Perfect Day - Lou Reed
Poco più di un anno fa se ne andava dalla scena musicale mondiale, un artista che ha incarnato senza dubbio l'archetipo di "sex, drugs & rock'n'roll" nell'essere una rock star: Lou Reed.
Ora, non posso affermare di essere una appassionata di musica rock.
Sono solo una persona che ama la musica e che riconosce la presenza del sovrannaturale nel dono o talento (chiamiamolo pure così) in certi esseri molto speciali.
Lou Reed era una di quelle persone.
Certo non lo posso considerare un esempio da seguire per il vissuto assolutamente fuori da ogni schema, sempre alla ricerca del superamento dell'esperienza estrema che fosse attraverso l'utilizzo di droghe di qualsiasi genere, la promiscuità sessuale e l'espressione musicale.
Da ragazzina ricordo che detestavo anche solo vedere la sua faccia perché mi inquietava, mi provocava repulsione.
Adesso che ci ripenso mi viene da ridere ma è solo da qualche anno che l'ho riscoperto ed ho capito quanto invece il suo voler vivere sull'orlo del baratro non sia stato altro che la fuga costante dai fantasmi di un'adolescenza da incubo.
I genitori, una famiglia della buona borghesia ebraica di NY alla fine degli anni 50, pensarono bene di mettere a tacere le sue manifestazioni di bisessualità accompagnando Lou, appena quindicenne, in un ospedale psichiatrico dove venne sottoposto a sessioni continuate di elettroshock. Ed è chiaro come la luce del sole che il trattamento non ebbe il successo sperato.
Gli anni '70 in una NY che stava diventando il centro del mondo in tutti i campi dell'arte e della musica, furono il palcoscenico che lo videro buttarsi a capofitto in una vita dissennata, tra concerti e festini di ogni genere.
Una delle sue frasi più famose, che traccia l'immagine di un uomo dalla grande autoironia ed amaro senso dell'umorismo diceva: "non ho mai avuto giovani che strillavano ai miei concerti. I giovani strillano per David (Bowie, a cui è stato spesso avvicinato come stile musicale) non per me. A me lanciano le siringhe sul palco".
L'amarezza e l'ironia tornano spesso nelle sue canzoni ma oggi, grazie a Francesca ed alla sua sfida meravigliosa, voglio parlare di una canzone in particolare, che credo sia un vero capolavoro da rivalutare nella produzione di questo artista.
PERFECT DAY può essere considerata una "ballad, come la chiamano gli anglosassoni, ovvero un pezzo lento, melodico e spesso con tema d'amore.
Questa piccola canzone è all'interno dell'album Transformer, del 1972, lo stesso che contiene la più famosa e spregiudicata "Walk on the wild side"e non è mai stata considerata un pezzo fondamentale della sua produzione.
Io trovo invece che fra le righe di questo testo così intimo, vi sia la sua consapevolezza di una vita eccessiva, sbagliata, un mea culpa silenzioso travestito da lettera d'amore, un rimpianto malcelato ed una malinconia vibrante che ti rapisce attraverso la voce soffiata, incerta e sempre sull'orlo della rottura, marchio di fabbrica di Lou Reed.
Una giornata perfetta, fatta di piccole cose, di momenti "normali" ma proprio per questo assolutamente desiderabili: una sangria nel parco, una giornata allo zoo, il rifugio salvifico e prezioso della casa. La presenza di qualcuno che ti fa sentire migliore, un altro.
Da Lou Reed nessuno si aspettava certo un'ambizione casalinga, ma quella era presente e forse negli ultimi anni, con la sua unione con Laurie Anderson, l'ha raggiunta.
Perfect day si apre con un arpeggio in minore, che all'orecchio pare dissonante e crea immediatamente un mood malinconico.
Il racconto della giornata perfetta avviene attraverso parole semplici, un prosa elementare ed una chiusura che sembra un monito: "you're going to reap just wath you saw" (raccoglierai ciò che semini).
Perfect day è un Blueberry Muffin.
Un classico della tradizione americana e Newyorkese, ma da me leggermente sconvolto come lo era Lou Reed.
Ho voluto il blue dei mirtilli che è il colore della malinconia, del rimpianto, dello spleen.
In più, volevo che a cottura ultimata, vi fossero quei piccoli rivoli di colore che puntualmente queste bacche creano e che ricordano in qualche modo una traccia di dolore, un certo senso di perdita.
L'impasto non è chiaro, dorato come nella versione originale.
Volevo che avesse un'ombra cupa ma non scura e per questo ho usato il brown sugar (in realtà è il bastard suiker che ho comprato ad Amsterdam ma è un modo diverso di chiamare la stessa cosa).
Mi è piaciuta l'idea del brown sugar perché è un po' come l'anima nera del muffin e quella dell'autore della canzone.
Per completare volevo aggiungere qualcosa che portasse un tono di amarezza e per quello ho usato la farina di mandorle con aggiunta di armelline tritate e 2 cucchiai di amaro Ulivar (un amaro calabrese ottenuto dalle olive).
Il tocco finale, l'arpeggio dissonante dell'inizio della canzone che sembra disturbi ma che invece la rende unica, è il cucchiaino di spezie per speculoos. Voi direte "che c'azzecca".
Questo cucchiaino di spezie è il ritorno a casa, il senso di calore, di composta serenità.
La gioia infantile che precede il Natale e che resta dentro di noi come un richiamo ancestrale alla felicità. E in questi muffin è un passo verso la perfezione.
Forse a Lou sarebbe piaciuto.
Prima di passare alla ricetta, vi invito ad ascoltare le due versioni di questa canzone che ho linkato al post. Quella sul titolo è una cover fatta da Lou Reed con un gruppo incredibile di artisti tra cui David Bowie, Elton John, Duran Duran, ecc.
M piace da morire perché è molto diversa dall'originale (più intimista e delicata) ed è un crescendo di energia e positività fino al coro gospel finale che lascia spazio alla chiusura discreta e timida di Reed.
Just a perfect song.
La tecnica per preparare muffin perfetti è spiegata con dovizia e puntualità nel bellissimo post di Francesca che vi invito ad andare a leggere. Io sarò più sintetica.
Ingredienti per 12 muffin medi
200 g di farina 00
60 g di farina di mandorle
10 g di farina di armelline
100 g di brown sugar
100 ml di latticello
100 g di burro fuso e intiepidito
2 uova medie
8 g di lievito
1/2 cucchiaino di bicarbonato
1 cucchiaino di sale
2 cucchiai di Amaro Ulivar
1 cucchiaino di spezie per Speculoos
150 g di mirtilli
Setacciare con cura le farine un paio di volte.
Questo vi aiuterà nella fase finale, quando dovrete amalgamare gli ingredienti facendolo velocemente e senza lavorare troppo l'impasto.
Pesate e preparate in anticipo gli ingredienti così lavorerete con tranquillità.
In una ciotola ampia, versate le farine setacciate, lo zucchero, gli agenti lievitanti, il sale e le spezie e miscelate con una frusta.
In un'altra ciotola rompete le uova, aggiungete il latticello, il burro fuso, l'amaro e mescolate bene con la frusta per amalgamare il tutto.
Nella ciotola delle farine fate una fontana e versatevi i mirtilli precedentemente lavati ed asciugati, e gli ingredienti liquidi. Con un cucchiaio cominciate a mescolare velocemente, girando la ciotola ad ogni mescolata, e non mescolando più di 10/11 volte.
E' fondamentale che l'impasto resti granuloso e non preoccupatevi se parte della farina non sarà completamente incorporata perché questo avverrà in cottura.
Preparate i pirottini imburrandoli (se di metallo o silicone) o inserendoli in teglie da muffin se di carta. Non mettete mai i pirottini da soli su una teglia piana, perché durante la cottura si spatasceranno miseramente a causa della spinta del lievito.
Mettete la teglia nella griglia centrale del forno preriscaldato a 200°C ed abbassate a 180° una volta chiuso.
Fate cuocere per 20/25 minuti e fate la prova stecchino prima di tirarli fuori. Non aprite assolutamente durante la cottura.
Fate raffreddare su una griglia e conservateli in una scatola ermetica per un paio di giorni.
Con questa ricetta, partecipo all'MTC di Novembre sui Muffin di Francesca.
Visualizzazione post con etichetta musica. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta musica. Mostra tutti i post
giovedì 13 novembre 2014
giovedì 2 ottobre 2014
Cannelloni alle tre carni: quando la musica si fa film
Across the Universe soundtrack
Oggi ho voglia di parlare di un film uscito un po' di tempo fa ma che ho scoperto solo quest'anno, casualmente.
Se come me amate indiscriminatamente The Beatles e non li considerate un revival ma musica immortale, adorerete Across the Universe.
Realizzato dalla felice mano di una regista cresciuta a pane e musical, Julie Taymor, il film non racconta la storia dei Beatles come molti hanno pensato leggendo il titolo, ma costruisce la storia di un gruppo di ragazzi alla fine degli anni 60, attraverso le stupende canzoni dei Fab Four.
