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sabato 10 giugno 2017

CREPE IS THE NEW BLACK: il sesto libro di MTC

Let me out - Gorillaz 
Il lancio dell'ultimo nato targato Mtchallenge, è partito dai carceri di tutto il mondo. 
Un manipolo di delinquenti comuni con espressioni minacciose e a volte stordite, si è fatto portavoce suo malgrado, dell'uscita di un volume di impareggiabile bellezza, che va a rimpolpare la già ricca collana nata dalla sfida più gagliarda del web. 
Crepe is the new black esce oggi in tutte le edicole, con una promozione super speciale allegata ai quotidiani La Nazione e Il Resto del Carlino.
Nelle librerie dal 15 giugno e fin da adesso potrete acquistarlo su Amazon o Ibs con uno sconto del 15%. 
Con le splendide foto di Paolo Picciotto e la freschissima, geniale grafica di Mai Esteve, il nuovo nato Ed. Gribaudo, vede la Crepe e le sue sorelle, protagoniste di originali ed irresistibili ricette. 
Dopo un'introduzione teorica che ci guida all'utilizzo degli strumenti ed attrezzature, ci viene svelata la storia di Crepe, pancakes, waffels, blinis, cialde e tutto ciò che nasce da una pastella e si trasforma in un involucro goloso presente sulle tavole di tutto il mondo. 
A questo proposito, la parte centrale del volume è proprio un Giro del Mondo in 45 Crepes, dove vengono celebrati i Cinque continenti in ricette creative e tradizionali. 
Non manca una sezione dedicata alla realizzazione domestica di burri "vecchi" e nuovi, pralinati, creme, sciroppi, curd, confetture e paté...ovvero tutto quanto serve a farcire in maniera degna queste delizie. 
Una sezione che certamente piacerà ai più golosi. 
Grande spazio è quindi dato alle ricette della Sfida, la parte creativa del libro, in cui ritroviamo molti dei piatti realizzati dalla Community Mtc.
Il libro si chiude con una sezione amata da chi non ha tempo da perdere e si vuole lanciare velocemente nel mare goloso delle Crepes: "Facile e Veloce". 
In breve, oltre 100 ricette irresistibili che sappiamo fin d'ora, vi lasceranno senza parole. 
Crepe is the New black è davvero un libro di grandissima eleganza ed originalità, dall'anima buona: continua infatti il sostegno a Piazza dei Mestieri attraverso la vendita dei volumi Mtchallenge. 
Con il suo acquisto infatti, ognuno di voi contribuirà ad aiutare ne suo piccolo, questo meraviglioso progetto. 
Il ringraziamento più grande va ad Alessandra Gennaro, mente diabolica e geniale nascosta dietro le quinte ma vera anima di questo libro. 
Ed è anche merito suo se un branco di delinquenti disperati, escono oggi sulla parola! 




martedì 16 dicembre 2014

DOLCI REGALI: perché non c'è due senza tre!

La nostra favola - Jimmy Fontana
Avete già cominciato il vostro viaggio della speranza alla ricerca dei regali natalizi?
Siete lì che sbattete la testa al muro perché non sapete proprio cosa fare alla vostra cara amica alla quale ogni anno proponete l'ennesimo sacchetto di biscottini speziati?
Siete stufe di navigare in rete ore ore ed ore alla ricerca della ricetta perfetta per quel meraviglioso lievitato che volete far trovare in tavola per la colazione di Natale?
O semplicemente: vi viene la depressione quando entrate in libreria alla ricerca di un nuovo testo di cucina, nella desolazione dell'editoria del momento?
La risposta è qui, tutta nel terzo volume della collana dell'MTChallenge, con un libro croccante e fresco di stampa, dall'inebriante profumo di lievito e dall'eleganza di una tiara imperiale.
DOLCI REGALI sorprende ogni previsione e si discosta dal percorso dei due libri precedenti (L'ora del Paté e Insalata da Tiffany), in quanto non ripropone uno dei temi delle sfide del gioco più bello del web, ma si evolve verso un viaggio alla scoperta di quelle ricette che videro la nascita dell'arte pasticciera tra il XVII ed il XIX secolo.
La pasticceria di corte ed i grandi lievitati dolci che fecero la fama della pasticceria francese e mitteleuropea.
Questo meraviglioso tema trae ovviamente ispirazione da una delle sfide dell'MTC, quella sul Babà e da lì a Dolci Regali il passo è breve.
L'aggettivo "regali", si riferisce quindi ai reali a cui spesso queste preparazioni erano destinate ed ispirate, e nella loro forma ricordavano corone e tiare (vedi i Kugelhopf, i Savarin, i Ferdinandkapfen, i Kringel, ecc) e la loro sontuosità e grandezza simboleggiava il grande potere dei sovrani.
Ma in questo libro troverete anche una sezione che guarda ai dolci destinati al popolo, tra cui krapfen, graffe, buchteln, torta delle rose e via andare.
Ipnotica la sezione dedicata alle farce, alle bagne, sciroppi e glassature a cui non potrete resistere.
Il tutto meravigliosamente raccontato dalle splendide immagini di Paolo Picciotto e dal quel genio grafico e dispettoso di Mai Estevez.
Il libro, come sempre, è stato curato dalla inossidabile e pozzo di cultura infinita Alessandra Gennaro.
130 ricette dentro uno scrigno prezioso che non posso che invitarvi ad aprire.
Intanto qui vi lascio una piccola anteprima


