If you leave me now - Chicago
Oggi farò finta di essere fra amiche, ad una di quelle cene in cui si parla proprio di tutto ed ovviamente anche di uomini e ci si lascia andare a confidenze ormolabili, la lingua ormai sciolta da una buona birra e dal calore della complicità.
Fomentandosi a vicenda, come sempre succede quando trovi punti di affinità elettive e ti convinci di non essere sola nelle tue stranezze.
Perché è davvero strana la mente delle ragazze (quando si toccano certi argomenti si è sempre ragazze).
Interpretare la propria icona sexy o quel film che ci ha fatto aumentare la temperatura ed infilarla dentro una ricetta, anzi dentro un dolce imprescindibile come il Tiramisù, è un impresa difficilissima (mannaggiatté
Susy May).
Per lo meno per la sottoscritta, che: 1) ha per il cinema una vera e propria venerazione e l'imposizione di una scelta unica è simile ad una punizione corporale; 2) considera qualsiasi variazione alla perfezione naturale del Tiramisù, un'azione da punire con la reclusione ai lavori forzati.
Non ce la posso fare.
Così mi sono messa a pensare a cosa sia veramente in grado di farmi ribollire il sangue seduta sul divano davanti alla televisione o al cinema, perché se dovessi usare come metro la bellezza di certe star, non sarei onesta.
Voglio dire: certi occhi malandrini, certi deltoidi guizzanti, certi sorrisi da scoppio della valvola mitralica sono, si...carini, ma al massimo mi illanguidiscono l'occhio.
Purtroppo, maledetta ammé, quell'effetto tsumani del cuoio capelluto, che scende lungo la colonna vertebrale fino a farti rizzare il resto di ogni piumosa escrescenza in un brivido suadente, in grado di produrre un aumento della pressione sanguigna e temperatura corporea con relativo squagliamento della massa muscolare, deve passare prima da questo cervellaccio malato e poi se ne riparla.
A me le storie d'amore appassionate, senza sofferenza, non fanno sangue.
Anzi, più sono incasinate e difficili e con un lieto fine incerto, più mi esalto.
Trovo estremamente sexy le situazioni in cui il protagonista si innamora perdutamente della nostra eroina e convinto di andare a meta, riceve un imprevedibile e destabilizzante due di picche.
Poco conta se al termine della storia il nostro eroe conquisterà la sua dama: l'attimo del rifiuto scatenata sentimenti contrastanti, che vanno dall'incredulità all'odio per la donna in cui fino a quel momento ci eravamo immedesimate.
E mentre cerchiamo di tenere a bada la sindrome da crocerossina che emerge in noi, l'unica cosa che ci passa per la testa è: "Vieni qua che ti consolo io!"
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DUEDIPICCHE REVENGE: Il "due di picche" più famoso della storia del cinema è senza dubbio quello che Rossella dà a Reth in una delle scene più bollenti (in tutti i sensi) di Via col Vento.
Sulla strada per Tara, in fuga da un'Atlanta in fiamme, Reth porta in salvo Rossella e Melania e in un momento di debolezza, l'incendio alle spalle, il nostro eroe dà fuoco a quella piattola di Rossella con bacio mozzafiato.
Che, non contenta di aver vissuto in quel frangente un'esperienza extra corporea, brutalizza il Reth confessandogli il suo amore indefesso per Ashely, altrimenti detto "lesso rifatto".
Per tutte le quasi 4 ore di tormentone, Rossella continuerà a negare il suo cuore (duepiccare) a Reth, pur sposandolo.
Solo quando, negli ultimi 30 secondi del film, capirà di avere sbagliato tutto, il nostro eroe smazzerà le carte e tirerà fuori il suo bel duedipicche revenge: "frankly my dear I don't give a damn".
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DUEDIPICCHE RICREDUTO: La storia d'amore più bella di sempre per noi inguaribili romantiche.