Ogni canzone diventa un quadro attraverso il quale si sviluppa il racconto della vita di Jude e Lucie, legati da una storia d'amore inevitabilmente segnata dai drammatici avvenimenti storici del periodo, alias guerra nel Vietnam, le lotte giovanili e pacifiste, il disagio di una generazione che osserva il proprio futuro minacciato dalle incognite della violenza ed evade dalla paura con droghe ed espedienti diversi.
Il tema vi sembrerà rivisto, ma vi garantisco che l'intera trama è magistralmente costruita proprio grazie alle canzoni che diventano trama esse stesse: il canovaccio su cui si delinea il carattere dei personaggi, le loro emozioni, il loro destino.
Gli attori sono giovani artisti oggi molto conosciuti, come Jim Sturges (La migliore offerta, Cloud Atlas, Upside down) e Evan Rachel Woods (Le idi di marzo, Basta che funzioni), veramente bravissimi, e da cammei sorprendenti come quelli di Bono Vox e Joe Cocker.
Ognuno di loro, anche i co-protagonisti, recitano ed interpretano le canzoni in maniera personale ed indimenticabile.
Alcune scene per altro stupende, ricordano le copertine dei dischi dei Beatles, con utilizzo del colore ampiamente saturato e dai toni psichedelici, l'uso del cartoon e del rallenty, come la meravigliosa scena del Teatro di Dr K e di Strawberry Field Forever.
La bravura della regista nel tramutare la musica in film, ci regala quasi due ore di immagini intense, malinconiche, divertenti e mai noiose.
Non sorprendetevi di ritrovarvi a cantare o a trattenere il groppo in gola in certi momenti, perché l'intero film ha una grande forza emotiva e visiva.
Per finire, le mie scene preferite sono indubbiamente "Come together", splendida panoramica su una NY "inquadrata" nel lavoro ma anche alla ricerca di risposte e cantata da Joe Cocker; la dolcissima "If i fell in love" cantata da Lucie quando scopre che sta innamorandosi di Jude; "I want you so bad" cantata dal fratello di Lucie, Max, durante la sua chiamata alla leva per il Vietnam (quadro stupendo); una disperata e straziante "Strawberry Fields forever" cantata da Jude che sta perdendo Lucie, ed ovviamente la scena finale che non vi racconto.
All you need is love.
Vedetelo, vi prego.
La ricetta di oggi non c'azzecca proprio nulla con l'apertura di questo post.
Il cannellone è quanto di più lontano si possa immaginare dal mondo Beatles, e soprattutto da questo film ma come sempre divago e salto di palo in frasca.
Se proprio devo trovare un collegamento, è il rosso del pomodoro che fa il paio con queste fragole inchiodate al muro....per il resto, da noi cannellone vuol dire casa, domenica e qualche volta anche festa.
Cannelloni alle 3 carni
Ricetta per 4/6 persone
250 g di macinato magro di manzo
250 g di macinato di maiale o salsiccia cruda
250 g di macinato di pollo
1 carota piccola tritata
1 cipolla piccola tritata
mezza gamba di sedano tritato
mezzo bicchiere di vino rosso
70 g di parmigiano grattugiato + 50 g per spolverare
120 g di crescenza
un cucchiaino di misto spezie Saporita (Semi di coriandolo, cannella, noce moscata, semi carvi, chiodi di garofano e anice stellato)
Sale - pepe
Olio extravergine
1 spicchio d'aglio
500 ml di salsa di pomodoro
300 g di pasta fresca
Preparate il ripieno.
In una larga casseruola dal fondo spesso, mettete 3 cucchiai di olio extravergine e la carota, cipolla e sedano tritati e fare passire dolcemente, aggiungendo acqua se necessario.
Fate cuocere 5/7 minuti fino a che non saranno morbidi.
Aggiungete tutta la carne macinata e fate rosolare a lungo, fino a che non avrà rilasciato i liquidi e non sarà cotta (ci vorrà una decina di minuti).
Quando il liquido sarà completamente evaporato, alzate la fiamma e bagnate la carne con il vino facendo sfumare.
Aggiungete a questo punto il sale, il pepe e il misto spezie Saporita, che spero riusciate a trovare in giro. A me arriva direttamente dalla suocera, che me l'ha fatta scoprire e che per i ripieni di carne è favolosa.
Mescolate bene e togliete dal fuoco.
Versate la carne in una larga ciotola.
Aggiungete il parmigiano e la crescenza e mescolate fino a che il tutto non sarà amalgamato con cura.
Lasciate raffreddare.
Preparate la pasta usando se preferite delle sfoglie da lasagna secche oppure facendo la pasta a mano come ho spiegato qui, e ricavando dei rettangoli di 8x10 cm c.ca.
Fate asciugare la pasta quindi scottatela in acqua bollente salata per 2/3 minuti e lasciate asciugare su un canovaccio pulito.
Preparate la salsa di pomodoro molto semplicemente cuocendola in poco olio profumato d'aglio e qualche foglia di basilico.
Cominciate a preparare i cannelloni mettendo il ripieno al centro del rettangolo di pasta ed arrotolandolo con cura su se stesso.
Posizionate i cannelloni ben stretti uno vicino all'altro in una pirofila sporcata di salsa di pomodoro.
Coprite i cannelloni con il resto della salsa.
Spolverate con abbondante parmigiano e cuocete in forno a 180° per 30/40 mintui.
Servite ben caldi.
NOTA BENE: Questi sono cannelloni meridionali alla maniera di mia suocera. Per principio non amo e uso pochissimo la bechamelle e non la metto mai in questo genere di piatti, così come nelle lasagne. Uso solo carne ed in questo caso la presenza della crescenza nell'impasto, che lo rende cremoso e pieno. Anche mia nonna paterna, originaria di Roma, li faceva così.
Se come me amate indiscriminatamente The Beatles e non li considerate un revival ma musica immortale, adorerete Across the Universe.
Realizzato dalla felice mano di una regista cresciuta a pane e musical, Julie Taymor, il film non racconta la storia dei Beatles come molti hanno pensato leggendo il titolo, ma costruisce la storia di un gruppo di ragazzi alla fine degli anni 60, attraverso le stupende canzoni dei Fab Four.
Ogni canzone diventa un quadro attraverso il quale si sviluppa il racconto della vita di Jude e Lucie, legati da una storia d'amore inevitabilmente segnata dai drammatici avvenimenti storici del periodo, alias guerra nel Vietnam, le lotte giovanili e pacifiste, il disagio di una generazione che osserva il proprio futuro minacciato dalle incognite della violenza ed evade dalla paura con droghe ed espedienti diversi.
Il tema vi sembrerà rivisto, ma vi garantisco che l'intera trama è magistralmente costruita proprio grazie alle canzoni che diventano trama esse stesse: il canovaccio su cui si delinea il carattere dei personaggi, le loro emozioni, il loro destino.
Gli attori sono giovani artisti oggi molto conosciuti, come Jim Sturges (La migliore offerta, Cloud Atlas, Upside down) e Evan Rachel Woods (Le idi di marzo, Basta che funzioni), veramente bravissimi, e da cammei sorprendenti come quelli di Bono Vox e Joe Cocker.
Ognuno di loro, anche i co-protagonisti, recitano ed interpretano le canzoni in maniera personale ed indimenticabile.
Alcune scene per altro stupende, ricordano le copertine dei dischi dei Beatles, con utilizzo del colore ampiamente saturato e dai toni psichedelici, l'uso del cartoon e del rallenty, come la meravigliosa scena del Teatro di Dr K e di Strawberry Field Forever.
La bravura della regista nel tramutare la musica in film, ci regala quasi due ore di immagini intense, malinconiche, divertenti e mai noiose.
Non sorprendetevi di ritrovarvi a cantare o a trattenere il groppo in gola in certi momenti, perché l'intero film ha una grande forza emotiva e visiva.
Per finire, le mie scene preferite sono indubbiamente "Come together", splendida panoramica su una NY "inquadrata" nel lavoro ma anche alla ricerca di risposte e cantata da Joe Cocker; la dolcissima "If i fell in love" cantata da Lucie quando scopre che sta innamorandosi di Jude; "I want you so bad" cantata dal fratello di Lucie, Max, durante la sua chiamata alla leva per il Vietnam (quadro stupendo); una disperata e straziante "Strawberry Fields forever" cantata da Jude che sta perdendo Lucie, ed ovviamente la scena finale che non vi racconto.
All you need is love.
Vedetelo, vi prego.
La ricetta di oggi non c'azzecca proprio nulla con l'apertura di questo post.
Il cannellone è quanto di più lontano si possa immaginare dal mondo Beatles, e soprattutto da questo film ma come sempre divago e salto di palo in frasca.
Se proprio devo trovare un collegamento, è il rosso del pomodoro che fa il paio con queste fragole inchiodate al muro....per il resto, da noi cannellone vuol dire casa, domenica e qualche volta anche festa.
Cannelloni alle 3 carni
Ricetta per 4/6 persone
250 g di macinato magro di manzo
250 g di macinato di maiale o salsiccia cruda
250 g di macinato di pollo
1 carota piccola tritata
1 cipolla piccola tritata
mezza gamba di sedano tritato
mezzo bicchiere di vino rosso
70 g di parmigiano grattugiato + 50 g per spolverare
120 g di crescenza
un cucchiaino di misto spezie Saporita (Semi di coriandolo, cannella, noce moscata, semi carvi, chiodi di garofano e anice stellato)
Sale - pepe
Olio extravergine
1 spicchio d'aglio
500 ml di salsa di pomodoro
300 g di pasta fresca
Preparate il ripieno.
