoria fu però anche una donna sfortunata, che perse prematuramente il marito molto amato e fu segnata dall'immenso dolore di sopravvivere ai suoi 9 figli che vide andarsene per gravi malattie e disgrazie uno dopo l'altro. Di questo grande personaggio che ha fatto la storia di un paese, mi affascina non tanto la sua grande capacità di regnante, ma la sua storia di donna che non esitò a mostrare al mondo intero il dolore di un lutto per un amore sincero fino a ritirarsi a vita privata.
Circa il nostro dolce, la storia vuole che alla Victoria bambina, fosse vietato bere te e che una volta raggiunta l'età adulta, questa non perdesse occasione di concedersi una tazza del migliore infuso accompagnata immancabilmente da questa torta spugnosa che originariamente era farcita da un solo velo di confettura di lamponi o fragole e che in suo onore, salì nell'empireo dei grandi dolci di pasticceria grazie ad una ricca farcitura di panna e frutta fresca. 
Io l'ho scoperta in questa occasione e la trovo veramente fantastica servita con il te grazie alla sua caratteristica ed umida porosità da cui emerge importante l'aroma del burro, accompagnato da quello della vaniglia ed in questo caso dall'arancia che armonizza il tutto. 
Ingredienti per 8/10 persone
250 gr di burro morbido non salato ed extra per imburrare
250 gr. di farina auto-lievitante (o 2 cucchiaini di lievito per dolci) 
250 gr di zucchero semolato superfine (tipo Zefiro)
4 uova grandi da allevamento a terra
la scorza grattugiata di una arancia
qualche goccia di  acqua di rose per insaporire
4 cucchiai da tavola di ottima confettura di lamponi
150 gr di lamponi freschi
zucchero a velo per spolverare
Per la crema di vaniglia
150 ml di crema densa "JERSEY" (sostituita da 100 gr di mascarpone morbido e 180 ml di panna fresca)
i semi di mezza stecca di vaniglia
2 cucchiaini di zucchero semolato (che io ho sostituito con zucchero a velo).


Preriscaldate il vostro forno a 190° (io ho cotto il tutto a 180° per qualche minuto in più). Imburrate 2 stampi da torta da 20 cm di diametro e coprite la base con carta da forno e spolverate leggermente di farina il tutto. 
Battete il burro e lo zucchero insieme fino ad ottenere un composto molto chiaro e gonfio. Aggiungete le uova, una alla volta, facendo molta attenzione che la prima sia ben incorporata prima di passare alla prossima, poi aggiungete la scorza di arancia e per ultimo la farina (con il lievito). Dividete il composto nei due stampi. Spalmatelo bene con una spatola e fate cuocere da 20 a 25 minuti o comunque fino a che il colore non è marrone dorato e lo stecchino esce asciutto. Fate raffreddare poi con delicatezza, capovolgetelo su una griglia da dolce e fate raffreddare completamente. 
Versate un paio di gocce di acqua di rose nella composta, ma non esagerate: è molto intensa (personalmente non l'ho usata)
Montate a neve ferma la panna con i semi di vaniglia, quindi spalmate la marmellata quindi la panna sulla base di uno dei dolci e distribuite i lamponi in cima. Coprite il tutto con il secondo dolce, spolverate con lo zucchero a velo e decorate con lamponi freschi o petali di rosa cristallizzati. Servite su una elegante alzata da dolci per mostrare la vostra bella creazione e godetevela. 


Con questa ricetta partecipo inoltre al contest di Polvere di peperoncino - The foodbook - il libro è servito!