DOLCI REGALI 
Collana “I libri dell'MTChallenge”
SAGEP Editori- Genova
Prezzo di copertina: 18,00 euro
Foto Paolo Picciotto
Illustrazioni Mai Esteve
Editor: Fabrizio Fazzari
Impaginazione: Barbara Ottonello
in vendita in tutte le librerie e su Amazon, IBS. 

Acquistando una copia di DOLCI REGALI, contribuirai alla creazione di borse di studio per i ragazzi di Piazza dei Mestieri (link: http://www.piazzadeimestieri.it/), un progetto rivolto ai giovani oggetto della dispersione scolastica e che si propone di insegnare loro gli antichi mestieri di un tempo, in uno spazio che ricrea l'atmosfera di una vecchia piazza, con le botteghe di una volta- dal ciabattino, al sarto, al mastro birraio e, ovviamente, anche al cuoco. La Piazza dei Mestieri si ispira dichiaratamente a ricreare il clima delle piazze di una volta, dove persone, arti e mestieri si incontravano e, con un processo di osmosi culturale, si trasferivano vicendevolmente conoscenze e abilità: la centralità del progetto è ovviamente rivolta ai ragazzi che trovano in questa Piazza un punto di aggregazione che fonde i contenuti educativi con uno sguardo positivo e fiducioso nei confronti della  realtà, derivato proprio dall’apprendimento al lavoro, dal modo di usare il proprio tempo libero alla valorizzazione dei propri talenti anche attraverso l’introduzione all’arte, alla musica e al gusto.