In una larga casseruola dal fondo spesso, mettete 3 cucchiai di olio extravergine e la carota, cipolla e sedano tritati e fare passire dolcemente, aggiungendo acqua se necessario.
Fate cuocere 5/7 minuti fino a che non saranno morbidi.
Aggiungete tutta la carne macinata e fate rosolare a lungo, fino a che non avrà rilasciato i liquidi e non sarà cotta (ci vorrà una decina di minuti).
Quando il liquido sarà completamente evaporato, alzate la fiamma e bagnate la carne con il vino facendo sfumare.
Aggiungete a questo punto il sale, il pepe e il misto spezie Saporita, che spero riusciate a trovare in giro. A me arriva direttamente dalla suocera, che me l'ha fatta scoprire e che per i ripieni di carne è favolosa.
Mescolate bene e togliete dal fuoco.
Versate la carne in una larga ciotola.
Aggiungete il parmigiano e la crescenza e mescolate fino a che il tutto non sarà amalgamato con cura.
Lasciate raffreddare.
Preparate la pasta usando se preferite delle sfoglie da lasagna secche oppure facendo la pasta a mano come ho spiegato qui, e ricavando dei rettangoli di 8x10 cm c.ca.
Fate asciugare la pasta quindi scottatela in acqua bollente salata per 2/3 minuti e lasciate asciugare su un canovaccio pulito.
Preparate la salsa di pomodoro molto semplicemente cuocendola in poco olio profumato d'aglio e qualche foglia di basilico.
Cominciate a preparare i cannelloni mettendo il ripieno al centro del rettangolo di pasta ed arrotolandolo con cura su se stesso.
Posizionate i cannelloni ben stretti uno vicino all'altro in una pirofila sporcata di salsa di pomodoro.
Coprite i cannelloni con il resto della salsa.
Spolverate con abbondante parmigiano e cuocete in forno a 180° per 30/40 mintui.
Servite ben caldi.
NOTA BENE: Questi sono cannelloni meridionali alla maniera di mia suocera. Per principio non amo e uso pochissimo la bechamelle e non la metto mai in questo genere di piatti, così come nelle lasagne. Uso solo carne ed in questo caso la presenza della crescenza nell'impasto, che lo rende cremoso e pieno. Anche mia nonna paterna, originaria di Roma, li faceva così.
Etichette:
cinema,
film,
musica,
Pasta,
Pasta fresca,
pasta ripiena,
primi piatti,
tradizione
lunedì 5 maggio 2014
Biscotti di semola rimacinata: i vantaggi della maturità.
Rachmaninoff plays Rach 3
Nel week end più piovoso degli ultimi mesi (di una primavera che ha deciso di travestirsi d'autunno), mi sono dedicata ad una attività che non praticavo da tempo: l'ozio indiscriminato.
A parte lo spostamento tra divano e poltrona ed il togli/metti la copertina, sabato ho fatto poco altro ma mi ci voleva davvero.
Avete presente quando tutto quello che vorreste è un bel film, di quelli giusti, intensi, intelligenti, ben fatti, magari con un po' di musica e di amore?
Ebbene, sono stata esaudita e con grande piacere mi sono rivista Shine. Un film del '96 che vidi al cinema e da cui uscii travolta da una profonda emozione, mista ad un senso di lieve disagio.
Ve lo ricordate?
La storia del pianista David Helfgott, bambino prodigio e adolescente di geniale talento, che si ribella ad un padre dispotico e possessivo, senza però riuscire ad ottenere un'autonomia emotiva, che lo porta ad un brutale crollo nervoso proprio durante l'esecuzione del suo concerto più importante, l'elefantiaco Rach 3. Il film racconta la vita di quest'uomo dalla sua infanzia alla sua "rinascita" dopo 10 anni di istituto psichiatrico ed è raccontato con estrema delicatezza, grazia ed anche divertimento.
Rivedendolo dopo tanto tempo, il disagio provato la prima volta ha lasciato posto ad un bellissimo senso di completezza e serenità ed ho finito con l'interrogarmi sulla ragione di questo cambiamento.
La figura di David è quella di un individuo interrotto, che viene segnato dalla vita in maniera a prima vista "irrimediabile" proprio nel momento di suo massimo splendore.
L'esecuzione che lo consacra artista di primo livello, pronto ad una vita di successi e tournée, è invece quella che lo condanna. Una persona con gravi problemi neurologici, incapace di comunicare con gli altri senza apparire come ragazzino imprigionato nel corpo di un adulto. Questa "imperfezione" in un talento tanto perfetto, nella prospettiva di una vita di perfezione (successo, denaro, ecc), costringe lo spettatore ad un immedesimazione a metà, sospesa tra il sogno e l'incubo.
Credo che sia quello che è successo a me, la prima volta che vidi questo film.
Non potendo accettare che David, oltre ad un meraviglioso e travolgente pianista, non fosse anche una persona brillante e piena di fascino, ho finito con l'abbandonarmi ad un sentimento di pena e dispiacere nei suoi confronti. Una favola brutalmente spezzata.
Fino a sabato, quando invece il finale del film mi ha trovata sorpresa, commossa, felice e nuovamente emozionata. Ma di un'emozione bella, grata, di chi riesce a vedere la persona al di là dell'apparenza e trova nell'handicap comunicativo di David, una forza speciale e vera, un dono.
E' in momenti come questo che rivaluto ed amo una parola di cui devo imparare ad essere orgogliosa: maturità.
Ricetta inventata per smaltire la quantità di semola rimacinata stipata nella mia dispensa.
Con la quantità che vedete sotto, io ho fatto due tipi di biscotti, uno al cioccolato (finiti immediatamente) e una metà con le ciliegie che vedete qui.
Quindi se volete fare come me, utilizzate queste quantità, ma ricordatevi di dimezzare le ciliegie ed aggiungere 100 g di cioccolato fondente.
Ingredienti per c.ca 120 biscotti
300 g semola rimacinata Senatore Cappelli Mangiare Matera
100 g farina 00
80 g burro morbido
2 uova grandi
200 g di zucchero di canna integrale
1 cucchiaino di estratto naturale di vaniglia
200 g di ciliegie disidratate o candite
8 g di baking
un pizzico di sale
Versate le farine miscelate nella planetaria con il sale. Aggiungete lo zucchero e mescolate
Fate un buco al centro e versatevi le uova, il burro, il baking, la vaniglia e cominciate ad impastare, aggiungendo poco dopo le ciliegie.
Appena si formerà la palla, toglietela e sulla planetaria, ricavate dei rotolini non più grossi di 2 cm di diametro.
Mettete i serpentoni su una placca foderata di carta da forno e cuoceteli a 180° per c.ca 20 minuti fino a che non saranno dorati.
Toglieteli e fateli raffreddare per c.ca 5 minuti, quindi tagliateli a losanghe e rimetteteli in forno per altri 10 minuti c.ca, fino a quando non saranno perfettamente asciutti e tostati.
Fate raffreddare perfettamente prima di sistemarli in sacchetti per biscotti o scatole di latta. Si conservano a lungo e sono buonissimi (a me piacciono persino più dei cantucci).
Nel week end più piovoso degli ultimi mesi (di una primavera che ha deciso di travestirsi d'autunno), mi sono dedicata ad una attività che non praticavo da tempo: l'ozio indiscriminato.
A parte lo spostamento tra divano e poltrona ed il togli/metti la copertina, sabato ho fatto poco altro ma mi ci voleva davvero.
Avete presente quando tutto quello che vorreste è un bel film, di quelli giusti, intensi, intelligenti, ben fatti, magari con un po' di musica e di amore?
Ebbene, sono stata esaudita e con grande piacere mi sono rivista Shine. Un film del '96 che vidi al cinema e da cui uscii travolta da una profonda emozione, mista ad un senso di lieve disagio.
Ve lo ricordate?
La storia del pianista David Helfgott, bambino prodigio e adolescente di geniale talento, che si ribella ad un padre dispotico e possessivo, senza però riuscire ad ottenere un'autonomia emotiva, che lo porta ad un brutale crollo nervoso proprio durante l'esecuzione del suo concerto più importante, l'elefantiaco Rach 3. Il film racconta la vita di quest'uomo dalla sua infanzia alla sua "rinascita" dopo 10 anni di istituto psichiatrico ed è raccontato con estrema delicatezza, grazia ed anche divertimento.
Rivedendolo dopo tanto tempo, il disagio provato la prima volta ha lasciato posto ad un bellissimo senso di completezza e serenità ed ho finito con l'interrogarmi sulla ragione di questo cambiamento.
La figura di David è quella di un individuo interrotto, che viene segnato dalla vita in maniera a prima vista "irrimediabile" proprio nel momento di suo massimo splendore.
