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venerdì 26 ottobre 2018

Riso Biryani con gamberi e verdurine arcobaleno: che fatica fare la spesa.

Over the Rainbow - Eva Cassidy
La parte più divertente del cucinare, spesso è andare alla ricerca degli ingredienti.
Fare la spesa è un po' come una caccia al tesoro e la lista che ci portiamo dietro quando entriamo in un negozio della grande distribuzione, finisce con l'allungarsi deragliando verso prodotti di cui non abbiamo bisogno, presi solo dalla frenesia di provare.
Per quanto mi riguarda, andare a fare la spesa è quasi sempre fonte di angoscia.
Spesso sono sola, perdo intere mattinate tra spostarmi in macchina, girare come una pazza tra corridoi e scaffali che sembrano dotati di vita propria (ma perché ogni tanto gli cambiano posizione?) e finendo col dover trasportare con la "potenza dei bracci" tutti i pesi per i tre piani del palazzo in cui vivo, casse d'acqua incluse.
Insomma, capite ammé.
Più di una volta ho pensato a quanto mi piacerebbe vedermi recapitare a casa tutto il necessario per il menù settimanale senza muovere un dito, ed è anche per questa ragione che confesso di avere il congelatore stipato di roba non solo preparata da me, ma già surgelata e pronta da usare.
In particolare verdure e pesce, possibilmente al naturale perché più semplici da trasformare in qualcosa di buono.
In questi giorni mi sono trovata tra le mani il catalogo bofrost* ed ho messo in pratica il desiderio di fare la spesa seduta da casa.
Appena sposata, con mio marito ci divertivamo a farci recapitare a casa da questa azienda ogni tipo di ghiottoneria, dai dolci ai gelati, fino alle pizze, quindi conoscevo già la qualità dei loro prodotti. All'epoca (parlo di almeno 15 anni fa) era praticamente un servizio ancora a porta a porta.
Si sceglieva da catalogo e si lasciava l'ordine al corriere.
Alla consegna dei prodotti, potevi lasciare l'ordine successivo e così via.
Adesso, ho fatto l'ordine direttamente sul loro sito, scegliendo diversi preparati al naturale tra cui delle code di gamberoni ed un wokmix di verdure arcobaleno (taccole, germogli di fagiolo, carote arancioni, gialle e viola), ho indicato il giorno e l'ora della consegna e, tadaaaa....il corriere è arrivato puntuale ed io sono scesa in tuta e ciabatte a prendere il tutto.
Ma la vita, non potrebbe essere sempre così facile?
Dalla spesa consegnata direttamente a casa è nato questo piatto.
Un Riso Biryani con verdure colorate e code di gamberi.
La Biryani è una miscela di spezie indiana composta per lo più da cannella, chiodi di garofano, pepe nero e cardamomo, a cui va aggiunto del Garam Masala, semi di coriandolo e curcuma.
Io ho la fortuna di avere una miscela che arriva da Singapore grazie a quella gran maga delle Spezie di Alessandra, e l'ho voluta provare in questo piatto.
So però che non è difficile da trovare nei negozi di prodotti etnici.
La miscela di spezie viene spesso utilizzata con riso basmati e verdure (le più svariate a vostro piacimento), ma può essere arricchita anche da pesce, in particolare crostacei.
Reperita la spezia, la preparazione è decisamente facile e veloce e qui vi lascio la mia ricetta.
Liberamente interpretata.

