Questo è un post nostalgico quindi siete perdonate se vorrete saltarlo a piè pari.
In più non ci sono ricette ma tante foto perché sabato scorso ho fatto un tuffo nel mio passato ed ho il cuore ancora un po' indolenzito.
Chi mi segue, sa che sono "capitata" in Toscana per destino, un destino voluto da mio padre, che decise di lasciare Milano per cominciare una nuova avventura lavorativa nella campagna senese, dove il suo datore di lavoro aveva appena comprato una tenuta di millanta ettari e ci aveva costruito un centro ippico nuovo di pacca.
Si, perché mio padre è stato addestratore di cavalli per praticamente 50 anni e mia sorella ed io siamo cresciute in mezzo a loro. Ma proprio in mezzo, se si pensa che dalla parete della nostra cucina, una finestrella di 50x50 cm di lato, si affacciava direttamente sulla scuderia e consentiva a mio padre di controllare che gli animali stessero bene anche di notte.
Per 2 bambine di 6 e 7 anni che scendevano dalla città, abituate al cemento ed a quartieri pieni di palazzi, piombare nel mezzo di una natura così grande e sconosciuta, è stato come risvegliarsi dentro un sogno. Un parco giochi misterioso e bellissimo che avrebbe fatto da sfondo a milioni di avventure indimenticabili.
Il luogo dove sono cresciuta è uno dei più incantevoli d'Italia.
Non mi piace esagerare, non sono una che si vanta ma in questo caso è la verità e spesso mi dico che se sono in parte la persona che sono oggi, è anche grazie alla bellezza che mi ha circondata fino ai miei 30 anni.
Oggi la Bagnaia è questo, ma quando siamo arrivati qui, nel 1974, il borgo era abitato da c.ca 300 anime e noi eravamo l'unica famiglia ad abitare alla scuderia. Quando parlo di scuderia, non mi riferisco alla tradizionale stalla dove vengono "alloggiati" cavalli, ma ad una sorta di castello alla Falcon Crest che lasciava senza parole qualsiasi amico o parente avesse voglia di venirci a trovare.
Questo è l'edificio dove sono cresciuta
Era tutto il resto: i prati all'inglese curati con amore da uno zelante giardiniere, aiuole, cespugli di bacche colorate, i paddock per i cavalli, il viale di cipressi centenari, il piccolo borgo in cima alla collina, il laghetto artificiale, le vigne e gli orti e lui, l'immenso bosco dove mio padre portava i cavalli in passeggiata e noi ci addentravamo per nuove scoperte quotidiane.
Il centro ippico era privato ma era stato costruito con il preciso scopo di farci almeno un concorso importante all'anno, progetto che poi è diventato una realtà visto che La Bagnaia è adesso una competizione internazionale di grande prestigio. Ma durante i concorsi, spesso mia sorella ed io scappavamo perché detestavamo che la "nostra" casa fosse invasa da estranei.
Così, nonostante sapessi di andare incontro a ricordi e malinconie, sabato scorso sono voluta tornare a vedere il concorso in quella che un tempo fu casa mia.
Nel campo prova c'è chi si prepara per la prossima gara
Chi invece ha appena finito e si fa coccolare
Chi è in cerca di compagnia....
E chi invece aspetta precise istruzioni...
Nel campo ostacoli, mia sorella ed io abbiamo trascorso interi pomeriggi a giocare e correre come forsennate. Adesso si salta soltanto...
Amo i cavalli, sono gli animali più belli e nobili al mondo. Hanno un espressione commovente, intensa, unica. I cavalli creano dipendenza, chiedetelo a mio padre.
I cavalli sono gli animali dei re....
ma anche delle principesse...
E soprattutto sono amati in tutto il mondo
Il concorso ippico La Bagnaia si tiene ogni anno verso la fine di Settembre. Se amate i cavalli, è un momento unico in posto speciale.
Perdonate la nostalgia e l'aver indugiato a lungo, ma spero di avervi regalato un po' di bellezza.