L'esecuzione che lo consacra artista di primo livello, pronto ad una vita di successi e tournée, è invece quella che lo condanna. Una persona con gravi problemi neurologici, incapace di comunicare con gli altri senza apparire come ragazzino imprigionato nel corpo di un adulto. Questa "imperfezione" in un talento tanto perfetto, nella prospettiva di una vita di perfezione (successo, denaro, ecc), costringe lo spettatore ad un immedesimazione a metà, sospesa tra il sogno e l'incubo.
Credo che sia quello che è successo a me, la prima volta che vidi questo film.
Non potendo accettare che David, oltre ad un meraviglioso e travolgente pianista, non fosse anche una persona brillante e piena di fascino, ho finito con l'abbandonarmi ad un sentimento di pena e dispiacere nei suoi confronti. Una favola brutalmente spezzata.
Fino a sabato, quando invece il finale del film mi ha trovata sorpresa, commossa, felice e nuovamente emozionata. Ma di un'emozione bella, grata, di chi riesce a vedere la persona al di là dell'apparenza e trova nell'handicap comunicativo di David, una forza speciale e vera, un dono.
E' in momenti come questo che rivaluto ed amo una parola di cui devo imparare ad essere orgogliosa: maturità.
Ricetta inventata per smaltire la quantità di semola rimacinata stipata nella mia dispensa.
Con la quantità che vedete sotto, io ho fatto due tipi di biscotti, uno al cioccolato (finiti immediatamente) e una metà con le ciliegie che vedete qui.
Quindi se volete fare come me, utilizzate queste quantità, ma ricordatevi di dimezzare le ciliegie ed aggiungere 100 g di cioccolato fondente.
Ingredienti per c.ca 120 biscotti
300 g semola rimacinata Senatore Cappelli Mangiare Matera
100 g farina 00
80 g burro morbido
2 uova grandi
200 g di zucchero di canna integrale
1 cucchiaino di estratto naturale di vaniglia
200 g di ciliegie disidratate o candite
8 g di baking
un pizzico di sale
Versate le farine miscelate nella planetaria con il sale. Aggiungete lo zucchero e mescolate
Fate un buco al centro e versatevi le uova, il burro, il baking, la vaniglia e cominciate ad impastare, aggiungendo poco dopo le ciliegie.
Appena si formerà la palla, toglietela e sulla planetaria, ricavate dei rotolini non più grossi di 2 cm di diametro.
Mettete i serpentoni su una placca foderata di carta da forno e cuoceteli a 180° per c.ca 20 minuti fino a che non saranno dorati.
Toglieteli e fateli raffreddare per c.ca 5 minuti, quindi tagliateli a losanghe e rimetteteli in forno per altri 10 minuti c.ca, fino a quando non saranno perfettamente asciutti e tostati.
Fate raffreddare perfettamente prima di sistemarli in sacchetti per biscotti o scatole di latta. Si conservano a lungo e sono buonissimi (a me piacciono persino più dei cantucci).
martedì 7 gennaio 2014
Macaroni & cheese: saltare oltre l'ostacolo.
Ground Control to Major Tom - David Bowie
Ho staccato da questo blog per oltre 3 settimane. Difficile riprendere.
Riprendere qualsiasi cosa intendiamoci, perché oggi sono tornata al lavoro con l'entusiasmo di chi si appresta a farsi fare un'anestesia ad un molare.
Io non so voi, ma per me la pausa natalizia rappresenta il giro di boa vero e proprio.
Non come per tanti che considerano il Settembre, ovvero la fine dell'estate, come un nuovo inizio pieno di propositi, di promesse e di obiettivi.
Io sono nata a gennaio e quando arriva il Natale, guardo l'anno finire con l'umore di un rotweiler a cui hanno sottratto la bistecca: incattivita e vendicativa.
Prima, vi giuro che non era così.
Prima dei 40 direi.
E visto il bilancio dell'anno appena trascorso, avrei dovuto sperare che il 2013 finisse il prima possibile.
Beh, si ricomincia, finalmente. Ma si ripartirà?
Guardo la mia nuova agenda intonsa e vorrei già vederla piena di note in inchiostro colorato con date, appuntamenti, pochi "imprevisti" e molte "probabilità".
E siccome in questo momento ciò di cui ho bisogno è sottrarre anziché aggiungere, questo è un post piuttosto agitato e lievemente digrignante.
Perché purtroppo nell'anno appena finito ho molto aggiunto: chili inutili in pacco regalo, ansia violenta da prestazione rivolta ad un lavoro che mi fa rizzare i capelli in capo ogni giorno di più, rughe, dolori, delusioni in promozione 3x2, acciacchi di vario genere e per finire un senso di sfiducia nel futuro prossimo che non credo di aver mai provato così forte, neanche dopo l'11 settembre.
Quello che invece l'anno passato ha aggiunto alla mia vita, sono gli incontri meravigliosi usciti da dietro questo video. E spero che nel nuovo anno continuino a riempire di gioia questo cuore un po' indolenzito.
Vi lascio con una canzone stupenda.
Che ho riscoperto grazie ad un film visto proprio ieri: "I sogni segreti di Walter Mitti".
Non ve lo racconto perché è nelle sale in questi giorni e magari qualcuna di voi deciderà di andarlo a vedere.
Insomma, in quella che io ritengo essere la scena più bella ed intensa del film, nel momento in cui il protagonista sceglie di essere attore della propria vita affrontando rischi ed incognite con un vero e proprio salto nel vuoto, la sua decisione è sostenuta da questo capolavoro di David Bowie, che in quel contesto, ti colma il cuore di incredibile aspettativa e pathos.
Se vi va, riascoltatela con me.
Spero che sia d'auspicio per ognuno di noi quando avremo bisogno di essere spronati, di credere e trovare il coraggio per saltare oltre l'ostacolo.
Nulla di complicato per ricominciare.
Anzi, una ricetta che potremmo inserire tra i piatti "svuotafrigo" perché per me è stato il pretesto per smaltire una discreta quantità di formaggi accumulati nei giorni di festa.
Ognuna di noi lo fa alla sua maniera e nonostante la paternità di questa ricetta sia americana, io la interpreto un po' come mi piace, allontanandomi sfacciatamente dall'originale.
Ingredienti per 4 persone:
360 g di pasta corta (come piace a voi, rigatoni, fusilli, gramigna, penne, pipette..insomma, quello che avete in dispensa)
1 bicchiere di latte (c.ca 300 ml)
mezzo bicchiere di panna fresca (200 ml c.ca)
100 g di gruyere grattuggiato
100 g di sbinz grattuggiato
50 g di parmigiano grattugiato per la guarnitura
100 g di pecorino media stagionatura grattugiato
150 g di ricotta
1 generosa macinata di noce moscata
pepe nero macinato fresco a piacere
1 cucchiaino di paprica dolce
Cominciate mescolando i formaggi grattugiati tranne il parmigiano.
Fate bollire abbondante acqua salata in una pentola capiente quindi cuocete la vostra pasta scolandola 2 o 3 minuti in anticipo rispetto al tempo di cottura previsto dalla confezione. Scolatela e mettetela in una grande ciotola.
Mettete il latte e la panna in un pentolino dal fondo spesso e fateli scaldare a fiamma dolce.
Aggiungete il mix di formaggi e la ricotta e mescolate con una frusta facendoli sciogliere dolcemente. Aggiungete le spezie ed il pepe.
Quando avrete ottenuto una bella crema fluida, versatela sulla pasta e mescolate bene con un cucchiaio di legno. Cospargete generosamente con il parmigiano grattugiato
Trasferite la pasta in una pirofila da forno grande o monoporzione e passate in forno a 180° C per 30 minuti.
Quando la superficie sarà ben gratinata, togliete e servite immediatamente.
Ho staccato da questo blog per oltre 3 settimane. Difficile riprendere.
Riprendere qualsiasi cosa intendiamoci, perché oggi sono tornata al lavoro con l'entusiasmo di chi si appresta a farsi fare un'anestesia ad un molare.
Io non so voi, ma per me la pausa natalizia rappresenta il giro di boa vero e proprio.
Non come per tanti che considerano il Settembre, ovvero la fine dell'estate, come un nuovo inizio pieno di propositi, di promesse e di obiettivi.
Io sono nata a gennaio e quando arriva il Natale, guardo l'anno finire con l'umore di un rotweiler a cui hanno sottratto la bistecca: incattivita e vendicativa.
Prima, vi giuro che non era così.
Prima dei 40 direi.
E visto il bilancio dell'anno appena trascorso, avrei dovuto sperare che il 2013 finisse il prima possibile.
Beh, si ricomincia, finalmente. Ma si ripartirà?
Guardo la mia nuova agenda intonsa e vorrei già vederla piena di note in inchiostro colorato con date, appuntamenti, pochi "imprevisti" e molte "probabilità".
E siccome in questo momento ciò di cui ho bisogno è sottrarre anziché aggiungere, questo è un post piuttosto agitato e lievemente digrignante.
Perché purtroppo nell'anno appena finito ho molto aggiunto: chili inutili in pacco regalo, ansia violenta da prestazione rivolta ad un lavoro che mi fa rizzare i capelli in capo ogni giorno di più, rughe, dolori, delusioni in promozione 3x2, acciacchi di vario genere e per finire un senso di sfiducia nel futuro prossimo che non credo di aver mai provato così forte, neanche dopo l'11 settembre.