Dopo aver letto il libro ed aver sognato adoranti Mr Darcy che ci guarda con sufficienza, è arrivata la versione figa con Keira Knightly, un'Elizabeth Bennet bellissima, moderna e spregiudicata, che non se ne frega di mazzolare ben bene un Mr Darcy grondante di pioggia e di passione nel momento più "hot" di Orgoglio e Pregiudizio.
Un duedipicche tempestoso ma ragazzi, quanta grazia Sant'Antonio!
La nostra eroina, dopo questo no precipitoso, capirà di avere fatto un'enorme cacchiata e tornerà sui suoi passi.
E noi dietro, a fare la ola.
DUEDIPICCHE DI RIPICCA: Ma saremo strane noi ragazze?
Non ci basta un bel fusto con gli occhi azzurri che ci porta in giro per Manhattan, fa incidere da Tiffany il nostro nome su un anello delle patatine, ci viene a trovare in camera passando dalla scala anticendio, ci dice Ti amo in biblioteca....
No, dobbiamo per forza fare le splendide ed insistere nello sposare l'ambasciatore del Brasile (vabbé...è figo e ricco, che gli vuoi dire?).
Ma poi perché mi chiedo io...se dopo, per ammettere la cacchiata, ci tocca inseguire un gatto randagio sotto la madre di tutti i temporali.
Meno male che lui c'ha 'na pazienza di Giobbe!
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DUEDIPICCHE VIGLIACCO: Te l'avevo detto Gatsby di lasciare stare quella gattamorta della Daisy e guardarti intorno.
Vuoi che uno bello e ricco come te non trovi nessuna meravigliosa creatura in grado di competere con quella secca maledetta?
E poi è pure sposata, ma che vuole da te?
Va a finire che ti fa smontare baracca e burattini e poi ti tira una sòla epocale.
Da' retta, lasciala perdere. Secondo me porta pure sfiga.
Ah, dimenticavo: per un po' non usare la piscina se puoi, e vai a farti un viaggetto che è meglio.
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DUEDIPICCHE DISSOCIATO: Se si è l'attrice più famosa del mondo, qualche piccolo problema di vita privata è facile che possa presentarsi.
Specialmente se ci si innamora del proprietario di una minuscola libreria, con la propensione all'accartonamento emotivo, ma così carino, così carino che non ci pensiamo un minuto ad accettare il suo invito a casa.
E se dopo l'inevitabile innamoramento, finiamo con il vergognarci di lui perché siamo delle dissociate mentali, ripieghiamo sul duedipicche più insensato e subdolo che il cinema ricordi.
Ci penserà lui a darci una lezione coi fiocchi!
Grazie a Dio esistono ancora i bravi ragazzi.
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DUEDIPICCHE CONFUSO: Bridget, e con questo chiudo la carellata dei duedipicche più sexy del Cinema, è tutte noi.
E come nella migliore delle tradizioni, finisce col perdere la testa per il cattivo ragazzo, il playboy bugiardo ed irrecuperabile (calamita umana), snobbando colui che alla fine della storia, la porterà all'altare.
L'ingessato Mr Darcy, non ha la guascona irruenza del bel Daniel. Anzi, spesso ti verrebbe di dirgli: e datti una svegliata!
Eppure l'impenetrabile sguardo ferito dopo la memorabile scazzottata con il suo antagonista, quando Bridget lo scaccia furiosa, vale più di mille baci appassionati.
Povera Bridget...sei proprio confusa!
Il mio Tiramisù, che come avrete capito è
il tema della sfida MTC #61, è un omaggio ai sexy destinatari di duedipicche.
La mia adorabile Susy May ha vinto
la sfida sulle Tapas e da buon terzo giudice
ha cercato una ricetta che potesse metterci in difficoltà.
Eppure mi era sembrato di non aver fatto niente di male!
Ci è riuscita benissimo.
Un tiramisù sexy...ecchevordì? Il Tiramisù è già sexy di natura!
Avendo già dichiarato in apertura il mio talebanesimo nei confronti di questo dolce immortale, ho cercato di proporre una versione che non fosse troppo eretica ma che potesse descrivere l
'amarezza e la bruciante delusione di un duedipicche ad un eroe romantico.