lunedì 4 marzo 2013

La bambina che contava le formiche e la donna che realizzava i sogni

The impossible dream - The man of the Mancha
Certe vite assomigliano al prodotto della fantasia di uno scrittore capriccioso. 
Più imprevedibili di un romanzo di avventura, più dense di un giallo, più struggenti di una storia d'amore dal finale incerto. 
Nelle nostre tranquille esistenze, riusciamo ad emozionarci leggendo un romanzo senza renderci conto che alcuni, il loro romanzo lo vivono giorno dopo giorno. 
Lo scorso giovedì 28 febbraio, ho conosciuto una donna che ha domato il proprio destino, ha tolto la penna allo scrittore capriccioso ed ha riscritto la propria vita, da zero. 
Una donna minuta, dal fisico esile e leggero, dall'espressione di ragazza ancora piena di curiosità e di desiderio che un giorno, improvvisamente, dietro l'ombra della depressione e della solitudine, ha avuto una visione e l'ha resa una realtà tra le più esemplari della propria città e nel mondo.
Gabriella Ganugi è una donna da cui tutte noi dovremmo trarre ispirazione. 
Nel suo ultimo libro "La bambina che contava le formiche", Gabriella si confida al lettore, raccontando la sua vita dall'infanzia solitaria trascorsa nel giardino della sua casa di campagna, al fallimento del suo matrimonio, fino all'idea che ha cambiato la sua esistenza e la resa una donna diversa e soprattutto felice. 
Si può dire che è la cucina che ha tratto in salvo Gabriella, in tante fasi della sua vita: il suo amore per il cibo, il suo spiccato olfatto, il potere calmante del preparare un piatto e del cucinare per gli altri. 
Nei racconti delle storie della propria famiglia e dei suoi insuccessi e difficoltà, fino al sorprendente finale (ma è solo l'inizio), questo libro si legge con grande piacere, si ritrovano momenti comuni alla propria infanzia, ci si emoziona. 
La seconda parte del libro, è una raccolta di ricette suddivise come le fasi della sua vita: le ricette della Nonna tanto amata, che riportano all'infanzia di Gabriella; quelle della mamma, grande lavoratrice e instancabile cuoca, esempio di disciplina e premura; quelle di giovane sposa (che lei chiama "Della Brava moglie - un po' noiose secondo l'autrice); le inevitabili Ricette della Tristezza che descrivono il periodo di limbo prima della rinascita; e finalmente "Le ricette della nuova vita", che respirano di libertà e gioia.
Dal 1996 ad oggi, Gabriella ha aperto ben 8 scuole internazionali, cominciando dalla famosissima Apicius, la scuola di cucina internazionale, dando vita alla FUA, Florence University of the Arts. 
Questa sua avventura è cominciata da un sogno, quello di creare una scuola di cucina per stranieri, e come una formica che accumula briciole e semi per il proprio inverno, le briciole accantonate da Gabriella hanno dato vita ad un progetto meraviglioso che abbiamo potuto osservare con i nostri occhi. 
Molte sono le attività ed i progetti seguiti da Gabriella e dai suoi splendidi collaboratori e partner. Vi consiglio di dare un'occhiata qui e qui .
Ai miei occhi, Gabriella è un donna formidabile come lo sono tutte coloro che non si arrendono e che trasformano la propria vita in una missione.




La nostra prima tappa è stata Fedora, l'ultimo spazio nato e da poco inaugurato, come estensione ideale di Apicius. 
Una minuscola pasticceria di grande livello, gestita direttamente dagli studenti della scuola, in cui si possono assaggiare delle incredibili ghiottonerie. Abbiamo avuto modo di visitare i laboratori e vedere i ragazzi all'opera sotto l'occhio attento dello chef Simone De Castro.

Tutte le scuole che abbiamo potuto visitare sono l'esempio di come dovrebbe essere una vera scuola: tecnologia all'avanguardia, spazi dinamici, attrezzati, docenti giovani ed entusiasti. 
Insomma, che tristezza non poter tornare a scuola! 
Al ristorante Ganzo, anche questo frutto del lavoro di studenti che mettono in pratica la propria esperienza al pubblico, abbiamo potuto assaggiare alcuni piatti tratti dalle ricette di Gabriella, una selezione delle sue più amate....da ripetere presto! 
La giornata è terminata con la presentazione del libro e la lettura di alcuni brani fatta dagli amici più cari di Gabriella, persone che hanno condiviso con lei particolari momenti della sua vita. 
Un momento molto bello, intervallato dalla degustazione di dolci tratti sempre dal libro di Gabriella, ed abbinati a vini liquorosi e...a profumi. 
Gabriella insegna che se si può sognare, se siamo capaci di sognare, dobbiamo farlo alla grande! 
Grazie Gabriella per la stupenda esperienza e per l'esempio che sei per chi ti circonda. 