Quello che invece l'anno passato ha aggiunto alla mia vita, sono gli incontri meravigliosi usciti da dietro questo video. E spero che nel nuovo anno continuino a riempire di gioia questo cuore un po' indolenzito.
Vi lascio con una canzone stupenda.
Che ho riscoperto grazie ad un film visto proprio ieri: "I sogni segreti di Walter Mitti".
Non ve lo racconto perché è nelle sale in questi giorni e magari qualcuna di voi deciderà di andarlo a vedere.
Insomma, in quella che io ritengo essere la scena più bella ed intensa del film, nel momento in cui il protagonista sceglie di essere attore della propria vita affrontando rischi ed incognite con un vero e proprio salto nel vuoto, la sua decisione è sostenuta da questo capolavoro di David Bowie, che in quel contesto, ti colma il cuore di incredibile aspettativa e pathos.
Se vi va, riascoltatela con me.
Spero che sia d'auspicio per ognuno di noi quando avremo bisogno di essere spronati, di credere e trovare il coraggio per saltare oltre l'ostacolo.
Nulla di complicato per ricominciare.
Anzi, una ricetta che potremmo inserire tra i piatti "svuotafrigo" perché per me è stato il pretesto per smaltire una discreta quantità di formaggi accumulati nei giorni di festa.
Ognuna di noi lo fa alla sua maniera e nonostante la paternità di questa ricetta sia americana, io la interpreto un po' come mi piace, allontanandomi sfacciatamente dall'originale.
Ingredienti per 4 persone:
360 g di pasta corta (come piace a voi, rigatoni, fusilli, gramigna, penne, pipette..insomma, quello che avete in dispensa)
1 bicchiere di latte (c.ca 300 ml)
mezzo bicchiere di panna fresca (200 ml c.ca)
100 g di gruyere grattuggiato
100 g di sbinz grattuggiato
50 g di parmigiano grattugiato per la guarnitura
100 g di pecorino media stagionatura grattugiato
150 g di ricotta
1 generosa macinata di noce moscata
pepe nero macinato fresco a piacere
1 cucchiaino di paprica dolce
Cominciate mescolando i formaggi grattugiati tranne il parmigiano.
Fate bollire abbondante acqua salata in una pentola capiente quindi cuocete la vostra pasta scolandola 2 o 3 minuti in anticipo rispetto al tempo di cottura previsto dalla confezione. Scolatela e mettetela in una grande ciotola.
Mettete il latte e la panna in un pentolino dal fondo spesso e fateli scaldare a fiamma dolce.
Aggiungete il mix di formaggi e la ricotta e mescolate con una frusta facendoli sciogliere dolcemente. Aggiungete le spezie ed il pepe.
Quando avrete ottenuto una bella crema fluida, versatela sulla pasta e mescolate bene con un cucchiaio di legno. Cospargete generosamente con il parmigiano grattugiato
Trasferite la pasta in una pirofila da forno grande o monoporzione e passate in forno a 180° C per 30 minuti.
Quando la superficie sarà ben gratinata, togliete e servite immediatamente.
Etichette:
cinema,
musica,
Pasta,
primi piatti
lunedì 17 giugno 2013
Il Contest dell'Estate, I Piatti delle Stars ed un evento da non perdere.
Chan Chan - Buena Vista Social Club
Sono stata assente in questo periodo sui vostri blog ed anche sul mio ma la ragione è una: frizzantina, allegra, divertente ed assolutamente imperdibile come un Contest Estivo.
Un Contest talmente bello che vi voglio vedere tutte, ma dico assolutamente tutte all'opera, perché il premio è fantastico e l'opportunità unica nel suo genere!
Ma prima di parlare del Contest devo fare un passo indietro.
Desidero con grande entusiasmo presentarvi un evento unico nel quale mi sono trovata coinvolta insieme ad altre 23 amiche foodblogger e non potevo che sentirmici a mio agio come "cacio sui maccheroni" visto che gli elementi principali sono buona musica e buon cibo!
La Iko Italia e la Regione Toscana in collaborazione con la Confcommercio di Siena, hanno lanciato una rassegna musicale estiva dall'accattivante nome di SIENA & STARS.
Dal 10 luglio al 2 agosto, in Piazza del Duomo a Siena, si esibiranno artisti del calibro di Pino Daniele, Mario Biondi, Marco Mengoni, I Buena Vista Social Club, I Baustelle, Ludovico Einaudi, Giorgio Panariello, Miguel Angel Zotto, ecc.
Vi consiglio di farvi un giretto sul sito di Siena & Stars per scoprire la splendida programmazione prevista da questo evento.
L'idea che è venuta alla Confcommercio di Siena è stata quella di animare le serate pre-concerto in città all'interno dei ristoranti, invitando 24 blogger italiane ed abbinandole ognuna ad un ristorante.
Per 6 serate, 4 blogger a serata, inventeranno con il proprio ristorante/partner, un menù speciale di assaggi ispirato dalla fantasia e creatività del momento, con un riferimento all'artista o genere musicale previsto dal concerto in programma per la loro serata.
Le blogger saranno ospitate per 2 notti e si godranno una breve vacanza alla scoperta di Siena, dei suoi segreti e della sua buona cucina.
Un pass speciale consentirà alle blogger di accedere al back stage dell'evento musicale in programma e conoscere gli artisti godendosi il concerto privatamente.
Le fortunate protagoniste di questo "gemellaggio" tra musica e cucina sono:
14 luglio - Tango - Miguel Angel Zotto
Alessandra Gennaro - Menu Turistico
Sabina Fiorentini - Cook n' book
Roberta Restelli - Il senso gusto
Greta De Meo - Greta's Corner
19 Luglio - Orchestra Buena Vista Social Club
Sandra Pilacchi - Indovina chi viene a cena - Sono io Sandra
Lucia Arlandini - Ti cucino così
Marina della Pasqua - La Tarte Maison
Giulia Nekorkina - Rossa di Sera
24 Luglio - Claudio Fasoli "Four" Jazz Quartet
Laura Adani - Io ...Così Come sono
Annarita rossi - Il bosco di Alici
Monica Zacchia - Dolci gusti
Benedetta Marchi - Fashion Flavors
26 luglio - Ludovico Einaudi "In a time lapse"
Sonia Monagheddu - Oggi pane e salame e domani
Agnese Malatesti - La Banda dei Broccoli
Anna Maria Pellegrino - La cucina di qb
Aurelia Bartoletti - Profumi in cucina
28 luglio - Baustelle "Fantasma"
Teresa De Masi - Scatti golosi
Cinzia Donadini - Essenza in cucina
Elisa Iallonardi - Saporidielisa
Valentina Serenthà - Sale QuBi
30 Luglio - Giuseppe Verdi Celebration 200
Sabrina Gasparri - Les Madelaines de Proust
Patrizia Bosso - La Melagranata
Silvia Censi - La Gelida Anolina
Patrizia Malomo - Andante con gusto.
Ovviamente su un evento del genere non poteva mancare un Contest.
Si, perché vogliamo coinvolgere tutte voi nel divertimento di questa bellissima festa ed una talentuosa e fortunata partecipante, potrà vincere un premio strepitoso che sono certa vi entusiasmerà.
Il contest si chiama "I Piatti delle Stars".
Il banner è quello che vedete in apertura di questo post.
Le regole sono poche e semplici:
ROTOLO AL LIME CON CREMA E FRUTTA ESTIVA
Montate a neve gli albumi aggiungendo sul finale, altri 25 gr di zucchero.Aggiungete ai tuorli, la farina di mandorle e la 00 setacciata e mescolate bene. Incorporate con delicatezza gli albumi montati quindi versate il composto in una teglia da 33x 23 cm foderata con carta da forno.Livellate la superficie con una spatola quindi sbriciolatevi sopra le meringhe distribuendole in maniera regolare.Cuocete in forno a 180° per 20/25 minuti.Inumidite un canovaccio ed appoggiatevi sopra un foglio di carta da forno.Capovolgetevi sopra il biscuit ed eliminate la carta. Copritela quindi con un canovaccio umido e fate raffreddare.
Preparate la frutta.
Tagliate le banane a fettine sottili, le fragole in fettine sulla lunghezza, l’ananas in spicchi sottili e le pesche noci senza buccia in fettine sulla lunghezza della semisfera.
Spalmate la crema sulla base della pasta biscuit in uno strato non troppo sottile.
Sistemate le fettine di frutta alternandola e coprendo bene tutta la pasta biscuit.
Aiutandovi con la carta da forno, cominciate ad arrotolare partendo dal lato corto e cercando di compattare bene la spirale.
Una volta pronto, sistematelo sul piatto di portata e fatelo raffreddare per un paio d’ore.
Servitelo a fette con il coulis di fragole e la frutta fresca.
Sono stata assente in questo periodo sui vostri blog ed anche sul mio ma la ragione è una: frizzantina, allegra, divertente ed assolutamente imperdibile come un Contest Estivo.