E' uscito fuori il
TiramiNO', un tiramisù a due strati, possibilmente da gustare insieme immergendo il cucchiaino fino in fondo.
Dove la differenza di consistenze ed i sapori decisi raccontano la genesi della cocente delusione.
Lo strato superiore è formato da una crema al mascarpone profumata di arancio, che ho voluto chiamare "Crema Grandi Speranze".
Soffice, vellutata, come la vera crema al mascarpone può essere, ma con in più un aroma di arancia che avvolge ed incoraggia, rendendoci fiduciosi.
Lo strato di biscotto è un savoiardo al cacao amaro sotto il quale si nascondono granelli di fave di cacao tostate e croccanti.
L'ultimo strato, quello inferiore, è una crema di mascarpone al cioccolato nero all'85% con aggiunta di polvere di peperoncino habanero chocolate, estremamente piccante, il cui profumo ricorda proprio la cioccolata fondente. Ne basta un nulla per ottenere lo scopo.
L'ho voluta chiamare "Crema Addio sogni di gloria"
Questo strato, grazie alla presenza della cioccolata, ha una consistenza più simile alla mousse, che era quello che volevo ottenere.
Un gioco delle consistenze che possa descrivere la maggiore resistenza al successo della dichiarazione, ovvero l'anticamera del no, con l'amaro regalato dalle fave di cacao e dal fondente nero, e il bruciore della delusione che arriva solo dopo, con il peperoncino vigliacco sul finale.
La bagna poteva essere solo e soltanto del caffé, amaro, con 2 cucchiaini di anice Varnelli, perché è un liquore che mi ha sempre fatto pensare ad una sensazione di "freddo" e distaccato, ed in questo caso ha il suo bel perché.
E adesso passiamo alla ricetta.
TiramiNO' di Patty - Ingredienti per 4/6 persone
Per la Crema Grandi Speranze
200 g di mascarpone a temperatura ambiente
2 tuorli medi (c.ca 70 g)
albumi pastorizzati (c.ca 70 g)
70 g di zucchero semolato
18 g di acqua
la scorza di un'arancia non trattata
Per la Crema Addio Sogni di Gloria
200 g di mascarpone a temperatura ambiente
150 g di cioccolato fondente al 85%
2 tuorli medi (c.ca 70 g)
albumi pastorizzati (c.ca 70 g)
70 g di zucchero semolato
18 g di acqua
Per i Savoiardi al cacao amaro (ricetta del Cucchiaio d'Argento )
3 uova medie
80 g di zucchero semolato
45 g di fecola di patate
25 g di farina 00
20 g di cacao amaro
la punta di un coltello di polvere di Habanero chocolate (siate molto oculati, ne basta davvero un grammo)
1 pizzico di sale
zucchero a velo qb.
Per la bagna e finitura
200 ml di caffé da moka
2 cucchiaini di Anice Varnelli
20 g di granella di fave di cacao tostate
cacao amaro qb
Cominciate con i Savoiardi, che possono essere preparati anche il giorno prima.
- Preriscadate il forno a 200°. Foderate le placche con carta di forno e preparate un sac a poche usa e getta con bocchetta liscia da 1 cm. di diametro.
- Montate gli albumi in un recipiente d'acciaio con la frusta elettrica e quando arriveranno allo stadio di becchi morbidi, cominciate ad aggiungere lo zucchero a pioggia (a cui avrete unito il sale) e proseguite a montare fino a quando non avrete una massa lucida e ferma (assaggiate per essere certe che lo zucchero sia sciolto completamente).
- Sbattere i tuorli e versarli a filo negli albumi continuando a montare per incorporarli con cura.
- A questo punto aggiungere le farine ed il cacao che avrete setacciato un paio di volte preventivamente. Aggiungere un cucchiaio alla volta ed incorporare le polveri aiutandovi con una spatola di silicone, e mescolando dall'alto in basso per non smontare la massa.
