mercoledì 11 settembre 2024

TONNO DEL CHIANTI: un trompe l'oeuil di stagione.

La giornata si è aperta sotto una cortina di nebbia fitta. 
Mi sono alzata alle 4.00. 
Ho accompagnato mia figlia in aeroporto per la sua vacanza di fine estate e sono rientrata a casa alle 7.00. 
Ho fatto una ricca colazione con brioche alla crema ancora calda e doppio Ginseng presi alla panetteria dove vado di solito, ma me li sono portati a casa perché - se mi conoscete bene - odio fare colazione in piedi come i cavalli, specialmente al bar. 
Ho messo su la lavatrice e agguantato il computer per scrivere questo post dopo oltre due mesi di silenzio.
Non è che avessi poco da dire, ma sto cominciando a credere che tra il caldo ed il livello di attenzione delle persone ci sia una forza indirettamente proporzionale che li spinge lontani. 
Così, quando anche la voglia di cucinare scema, il blog va in stand by e ci si rivede a Settembre. 
Quindi, bentornati a voi e a me, se ancora avrete voglia di fermarvi da queste parti.
Le ricette che aspettano di essere pubblicate sono molte ed il tempo poco, ma piano piano ce la faremo. 
Intanto prendete al volo questa, che sa proprio di fine estate, quando si lavora alacremente per conservare cose buone per l'inverno. 
Qui c'è una preparazione ormai classica della nostra regione, in particolare di quel territorio molto amato tra Siena e Firenze, che ha dato il nome al suo prodotto più famoso: il Chianti. 
Non si parla di pesce. 
Questo è un tromple-l'oeuil bello e soprattutto buono! 
Prendete quel geniaccio del Cecchini e i racconti di qualche anziana massaia chiantigiana e il piatto è servito. 
Tenera carne di maiale che viene conservata sott'olio attraverso un procedimento che è molto vicino a quello per la conservazione del tonno, ma anche al suo aspetto finale.
Il sapore è fantastico, profumi intensi di erbe e spezie, la delicatezza di un ottimo extravergine e la semplicità del tutto. 
Potrete servire questa bontà accompagnandola con verdure fresche o una giardiniera di verdure della Pasticceria Bonci, per la quale ho realizzato questa ricetta.  
In effetti il tonno del Chianti viene esaltato da queste verdure piccanti e agrodolci assolutamente deliziose. 

Andiamo alla ricetta. 

1 kg di lonza di maiale
1 kg di sale grosso
2 l di vino bianco secco
500 ml di acqua
10 foglie d'alloro
6 bacche di ginepro
2-3 cucchiaini di pepe in grani
8 rametti di rosmarino e un mazzetto di salvia 
2 l di olio extra vergine di oliva Chianti Dop 
alcuni spicchi d'aglio 
  • Distendere la carne sul tagliere. Se è stata conservata in frigo, riportarla a temperatura ambiente prima di lavorarla. 
  • Eliminare dalla carne tutte le parti grasse
  • Tagliarla a fette di circa 4-6 cm di spessore. In una pirofila stendere un piccolo strato di sale grosso, sistemare i pezzi di carne e ricoprire tutto con il sale aggiungendo qualche foglia di salvia e rosmarino. Proteggere la pirofila con la pellicola e lasciare in frigo per circa 24 ore.
  • Trascorso il tempo necessario, lavare accuratamente la carne in acqua corrente fredda. Intanto far bollire il vino con 500 g di acqua, 4 foglie d'alloro un cucchiaino di grani di pepe e le bacche di ginepro. Unire la carne, fare riprendere il bollore e continuare la cottura sobbollendo a fiamma dolce e pentola coperta per 5 ore.
  • A cottura ultimata, lasciar raffreddare la carne all'interno del liquido di cottura anche tutta la notte. 
  • Una volta fredda, sfilacciatela con le mani nella dimensione che preferite in modo che ricordi i filetti di tonno. 
  • Riempire i vasetti  sterilizzati alternando la carne con foglie d'alloro, rametti di rosmarino e foglie di salvia, aglio a fette spesse e grani di pepe nero. Potrete usare dei vasetti da 250 o 500 ml (consiglio quelli più grandi). 
  • Ricoprite il tutto con olio extra vergine di oliva Chianti Dop, assicurandosi che la carne sia perfettamente coperta. Prima di chiudere i vasetti con il tappo ermetico, lasciate qualche minuto in modo che l’olio entri in ogni angolo e non ci siano bolle. In caso battete con delicatezza il vaso su un canovaccio appoggiato sul tavolo, quindi richiudete e riponete in frigorifero. Si può conservare fino a 2/3 mesi. 