Un Contest talmente bello che vi voglio vedere tutte, ma dico assolutamente tutte all'opera, perché il premio è fantastico e l'opportunità unica nel suo genere!
Ma prima di parlare del Contest devo fare un passo indietro.
Desidero con grande entusiasmo presentarvi un evento unico nel quale mi sono trovata coinvolta insieme ad altre 23 amiche foodblogger e non potevo che sentirmici a mio agio come "cacio sui maccheroni" visto che gli elementi principali sono buona musica e buon cibo!
La Iko Italia e la Regione Toscana in collaborazione con la Confcommercio di Siena, hanno lanciato una rassegna musicale estiva dall'accattivante nome di SIENA & STARS.
Dal 10 luglio al 2 agosto, in Piazza del Duomo a Siena, si esibiranno artisti del calibro di Pino Daniele, Mario Biondi, Marco Mengoni, I Buena Vista Social Club, I Baustelle, Ludovico Einaudi, Giorgio Panariello, Miguel Angel Zotto, ecc.
Vi consiglio di farvi un giretto sul sito di Siena & Stars per scoprire la splendida programmazione prevista da questo evento.
L'idea che è venuta alla Confcommercio di Siena è stata quella di animare le serate pre-concerto in città all'interno dei ristoranti, invitando 24 blogger italiane ed abbinandole ognuna ad un ristorante.
Per 6 serate, 4 blogger a serata, inventeranno con il proprio ristorante/partner, un menù speciale di assaggi ispirato dalla fantasia e creatività del momento, con un riferimento all'artista o genere musicale previsto dal concerto in programma per la loro serata.
Le blogger saranno ospitate per 2 notti e si godranno una breve vacanza alla scoperta di Siena, dei suoi segreti e della sua buona cucina.
Un pass speciale consentirà alle blogger di accedere al back stage dell'evento musicale in programma e conoscere gli artisti godendosi il concerto privatamente.
Le fortunate protagoniste di questo "gemellaggio" tra musica e cucina sono:
14 luglio - Tango - Miguel Angel Zotto
Alessandra Gennaro - Menu Turistico
Sabina Fiorentini - Cook n' book
Roberta Restelli - Il senso gusto
Greta De Meo - Greta's Corner
19 Luglio - Orchestra Buena Vista Social Club
Sandra Pilacchi - Indovina chi viene a cena - Sono io Sandra
Lucia Arlandini - Ti cucino così
Marina della Pasqua - La Tarte Maison
Giulia Nekorkina - Rossa di Sera
24 Luglio - Claudio Fasoli "Four" Jazz Quartet
Laura Adani - Io ...Così Come sono
Annarita rossi - Il bosco di Alici
Monica Zacchia - Dolci gusti
Benedetta Marchi - Fashion Flavors
26 luglio - Ludovico Einaudi "In a time lapse"
Sonia Monagheddu - Oggi pane e salame e domani
Agnese Malatesti - La Banda dei Broccoli
Anna Maria Pellegrino - La cucina di qb
Aurelia Bartoletti - Profumi in cucina
28 luglio - Baustelle "Fantasma"
Teresa De Masi - Scatti golosi
Cinzia Donadini - Essenza in cucina
Elisa Iallonardi - Saporidielisa
Valentina Serenthà - Sale QuBi
30 Luglio - Giuseppe Verdi Celebration 200
Sabrina Gasparri - Les Madelaines de Proust
Patrizia Bosso - La Melagranata
Silvia Censi - La Gelida Anolina
Patrizia Malomo - Andante con gusto.
Ovviamente su un evento del genere non poteva mancare un Contest.
Si, perché vogliamo coinvolgere tutte voi nel divertimento di questa bellissima festa ed una talentuosa e fortunata partecipante, potrà vincere un premio strepitoso che sono certa vi entusiasmerà.
Il contest si chiama "I Piatti delle Stars".
Il banner è quello che vedete in apertura di questo post.
Le regole sono poche e semplici:
Dovrete preparare un piatto, antipasto, primo, secondo o
dolce, ispirato ad uno degli artisti o generi musicali presenti sul cartellone
di Siena & Stars.
Il contest comincia oggi e terminerà alla mezzanotte del 17
luglio. Il vincitore verrà comunicato entro il 21 luglio per motivi che vedrete sotto.
Dovrete apporre il banner del Contest sulla vostra sidebar
linkato a questo post e sul post della ricetta partecipante.
E’ possibile partecipare solo per chi ha un blog.
Si può partecipare fino a quattro volte, ed ogni ricetta
deve appartenere ad una delle quattro categorie dei piatti indicate.
Devono essere ricette inedite e create appositamente per
questo Contest e non possono partecipare ad altri contest.
Il link delle ricette partecipanti dovrà essere lasciate a
questo post.
La giuria darà particolare attenzione alla composizione
della ricetta ed alla presentazione del piatto.
La giuria sarà formata dal Direttore della Confcommercio di Siena e
da una commissione composta degli chef dei ristoranti che parteciperanno alla
kermesse di Siena.
Il favoloso premio di questo contest consiste in un
pernottamento a Siena per 2 persone, con 2 biglietti VIP per assistere al
Concerto di Ludovico Einaudi del 26 luglio, ed una cena per due nel ristorante che proporrà
nel proprio menù la ricetta vincitrice.
La grande novità collegata a questo Evento, è la creazione di una speciale APP dal nome Inner Siena, che permetterà a tutti coloro che la scaricheranno gratuitamente, di ricevere le informazioni su Siena & Star, di prenotare il proprio soggiorno a Siena, di scoprire i ristoranti coinvolti, le attività convenzionate, le promozioni e tutte le informazioni sulle blogger partecipanti. Inoltre si potranno scaricare le informazioni sul Contest ed iscriversi anche attraverso l'applicazione.
A breve sarà scaricabarile direttamente dai nostri blog.
Allora, che aspettate a partecipare?
Le blogger coinvolte nell'evento, hanno voluto proporre in omaggio al Contest, una loro ricetta ispirata al loro artista o genere musicale preferito e potrete così prendere spunto e cominciare a far ruotare i vostri neuroni golosi.
Sono sicura che ne vedremo delle belle.
Il mio personale omaggio, va all'Orchestra Buena Vista Social Club, alla musica cubana ed ad un isola che porto nel cuore.
Se mai avete avuto la fortuna di lanciarvi in un giro di Salsa, saprete che la caratteristica di questo ballo sono i giri vorticosi, le volute sotto le braccia del vostro cavaliere, gli abbracci sensuali e morbidi e la dolcezza dei movimenti.
Ho avuto la fortuna di assistere a due concerti dell'Orchestra Buena Vista Social Club, ed il primo, nel Dicembre del '99, vedeva ancora la presenza dell'inconfondibile straordinaria voce di Compay Segundo, figura carismatica dell'Orchestra. Poche settimane dopo partivo per trascorrere una vacanza nella Isla Grande che non posso dimenticare.
La musica cubana mi ha ispirato un rotolo morbido e fragrante, caratterizzato da note fresche ed acide del lime, dalla dolcezza croccante della meringa spezzettata, dai profumi maturi della frutta estiva, tra cui ananas e banana, molto amati nel Caribe.
Qui di seguito vi lascio la ricetta, e spero che vorrete partecipare numerose, perché Siena in estate è davvero bellissima e la musica sotto le stelle è quanto di più romantico si possa chiedere.
In bocca a lupo a tutte voi e buon Contest!
ROTOLO AL LIME CON CREMA E FRUTTA ESTIVA
Per la pasta biscuit
4 uova grandi
120 gr di zucchero a velo
la scorza grattuggiata di un lime
il succo di un lime
15 gr di farina 00
80 gr di farina di mandorle
4 meringhette
Per il ripieno
1 banana non troppo matura
100 gr di fragole
100 gr di ananas
2 pesche noci piccole
200 gr di crema pasticcera
Per il coulis di
fragole alla menta
200 gr di fragole
50 gr di zucchero
il succo di mezzo limone
5/6 belle foglie di menta
3 cucchiai di acqua
Preparate la crema pasticcera secondo la vostra ricetta
preferita ed aromatizzatela con la scorza di un lime o limone se preferite. Io
ho usato sia vaniglia che lime. Fatela raffreddare completamente e conservatela
in frigo.
In una ciotola lavorate i tuorli con lo zucchero, la scorza
ed il succo filtrato del lime.Montate a neve gli albumi aggiungendo sul finale, altri 25 gr di zucchero.Aggiungete ai tuorli, la farina di mandorle e la 00 setacciata e mescolate bene. Incorporate con delicatezza gli albumi montati quindi versate il composto in una teglia da 33x 23 cm foderata con carta da forno.Livellate la superficie con una spatola quindi sbriciolatevi sopra le meringhe distribuendole in maniera regolare.Cuocete in forno a 180° per 20/25 minuti.Inumidite un canovaccio ed appoggiatevi sopra un foglio di carta da forno.Capovolgetevi sopra il biscuit ed eliminate la carta. Copritela quindi con un canovaccio umido e fate raffreddare.
Preparate la frutta.
Tagliate le banane a fettine sottili, le fragole in fettine sulla lunghezza, l’ananas in spicchi sottili e le pesche noci senza buccia in fettine sulla lunghezza della semisfera.