mercoledì 16 maggio 2012

Amo la semplicità: Starbooks e Sauté di ceci con yogurt Greco

Cheek to Cheek - Ella Fitzgerald and Louis Armstrong
Ahhh, ma quanto è bella la semplicità? Quanto ci tranquillizzano le linee pulite, i colori armoniosamente fusi, quel piatto dove puoi riconoscere uno dopo l'altro tutti i sapori, che non per questo sono scollegati tra loro ma si uniscono in una sola perfetta armonia? Quanto è rassicurante il meno invece del più...
Per quanto mi riguarda, se mi osservo allo specchio prima di uscire, trovo sempre qualcosa da togliere piuttosto che da aggiungere. Sarà la mia atavica timidezza o il mio desiderio di passare inosservata. O forse semplicemente perché non amo gli orpelli. Amo il meno sul più. Amo la semplicità. 
Di conseguenza amo Plenty, questo incredibile libro protagonista di Starbooks di Maggio, scritto da Yotam Ottolenghi e che sta riservandomi delle entusiasmanti sorprese. Credo che sarà il mio libro dell'estate, il mio inno alla natura nel piatto, il mio asso nella manica per qualche cenetta speciale. Ed intendiamoci bene: essere semplici non significa "essere insipidi". Ognuna delle ricetta inserite nel libro, anche quelle più complesse, non richiede più di un'ora tra la preparazione e la cottura. Ma un'ora è già un record perché l'amore che Ottolenghi dimostra alle verdure, si esprime con cotture semplici, brevi, con pochissimi grassi e spesso secondo le tecniche di cottura orientali atte a preservare i vegetali belli croccanti e pieni di colore. Ogni ricetta ha una ricchezza di sapori ed aromi che le arriva da un sapiente uso delle spezie e delle erbe aromatiche e che Ottolenghi dimostra di conoscere in maniera magistrale. Ve lo prova il piatto che ho preparato per questo post: un'insalata di ceci, carote e bietole, saltati e serviti caldi o a temperatura ambiente. Tre sapori estremamente basici e votati al dolce che però vengono esaltati ed armonizzati dalla presenza del cumino, del coriandolo fresco e della menta. Il tocco dello yogurt finale, miscelato con l'olio d'oliva ad ammorbidirlo, è strepitoso. Abbraccia tutti i sapori e li seduce, li sposa in un impeto di freschezza. 
Non tralasciate lo yogurt greco e non usate un semplice yogurt bianco, non avreste lo stesso risultato. Questo è un piatto che potete preparare in esattamente 20 minuti se avete dei ceci già pronti. Io ho usato la mia scorta personale surgelata di ceci giganti che ho comprato in Molise e che ho preparato in giornate meno frenetiche. Provatelo, è veramente un piacere di leggerezza e semplicità. 
Proseguendo nella scoperta di Plenty, potrete trovare altre 4 meravigliose ricette testate dalle mie compagne di avventura e che trovate qui di seguito:
Melanzane Tricolori e pomodorini alle Erbe - a casa di Menu Turistico 
Cous cous verde - a casa di Ale Only Kitchen
Itamar's Bulghar Pilaf - a casa di Insalata Mista
Crostini di pere - a casa di Vissi d'Arte e di Cucina
Ingredienti per 4 persone
300 gr di bietola
75 ml di olio extra vergine d'oliva più un goccio per finire
4 carote medie pelate e tagliate in dadini di 1 cm di lato
1 cucchiaino di semi di cumino
250 gr di ceci preparati freschi (oppure in barattolo)
1 spicchio di aglio
1 cucchiaio di menta sminuzzata
1 cucchiaio di coriandolo fresco sminuzzato
1 cucchiaio di succo di limone
sale e pepe nero
Per la salsa
100 gr di yogurt Greco 
1 cucchiaio di olio d'oliva
Separate i gambi bianchi dalle foglie della bietola. Eliminate i fili e riduceteli in bastoncini quindi buttateli in acqua bollente salata e fate cuocere per 3 minuti. Aggiungete le foglie e continuate a cuocere per altri 2 minuti. Al termine scolate il tutto e raffreddatela sotto acqua corrente. Strizzate bene e sminuzzate grossolanamente. 
Scaldate l'olio d'oliva in una larga padella dal fondo spesso. Aggiungete le carote e fate saltare per 5 minuti a fuoco medio. Aggiungete la bietola ed i ceci e continuate a cuocere per altri e 6 minuti almeno. Adesso aggiungete l'aglio, le erbe aromatiche, il succo di limone, sale e pepe. 
Rimuovete dal fuoco e lasciate raffreddare un po'. Assaggiate ed aggiustate di sale e pepe. 
Per servire, miscelate bene l'olio con lo yogurt ed un pizzico di sale e pepe. Sistemate le verdure nei piatti da portata e versate con un cucchiaio lo yogurt sulla cima. Spargete del pepe macinato fresco e versate un filo d'olio per completare. 
NOTE PERSONALI:
- Semplice, semplice, buonissima. Io non avendo a disposizione il coriandolo fresco, ho passato nel mortaio alcuni semini di coriandolo e li ho polverizzati cospargendoli sul piatto. Sicuramente il risultato è diverso, ma a me non è dispiaciuto assolutamente. Anzi, la nota dolciastra del coriandolo si sposa perfettamente con le verdure del piatto. 
- E' un insalata che non si apprezza completamente se fredda di frigo. Un piatto estivo molto rinfrescante e nutriente grazie alle proteine del mio legume preferito, il cece. Ma servirla fredda significa mortificare i sapori e svilirli. Tiepida o a temperatura ambiente sarà perfetta. 
- Seguite i tempi di cottura della bietola. Deve poter mantenere una certa croccantezza. 
- Può senza problemi essere un perfetto piatto unico da portarsi nella schiscetta in ufficio. 
- La nota in rossa nella ricetta è una mia aggiunta. 
 E con questa deliziosa ricetta vi invito a seguirci mercoledì prossimo con l'ultima ricetta dello Starbooks di maggio dedicato a Plenty.