Riso Biryani con gamberi e verdure arcobaleno 
Ingredienti per 4 persone
200 g di riso Basmati
600 g di Wokmix arcobaleno
500 g di code di Gamberoni
1 porro
3 cucchiaini di mix spezie Biryani
1 cm di zenzero fresco grattugiato
una manciata di prezzemolo tritato
olio extravergine qb
sale qb
  • Togli le code di gamberone dal freezer 1 ora prima di cominciare a cucinare e lasciale scongelare a temperatura ambiente. 
  • Fai bollire abbondante acqua salata in una casseruola e cuoci il riso Basmati secondo le indicazioni della confezione (in genere una decina di minuti). Scolalo accuratamente e lascialo raffreddare da parte. 
  • Affetta finemente il porro anche nella parte verde e mettilo in un wok con due cucchiai di olio extravergine e lo zenzero grattugiato finemente. Aggiungi il mix di spezie e fai passire il porro a fiamma dolce, magari aggiungendo un cucchiaio d'acqua se necessario. Quando il porro sarà passito, versa le verdure ancora surgelate e alza la fiamma facendole saltare per una decina di minuti. Aggiusta di sale. 
  • Toglie le verdure dal Wok. Priva metà dei gamberi della propria coda (l'altra metà ti servirà a decorare i piatti). Versa due cucchiai d'olio nel Wok e fallo scaldare poi fai saltare velocemente i crostacei. Quando saranno pronti, aggiungi le verdure ed il riso e salta il tutto insieme, rifinendo con il prezzemolo tritato. Assaggia ed aggiusta di sale se necessario. 
  • Servi caldissimo rifinendo con le code di gamberoni e peperoncino fresco se gradito. 




mercoledì 27 maggio 2015

Falafel di lenticchie e salsa di yogurt all'aglio

Magic - Coldplay
Ultima puntata di Starbooks per il mese di maggio con un'ennesima velocissima e deliziosa ricetta di Donna Hay che vi consiglio e che piacerà da matti ai vostri bambini.
Falafel di lenticchie che si preparano in meno di mezz'ora e che sono perfetti anche come antipasto, stuzzichini e per un pic hic (sono buonissimi anche freddi).
Se vi ho incuriosito, andate qui per la ricetta.
Buona giornata.

mercoledì 23 maggio 2012

Tomato party: una festa in rosso per salutare Plenty e Ottolenghi

Lets call the whole thing off - George and Ira Gershwin
Quale cosa migliore di un party per chiudere la celebrazione del nostro Starbooks del mese, Plenty ?
Un party tutto rosso, succoso, acidulo e fresco come il sapore dei pomodori che Ottolenghi esalta in questo semplice piatto super estivo. 
"Tomato party", questo è il nome della ricetta che ho scelto oggi per chiudere il nostro ultimo appuntamento con questo libro meraviglioso. Ne ho già vantato la splendida accessibilità con le proposte precedenti ed a malincuore confesso il mio dispiacere nel riporlo. C'erano sicuramente almeno altre 5 ricette che avrei voluto raccontarvi, anzi prometto ritornerò presto sui miei passi, visto che l'estate chiama leggerezza e sapore e Ottolenghi in questo è un maestro
Mi è piaciuta immediatamente l'idea di utilizzare il couscous e la fregola per realizzare un'insalata inedita, un piatto che può diventare un perfetto contorno ad un piatto di pesce, penso ad una bella grigliata di spada o tonno, oppure ad essere arricchita trasformandola in un piatto completo con l'aggiunta di olive di Kalamata, feta sbriciolata e a chi piace, cipollina fresca tagliata sottile. Un connubio di mediterraneità che incontrerà il favore di molti palati. 
Per una conclusione davvero in bellezza, non perdetevi assolutamente i post delle altre Starbookers:
Socca a casa di Menu Turistico
Green Pancakes a casa di Ale Only Kitchen
Black Pepper Tofu a casa di Vissi d'Arte e di Cucina
Green Been Salad with Mustard seeds and Tarragon a casa di Insalata Mista
Ingredienti per 4 persone
- 125 gr di couscous
- 150 gr di Fregola
- Olio extra vergine d'oliva
- 150 ml di acqua bollente
- 300 gr di pomodori di tipo Perino tagliato in quarti per lunghezza
- 1 cucchiaio raso di zucchero
- 1 cucchiaio di aceto balsamico
- 150 gr di pomodori ciliegia gialli tagliati a metà
- 1 piccolo pomodoro verde tagliato in fette sottili
- 100 gr di pomodori ciliegino (io ho usato pachino e datterino)
- 2 cucchiai di origano fresco sminuzzato grossolanamente
- 2 cucchiai di dragoncello sminuzzato grossolanamente
- 3 cucchiai di menta sminuzzata grossolanamente
- 1 spicchio d'aglio schiacciato
- sale e pepe
Preriscaldate il forno a 170°. Mettete il cous cous in una ciotola con un pizzico di sale ed un goccio d'olio quindi versatevi sopra l'acqua bollente, mescolate e coprite la ciotola con una pellicola. Lasciate riposare per 12 minuti quindi togliete la pellicola e sgranate i chicchi con una forchetta e lasciate raffreddare. 
Buttate la fregola in una pentola di acqua salata in ebollizione e lasciate cuocere per c.ca 18 minuti, e comunque al dente. Scolate quindi sciacquate sotto l'acqua fredda. Lasciate asciugare completamente.
Nello stesso tempo sistemate i pomodori perini divisi in quarti, su una placca da forno rivestita di carta e cospargeteli con lo zucchero, il sale e pepe. Spruzzate un po' di aceto balsamico e olio sui pomodori e passate in forno. Dopo 20 minuti toglieteli dal forno, aumentata la temperatura a 200° ed aggiungete sulla placca i pomodorini gialli tagliati a metà. Continuate la cottura per altri 12 minuti.
Togliete il tutto e lasciate raffreddare. 
Mescolate cous cous insieme alla fregola su un piatto di portata. Aggiungete le erbe, l'aglio, i pomodori cotti con il loro succo, il pomodoro verde, i ciliegini o pachino. Mescolate con delicatezza usando le mani . Assaggiate per aggiustare aggiungendo a piacere olio, sale, pepe. 
NOTE PERSONALI:
- Ricetta assolutamente super estiva. Tenetela a mente per quando potrete disporre di una infinita varietà di pomodori succosi, e più ne userete, meglio sarà. Lo scopo di Ottolenghi è proprio quello di poter sfruttare il maggior numero di varietà per dare mille sfumature al sapore del sole. 
- Ho usato fregola sarda fatta a mano ed aromatizzata allo zafferano. Non si riesce a vedere dalle foto...immaginatela nei pallini grossi coperti di cous cous. Il contrasto tra le consistenze della granella di cous cous e la fregola è davvero molto piacevole all'assaggio.
- Non trovando i pomodorini gialli, ho usato i Majora sardi che hanno un consistenza molto morbida una volta cotti e sono estremamente succosi e dolci. Non ho resistito nell'aggiungere datterini e pachino alla festa in rosso, ma io li adoro.