Spalmate la crema sulla base della pasta biscuit in uno strato non troppo sottile.
Sistemate le fettine di frutta alternandola e coprendo bene tutta la pasta biscuit.
Aiutandovi con la carta da forno, cominciate ad arrotolare partendo dal lato corto e cercando di compattare bene la spirale.
Una volta pronto, sistematelo sul piatto di portata e fatelo raffreddare per un paio d’ore.
Preparate la coulis di fragole, mettendo le fragole mondate, lo zucchero, le foglie di menta e l’acqua in una casseruola e fate cuocere per c.ca 15 minuti, facendo sobbollire la frutta nello sciroppo di zucchero.
Eliminate le foglie di menta e frullate le fragole con un mixer a immersione.
Setacciate il coulis quindi fatelo raffreddare.
Servitelo a fette con il coulis di fragole e la frutta fresca.
Le ricette in gara:
- Tortino Fondente dal cuore morbido con gelato alla vaniglia e lamponi - Shamira Gatta
- Profumo di Caraibi - Mariella Di Meglio
- Camarones, remoladas, yogurt y limas - Corrado T
- Tortillas de papas in Street food style - Paola Zoppi
- Spiedini di sottofiletto con peperoni, menta e salsa ristretta di acciughe - Paola Zoppi
- Torta calda di pane e cacao con confettura di fragole e ciliegie e gelato alla vaniglia - Ale Dolcemente inventando
- Dulce de leche e torta allo yogurt con datteri - Paola Zoppi
- Trombe al tabacco con gelato al rum - Christiana Boefalamode
- Tiramisu di mandorle e bufala - Sara Cibo ForMe
- Esalada de la Habana - Corrado T
- Roastbeef di Falstaff - Claudette Fior di Sambuco
- Crab cakes con salsa al peperone e lime - Danja un pinguino in cucina
- Noodles al pepe bianco - Vaty - A Thay Pianist
- Soffio di mascarpone al caffè e cardamomo - Acquolina
- Caramelle all'astice - Mari Lasagnapazza
- Risotto con il fiore di zucchina - Wolf's Lair
- Macarons con yogurt e lamponi - Gabila Gerardi
- Il dolce che avrei sempre voluto - Christiana Boefalalmode
- Etouffée di gamberoni imperiali - Corrado T
- Cuorravioli alla mousse di mele espumante, burro al rosmarino e scalogno caramellato - Ale Dolcemente inventando
- Sweet Daisy - Cristina Insalata mista
- Riso venere alle cozze con salsa di peperoni - Torta di rose
- Gazpacho di pomodoro e sedano bianco con risi selvaggi e polvere di caffè - Con le mani in pasta
- Risotto Nuvole Bianche - Christian Resistenza poetica
- Sinfonia di Cioccolato e tè matcha - Nondisolopane
- Empanadas saltenas - Giulietta di Alterkitchen
- La panzanella della mamma - Marmikado da Matisse - Ilaria
- Empanadas argentinas con carne e formaggio su salsa di peperoni piccanti e coriandolo fresco - Ale - Dolcemente Inventando
- Crepes di Avena e yogurt e mousse di pollo e sedano rapa - Martina di Lamponi e Tulipani
- Filetto di maiale con salsa al Ron e latte di cocco - Mai - Il Colore della Curcuma
Etichette:
contest,
Cuba,
dolci di frutta,
musica,
Siena,
Siena & Stars,
Torte
lunedì 13 maggio 2013
Una vera merenda toscana...o quasi: Torta di nocciola tonda gentile delle Langhe
Let's face the music and dance - (Irving Berlin) - Nat King Cole
Mi dimentico sempre di quanto sia bello il luogo in cui vivo.
E di come spesso, frequentando case di amici, ci si trovi faccia a faccia con la toscanità più schietta, verace, e non con noiosissime invenzioni "finto povero" che imperversano nei "mercatoni" e in agriturismi acchiappaturisti.
La bellezza emerge proprio dalla spontaneità, dal disinteresse nello styling, dalla casualità. Molti hanno ancora la fortuna di vivere nella casa dei propri nonni, dove sembra, anzi è così, che il tempo non sia mai passato.
Succede che ci si trovi un sabato pomeriggio con gli amici orchestrali, una volta tanto senza strumenti e spartiti.
Oggi la musica saranno le voci e le risate di una compagnia affiatata che ha condiviso moltissime emozioni negli anni.
Arrivo a casa di Angela, la fortunata proprietaria del casale alle porte di Siena, quando la luce del sole sta calando riversandosi come un fiume di lava dorata su tutto il paesaggio, e quello che riesco a provare è un infinito senso di gratitudine e di privilegio. Ma evito di parlare. Mi godo ogni istante, e se posso, cerco di immobilizzarlo con un clic.
Come in ogni merenda cena-toscana che si rispetti, non può mancare la brace, succulenti salsicce e saporito costoleccio preparati dalle mani esperte di abili barbecue men.
Mentre qualche coraggioso sfida il fumo sulla brace, la compagnia apre le danze con ottimo pecorino e salame da sposare a delle fresche favette già pronte in rustici certi sulle tavole
Intorno alle numerose tavolate che la nostra ospite ha allestito con cura, c'è anche chi spera di ricevere un assaggino delle bontà che gli sfilano sotto il naso.
Io mi guardo intorno, e non smetto di pensare a voi, alle mie amiche foodblogger, che in questo capanno degli attrezzi, approntato per l'occasione in sala ricevimenti, perderebbero la testa per gli incredibili oggetti appesi e disposti ovunque in maniera casuale.
Mia figlia ha trovato compagnia e preferisce fare spedizioni alla ricerca di papaveri, che ascoltare i racconti di musicisti nostalgici
La cena si conclude con un carosello di dolci perfetti per l'occasione: crostate, torte di mele, deliziosi cookies al cioccolato preparati da Anna, la nostra arpista americana, ed un dolce che ho preparato per l'occasione, facilissimo e davvero stupendo, e che vorrei poter mangiare proprio adesso (perché ero troppo sazia per gustarmelo a dovere).
Non ho potuto fotografare la fetta per ovvie ragioni, ma voglio ringraziare Ambra per aver condiviso la ricetta, perché posso giurarvi che è una delle torte più buone che abbia mai assaggiato in vita mia.
Non è propriamente un dolce primaverile ma ho cominciato l'operazione svuota dispensa e mi sono resa conto di avere ancora tantissime nocciole piemontesi già sbucciate e tostate, in più quelle che mi ha regalato Ale, e che con il caldo incombente rischiano di irrancidire, quindi dovrò dar fondo a tutta la frutta secca che stanzia sui miei scaffali.
Ingredienti per 10/12 persone
350 gr di nocciole IGP Piemonte, sgusciate e tostate
150 gr di burro
250 gr di zucchero
100 gr di farina
3 uova
un pizzico di sale
una bustina di lievito
Tritate le nocciole finemente. Io le ho messe ne cutter con 100 gr dello zucchero previsto in maniera da non far rilasciare l'olio durante l'operazione. Cercate di tritarle con il pulse.
Mescolatele quindi con il resto dello zucchero, della farina setacciata con il lievito.
Separate le uova. Sbattete i tuorli leggermente ed aggiungeteli al composto cercando di ammorbidirlo con un cucchiaio di legno.
Fondete il burro ed aggiungetelo alla farina di nocciole con il sale. Io ho aggiunto a mio gusto, un cucchiaino di estratto di vaniglia.
Montate a neve ferma gli albumi ed aggiungeteli con estrema delicatezza al tutto.
Sistemate il composto in una teglia da 26 cm imburrata e coperta da carta da forno.
Cuocete in forno preriscaldato a 200° per 35/40 minuti.
Fate attenzione alla cottura. Non deve seccarsi troppo.
Se vi piacciono i Brut ma bon, questa torta vi farà impazzire. Il profumo delle noccioli è inebriante e si sposa meravigliosamente con del moscato naturale o dello Spumante d'Asti.
Mi dimentico sempre di quanto sia bello il luogo in cui vivo.
E di come spesso, frequentando case di amici, ci si trovi faccia a faccia con la toscanità più schietta, verace, e non con noiosissime invenzioni "finto povero" che imperversano nei "mercatoni" e in agriturismi acchiappaturisti.
La bellezza emerge proprio dalla spontaneità, dal disinteresse nello styling, dalla casualità. Molti hanno ancora la fortuna di vivere nella casa dei propri nonni, dove sembra, anzi è così, che il tempo non sia mai passato.
Succede che ci si trovi un sabato pomeriggio con gli amici orchestrali, una volta tanto senza strumenti e spartiti.
Oggi la musica saranno le voci e le risate di una compagnia affiatata che ha condiviso moltissime emozioni negli anni.
Arrivo a casa di Angela, la fortunata proprietaria del casale alle porte di Siena, quando la luce del sole sta calando riversandosi come un fiume di lava dorata su tutto il paesaggio, e quello che riesco a provare è un infinito senso di gratitudine e di privilegio. Ma evito di parlare. Mi godo ogni istante, e se posso, cerco di immobilizzarlo con un clic.