Note

  • Le fette dovranno essere spesse perché il sale tende a seccarle privandole dei succhi quindi si rischia che la carne resti dura anche dopo cottura. 
  • Servite il Tonno con la giardiniera piccante Bonci e le cipolline borratane all’agro di mele. 



mercoledì 3 luglio 2024

Festival di bruschette: metti la fantasia in tavola

Summer time - E. Fitzgerald 

Quanti di voi hanno ufficialmente smesso di accendere il forno?
Io c'ero quasi riuscita se non che questo tempo sta ancora facendo il bello e il cattivo a piacer suo e in qualche giornata, come quella di oggi, potrei anche pensare di fare una torta. 
Ieri ad esempio, ho trascorso la mattinata a preparare la confettura di albicocche che non facevo da un po' - negli ultimi due anni albicocche decenti non pervenute - complice il marito che mi fa da corriere durante i suoi continui viaggi di lavoro. 
"Domani sono in Basilicata"
"Ok comprami le albicocche" - "Ma la stagione sarà pur passata" - "Non importa, tu prova e vedrai"
Ed in effetti avevo ragione io. 
A lui è bastato chiedere ai suoi conoscenti e dopo neanche mezz'ora aveva una bella cassettina di 6 kg di albicocche dalle belle guance rosse, che sono già finite in barattolo senza versare neanche un goccio di sudore. 
Questo per dire che il solleone non è ancora arrivato per la gioia dei non amanti del caldo. 
Mentre io, stranamente, per la prima volta in vita mia, cerco il sole come una piantina che sta appassendo. 
Certamente ho già parlato della monotonia dei miei pasti estivi, specialmente a pranzo, quando da sola faccio di tutto tranne avvicinarmi ai fornelli. La lista gira sempre su quei due o tre preferiti, quando non vince il cocomero su tutti. Però ancora non ho trovato un cocomero come si deve quindi ripiego nell'ordine su: panzanella, frisella pomodoro e tonno, insalata greca, cous cous di verdure. A rotazione sempre la solita solfa.
Cucino solo la sera, quando rientra la truppa ma non mi distanzio mai dai miei leit motiv, tranne per l'aggiunta di melanzane e zucchine, al funghetto le prime e trifolate le seconde; ratatouille di verdure al forno; pappa al pomodoro tiepida con qualche variante eretica con gli stracci di bufala o burratine; spaghettata al tonno e limone (non inorridite - è un piatto da Re se la fate come si deve, usando dei sontuosi filetti di ventresca ed una signora colatura di alici. Provate e poi mi dite). 

Da questa pigrizia stagionale, visto che questo è il periodo del pomodoro strascinato sul pane, perché non trovare qualche ispirazione per delle bruschette creative ma golosissime? 
Vi lascio delle "non ricette" che potrete personalizzare come vorrete. 
Oppure lasciare così, che sono davvero strepitose. Naturalmente usate il pane che preferite. 

BRUSCHETTA ALLA GRECA - per 4 persone


Un filone di Toscano 

500 g di pomodori a grappolo maturi tagliati a fettine 

200 g di feta sbriciolata 

1 cetriolo a fettine sottili 

1 barattolo di olive di Kalamata 

Un paio di rametti di origano secco 

1 cipolla di Tropea a fettine sottili 

Olio extravergine qb

Sale 

  • Tostate il pane sulla griglia. 
  • Tagliate i pomodori a fettine, sistemateli sulla fetta. Alternateli con le fettine di cetriolo. 
  • Aggiungete le olive, la feta sbriciolata e la cipolla. Condite con generoso olio extravergine, sale e tanto origano profumato. 


BRUSCHETTA ALLA NORMA - per 4 persone 


Un filone di pane di segale e cereali 

500 g di pomodorini confit 

200 g di ricotta secca salata 

2 melanzane lunge 

Un ciuffo di basilico 

Olio extravergine qb

Sale 

  • La sera prima preparate i pomodorini confit. Tagliate a metà i pomodori ciliegino e sistemateli su una teglia con il taglio rivolo in alto. Conditeli con olio, sale, origano e cospargeteli con un pizzico di zucchero semolato. Tagliate a metà due spicchi d’aglio in camicia e metteteli tra i pomodorini. Cuoceteli in forno a 150° per 1h30/2 ore fino a che non si saranno parzialmente asciugati. Conservateli in un barattolo di vetro sterilizzato coperti con olio extravergine per c.ca 10 giorni .
  • Affettate sottilmente le melanzane e friggetele in una padella di ferro in 2 dita di olio extravergine. Tenete da parte. 
  • Tostate 4 fette di pane in una padella antiaderente con un filo d’olio 
  • Distribuite i pomodorini confit sulle fette, sormontateli con le melanzane fritte e rifinite con scaglie di ricotta salata e foglioline di basilico. 

BRUSCHETTA CON BUFALA, PROSCIUTTO E PESCHE GRIGLIATE 


Un filone di pane di grano duro 

2 pesche non troppo mature tagliate a spicchi 

250 g di Mozzarella di Bufala 

120 g di Prosciutto di Parma 

Qualche rametto di santoreggia 

Olio extravergine qb

Sale - pepe qb 

  • Grigliate le fettine di pesca su i due lati e tenete da parte 
  • Tostate il pane sulla griglia. 
  • Stracciate la bufala e sistematela sulle fette. Sormontatela con rose di prosciutto e due fettine di pesca grigliata. 
  • Condite con una pizzico di sale, una macinata di pepe fresco e un filo di extravergine. Rifinite con fogliolina di santoreggia.