Con questa ricetta partecipo al contesti di Patrizia " Oggi pranzo fuori"


lunedì 19 dicembre 2011

Un regalo speciale per i vostri Piccoli Chef?

It's the most wonderful time of the Year - Andy Williams
Una parola il cui suono mi piace tanto ed il cui significato mi riempie profondamente è "condivisione". Credo che andrebbe usata più spesso in maniera sincera e soprattutto gratuita. Il Natale è forse il momento in cui quasi tutti noi (anche se sempre troppo tardi), ne riscopriamo l'importanza. 
Specialmente noi grandi, che non abbiamo mai il tempo per goderci a fondo i nostri bambini. Quello che mi auguro per questi prossimi giorni di festa, è proprio questo: condividere il maggior tempo possibile con mia figlia e mio marito e farlo nel miglior modo possibile. 
Come mamma cuciniera e foodblogger, mi si riempie il petto di orgoglio quando mia figlia mostra interesse in quello che sto facendo in cucina, però spesso non riesco a farla partecipare perché la maggior parte delle ricette hanno tempi e modalità complessi ed un bambino finisce inevitabilmente con l'esserne escluso. Ma una meravigliosa opportunità me l'ha data la Food Editore inviandomi un libro delizioso e molto ben fatto, con cui divertirsi in cucina con i nostri bambini: Piccoli Chef
Piccoli Chef è da pochissimo in libreria ed a mio avviso si presta ad essere un regalo splendido e "da grandi" per i vostri bambini. Basta aprirlo e sfogliarlo per restarne incantati: le ricette semplici, sane, accattivanti ed a misura di bambino proposte da Licia Cagnoni, spiegate in maniera divertente dalle bellissime illustrazioni di Ilaria Falorsi. Un passo passo dall'ingrediente al piatto finito, con immagini chiare, colorate, adatte anche ai più piccini che non sanno ancora leggere. L'introduzione inoltre, trasforma l'atto del cucinare in un vero e proprio gioco da fare con mamma e papà, con regole, modalità e finalità. 
Personalmente ho subito voluto mettere alla prova l'efficacia del libro facendolo testare alla mia asparagina, che dal momento in cui ha avuto Piccoli Chef tra le mani, ha detto: "questo è mio e guai a chi me lo tocca"! Alice si è divertita a leggerlo, con particolare attenzione all'introduzione (il che mi ha stupito moltissimo) quindi ha fatto una panoramica sulle ricette ed ha immediatamente scelto la sua preferita. Le ricette sono divise in tre sezioni:
"Tutti i giorni" - "Colazione e Merenda" - "Ricette delle feste". Quella scelta da Alice fa parte delle proposte per la Colazione e Merenda. 
Abbiamo trascorso il sabato pomeriggio in cucina, insieme a spadellare, lei da vero e proprio chef ed io a registrare la sua performance. Vi garantisco che le "Bombette alle Carote" che ha preparato tutte da sola erano squisite! 
Qui sopra trovate gli ingredienti mentre qui di seguito vi illustro le modalità attraverso l'impegno della mia piccola Chef:
In primo luogo pulite e tagliate le carote e bagnate la polpa con il limone mescolandola affinché non si annerisca. Riducetele in polpa nel mixer. Tritate le mandorle sempre nel mixer.
Montate le uova con lo zucchero nella planetaria fino a che non sono gonfie e spumose quindi aggiungete la farina con il lievito, le scorze di limone grattuggiate, ed un pizzico di sale e mischiate tutto in maniera omogenea. Aggiungere quindi le carote e mescolate con cura. Riempite dei pirottini da muffin per 2/3 quindi mettete in forno a 180°C per 20/25 minuti. Sfornate. Quando saranno freddi, spolverizzate di zucchero a velo.
Buon divertimento con i vostri bambini in cucina!