Come in ogni merenda cena-toscana che si rispetti, non può mancare la brace, succulenti salsicce e saporito costoleccio preparati dalle mani esperte di abili barbecue men.
Mentre qualche coraggioso sfida il fumo sulla brace, la compagnia apre le danze con ottimo pecorino e salame da sposare a delle fresche favette già pronte in rustici certi sulle tavole
Intorno alle numerose tavolate che la nostra ospite ha allestito con cura, c'è anche chi spera di ricevere un assaggino delle bontà che gli sfilano sotto il naso.
Io mi guardo intorno, e non smetto di pensare a voi, alle mie amiche foodblogger, che in questo capanno degli attrezzi, approntato per l'occasione in sala ricevimenti, perderebbero la testa per gli incredibili oggetti appesi e disposti ovunque in maniera casuale.
Mia figlia ha trovato compagnia e preferisce fare spedizioni alla ricerca di papaveri, che ascoltare i racconti di musicisti nostalgici
La cena si conclude con un carosello di dolci perfetti per l'occasione: crostate, torte di mele, deliziosi cookies al cioccolato preparati da Anna, la nostra arpista americana, ed un dolce che ho preparato per l'occasione, facilissimo e davvero stupendo, e che vorrei poter mangiare proprio adesso (perché ero troppo sazia per gustarmelo a dovere).
Non ho potuto fotografare la fetta per ovvie ragioni, ma voglio ringraziare Ambra per aver condiviso la ricetta, perché posso giurarvi che è una delle torte più buone che abbia mai assaggiato in vita mia.
Non è propriamente un dolce primaverile ma ho cominciato l'operazione svuota dispensa e mi sono resa conto di avere ancora tantissime nocciole piemontesi già sbucciate e tostate, in più quelle che mi ha regalato Ale, e che con il caldo incombente rischiano di irrancidire, quindi dovrò dar fondo a tutta la frutta secca che stanzia sui miei scaffali.
Ingredienti per 10/12 persone
350 gr di nocciole IGP Piemonte, sgusciate e tostate
150 gr di burro
250 gr di zucchero
100 gr di farina
3 uova
un pizzico di sale
una bustina di lievito
Tritate le nocciole finemente. Io le ho messe ne cutter con 100 gr dello zucchero previsto in maniera da non far rilasciare l'olio durante l'operazione. Cercate di tritarle con il pulse.
Mescolatele quindi con il resto dello zucchero, della farina setacciata con il lievito.
Separate le uova. Sbattete i tuorli leggermente ed aggiungeteli al composto cercando di ammorbidirlo con un cucchiaio di legno.
Fondete il burro ed aggiungetelo alla farina di nocciole con il sale. Io ho aggiunto a mio gusto, un cucchiaino di estratto di vaniglia.
Montate a neve ferma gli albumi ed aggiungeteli con estrema delicatezza al tutto.
Sistemate il composto in una teglia da 26 cm imburrata e coperta da carta da forno.
Cuocete in forno preriscaldato a 200° per 35/40 minuti.
Fate attenzione alla cottura. Non deve seccarsi troppo.
Se vi piacciono i Brut ma bon, questa torta vi farà impazzire. Il profumo delle noccioli è inebriante e si sposa meravigliosamente con del moscato naturale o dello Spumante d'Asti.
Etichette:
dolci di frutta,
musica,
Siena,
su di me.,
Torte,
Toscana,
tradizione
lunedì 8 aprile 2013
Note tra i tini: quando la musica amoreggia con Bacco.
Concerto in Do per mandolino e orchestra - Vivaldi
Ogni tanto la musica ritorna in questo blog.
Non per niente questa casa si chiama Andante e la musica qui ha sempre un posto speciale.
Vi voglio raccontare una giornata speciale, un'esperienza diversa ed inaspettata, come quella di suonare in una cantina. E si che qui in Toscana non è una cosa inusuale: mi è capitato di assistere a concerti in aziende vinicole ma mai di suonare in una bottaia.
L'orchestra in cui suono è stata invitata ad intrattenere gli ospiti per l'inaugurazione dell'imponente cantina di PoderNuovo a San Casciano Bagni, il borgo più lontano della provincia di Siena, a confine con l'Umbria.
Potrete rendervi conto della bellezza del luogo dando un'occhiata alle immagini del sito.
Per quanto mi riguarda vi racconterò brevemente della giornata lasciando che a parlare siano gli scatti che ho rubato furtivamente nei momenti di pausa.
L'azienda sorge in una posizione panoramica mozzafiato.
A 360° si riescono ad ammirare boschi, vigneti, colline, piccoli borghi, casali, pievi ed oliveti...non smetteresti mai di lasciar correre lo sguardo.
Una Toscana ancora intatta e incantata.
Lo spazio a noi riservato, a causa del tempo incerto (e della temperatura non propriamente primaverile), era all'interno della parte moderna della cantina.
Di fronte a noi si elevavano enormi cisterne in acciaio ed alcuni splendidi tini. Sorprendentemente l'acustica era perfetta.
L'organizzazione dell'evento, aveva previsto che in ogni ambiente dell'azienda vi fosse musica e movimento. Oltre noi, si sono esibiti un gruppo rock anni 60/70, un terzetto jazz ed un gruppo di danzatrici classiche.
Il ricevimento si è tenuto di fronte all'accesso principale della cantina. Molti gli ospiti...
Splendidi buffet ricchi di ghiottonerie che non sto ad elencare.
Vino magnifico che ci ha anche aiutato a non morire di freddo.....
Tra la folla, anche qualche volto noto, che ha caricato le ragazze del gruppo di una leggera euforia (ma forse era il vino? chissà).
Ma gli ospiti che ho amato di più, sono indubbiamente loro...
...e loro...
Prima di lasciarvi desidero darvi una notizia importante: da questa settimana lo STARBOOKS avrà un blog tutto suo!
Ebbene si, questo nostro appuntamento mensile è cresciuto ed abbiamo pensato che fosse corretto dare la giusta importanza a questa rubrica. Da oggi per tutto il mese, verranno pubblicati post ogni giorno dedicati alle ricette dei libri selezionati. Le starbookers si confronteranno con voi e la rubrica REDONE avrà finalmente il suo spazio nel blog. Venite a trovarci sullo STARBOOKS ed inseriteci nella vostra blogroll: resterete così sempre aggiornate sulle ricette e sui libri Starbooks.
Ogni tanto la musica ritorna in questo blog.
Non per niente questa casa si chiama Andante e la musica qui ha sempre un posto speciale.
Vi voglio raccontare una giornata speciale, un'esperienza diversa ed inaspettata, come quella di suonare in una cantina. E si che qui in Toscana non è una cosa inusuale: mi è capitato di assistere a concerti in aziende vinicole ma mai di suonare in una bottaia.
L'orchestra in cui suono è stata invitata ad intrattenere gli ospiti per l'inaugurazione dell'imponente cantina di PoderNuovo a San Casciano Bagni, il borgo più lontano della provincia di Siena, a confine con l'Umbria.
Potrete rendervi conto della bellezza del luogo dando un'occhiata alle immagini del sito.
Per quanto mi riguarda vi racconterò brevemente della giornata lasciando che a parlare siano gli scatti che ho rubato furtivamente nei momenti di pausa.
L'azienda sorge in una posizione panoramica mozzafiato.
A 360° si riescono ad ammirare boschi, vigneti, colline, piccoli borghi, casali, pievi ed oliveti...non smetteresti mai di lasciar correre lo sguardo.
Una Toscana ancora intatta e incantata.
Lo spazio a noi riservato, a causa del tempo incerto (e della temperatura non propriamente primaverile), era all'interno della parte moderna della cantina.
Di fronte a noi si elevavano enormi cisterne in acciaio ed alcuni splendidi tini. Sorprendentemente l'acustica era perfetta.
L'organizzazione dell'evento, aveva previsto che in ogni ambiente dell'azienda vi fosse musica e movimento. Oltre noi, si sono esibiti un gruppo rock anni 60/70, un terzetto jazz ed un gruppo di danzatrici classiche.
Il ricevimento si è tenuto di fronte all'accesso principale della cantina. Molti gli ospiti...
Splendidi buffet ricchi di ghiottonerie che non sto ad elencare.
Vino magnifico che ci ha anche aiutato a non morire di freddo.....
Tra la folla, anche qualche volto noto, che ha caricato le ragazze del gruppo di una leggera euforia (ma forse era il vino? chissà).
Ma gli ospiti che ho amato di più, sono indubbiamente loro...
...e loro...
Prima di lasciarvi desidero darvi una notizia importante: da questa settimana lo STARBOOKS avrà un blog tutto suo!
Ebbene si, questo nostro appuntamento mensile è cresciuto ed abbiamo pensato che fosse corretto dare la giusta importanza a questa rubrica. Da oggi per tutto il mese, verranno pubblicati post ogni giorno dedicati alle ricette dei libri selezionati. Le starbookers si confronteranno con voi e la rubrica REDONE avrà finalmente il suo spazio nel blog. Venite a trovarci sullo STARBOOKS ed inseriteci nella vostra blogroll: resterete così sempre aggiornate sulle ricette e sui libri Starbooks.
Iscriviti a:
Post (Atom)