- Trasferite l'impasto nel sac à poche e sulla placca formate dei bastoncini della lunghezza di 10 cm, distanti almeno 3 cm l'uno dall'alto (cresceranno). Spolverizzateli con zucchero a velo ed attendente 5 minuti fino a che lo zucchero sia ben assorbito e fate una seconda spolverata.
- Infornateli e cuocete per 10/11 minuti fino a che cominceranno a scurirsi. Fate attenzione perché dallo scurirsi a bruciare ci vuole un secondo.
- Sfornate e fateli raffreddare sulla placca, poi staccateli con delicatezza e conservateli in una scatola ermetica fino all'utilizzo.
Procedete con la Crema Grandi Speranze:
- Confesso di avere sempre preparato il Tiramisù con uova fresche non pastorizzate. Stavolta ho provato a preparare la pate a bombe, una crema che prevede la pastorizzazione dei tuorli con l'utilizzo di uno sciroppo di zucchero bollente. Dovrete avere a disposizione un termometro da pasticceria. Se potete, usate la planetaria che vi consentirà di procedere nelle varie operazioni in maniera agile. Cominciate a montare i tuorli mentre preparate lo sciroppo portando zucchero ed acqua a 121°. Non appena raggiungerete la temperatura, continuando a montare, versate lo sciroppo a filo sui tuorli ed aumentate i giri della frusta al massimo, in modo che i tuorli si raffreddino velocemente e la crema prenda consistenza.
- Per quanto riguarda gli albumi, volendo utilizzare meno zucchero possibile, ho deciso di non preparare la meringa italiana per pastorizzarli, ed ho comprato degli albumi già pastorizzati. Montarli a neve ferma.
- In una ciotola di acciaio, mescolate bene il mascarpone in modo da renderlo cremoso, quindi aggiungete la scorza di arancia grattugiata. Aggiungete la pate a bombe mescolando con delicatezza e per ultimo aggiungete gli albumi, mescolando dall'alto in basso per non smontare il composto. Fate riposare in frigo mentre preparate il resto della crema.
La Crema Addio Sogni di Gloria
- Tritate la cioccolata e fatela sciogliere a bagnomaria. Aggiungete il peperoncino e mescolate bene. Fatela intiepidire mentre preparate il resto.
- Mescolate bene in mascarpone in una larga ciotola, in modo da renderlo cremoso. Aggiungete un cucchiaio della cioccolata fusa e mescolate velocemente con un cucchiaio in modo da incorporare bene, quindi procedete con un secondo cucchiaio di cioccolata e continuate a mescolare velocemente. Stessa cosa per la terza cucchiaiata. A questo punto potrete versare tutta la cioccolata e mescolate in modo da ottenere una massa omogenea e morbida.
- Pastorizzate i tuorli come indicato per la crema Grandi Speranze e montate gli albumi pastorizzati.
- Aggiungete la pate a bombe al mascarpone al cioccolato mescolando con delicatezza e per finire aggiungete gli albumi montati sempre mescolando con delicatezza cercando di non smontare il composto che risulterà lucido e sostenuto come una mousse.
Assemblate le coppe
- Preparate la moka ed aromatizzate il caffé con il Varnelli.
- Bagnate un savoiardo nel caffé, spezzatelo e sistematelo in fondo alle coppe. Versate 2 dita Crema Addio sogni di gloria e sbattete sul palmo della mano il fondo della coppa in modo che la crema si assesti e si livelli.
- Cospargete la crema con granella di fave di cacao.
- Sistemate un nuovo strato di savoiardi imbevuti di caffé sulla crema al cioccolato.
- Versate uno strato dello stesso livello di Crema Grandi Speranze e date un ultimo colpo sul fondo della coppa per livellare la crema.
- Lasciate le coppe in frigo per almeno un'ora e rifinite con la polvere di cacao prima di servire.
- Se lascerete le coppe più a lungo in frigo, consiglio di togliere il dolce almeno mezz'ora prima affinché le creme riprendano la loro avvolgente morbidezza.
Questa è la mia proposta per il Tiramisù dell'irresistibile Susy May per l'Mtc #61.