mercoledì 23 novembre 2011

Coming out proteico e la mia prima Tajine

Zobi la mouche - Les Negresses Vertes
Oggi farò outing  coming out (grazie Marco!) anche se ormai questa cosa, dopo quasi un anno di post, è piuttosto palese: io sono una schiappa a cucinare la carne! Non è che non mi piaccia, tutt'altro, ma non mi viene mai come vorrei. Non ho mai avuto problemi con le carni bianche, che per altro sono quelle che cucino più spesso, ma con gli arrosti, gli spezzatini ecc., tutti quei bei sughetti e crosticine...dovrei stendere un velo pietoso. L'unica cosa in cui posso dire di riuscire decentemente, è il brasato o lo stracotto, insomma le cotture eterne, perché in questo caso metto tutto lì e lo lascio andare per esaurimento, fino a che stremato il pezzo di carne mi chiama dalla pentola e mi dice: "Oh nina, quando pensi di togliermi e darmi degna sepoltura?" - Ecco, solo allora lo tolgo dal fuoco ed mi rendo conto che è pronto ed anche buono. 
Un desiderio che ho sempre avuto è quello di possedere una Tajine e questo piccolo sogno è stato espresso da mio marito durante il suo ultimo viaggio in Marocco. E' tornato con questa meravigliosa pentola di coccio fatta a mano che potete  trovare in qualsiasi Suk nord-africano, insieme con 2 sacchettate di spezie di mille tipi e 3 pubblicazioni con ricette per tradizionali Tajine e cous cous. Esistono molti tipi di Tajine e le più belle sono indubbiamente quelle smaltate. Ma se vi capita e volete comprarle, assicuratevi di prenderne anche una di coccio, perché è in questa che le donne marocchine cucinano, mentre le smaltate sono per il servizio in tavola. 
Prima di mettere alla prova la suppellettile, ho letto e mi sono documentata sul suo uso. Quello di seguito è il primo esperimento, che nonostante l'aspetto modesto, aveva un sapore fantastico ed una consistenza tenerissima.