martedì 6 giugno 2023

Mini tarte al pistacchio, conserva di ciliegie e petali di rose

"Come si imprigiona la felicità?"

Guarda lontana seduta su uno sgabello troppo alto, mentre pensa che la felicità è come l’aria frizzante prima della neve e vellutata come quella del sole di giugno sulla pelle. 

Te la senti addosso il tempo di un attimo e poi “puff”, svanita. 

Ciondola i piedini con gli occhi fissi sull’orizzonte, dove il ciliegio si staglia nella luce dell’imbrunire. 

“Eppure la felicità ha un sapore” - si dice. 

“E’ quello delle ciliegie che babbo mi porta a piene mani, quando mi dice “chiudi gli occhi” e me ne mette due sulle orecchie ed una nella bocca spalancata!” 

“Però ha anche il profumo della pelle di mamma, che sa di rose e biscotti quando mi abbraccia e mi si stropiccia sulle guance.”

Con un salto scivola giù dallo sgabello e corre in cucina. 

“Mamma, babbo, ho acchiappato la felicità…” 

Giugno, mese dei frutti più belli e succosi che l'estate ci regala: le ciliegie. 
E siccome quest'anno forse non avremo occasione di assaggiarle (vista la continua pioggia incessante), una maniera per goderle è utilizzare la fantastica Conserva di Primavera della pasticceria Bonci, con ciliegie e petali di rosa. 
Io ho voluto enfatizzarla in queste piccole tarte, grazie alla presenza di una frangipane al pistacchio ed una chantilly al mascarpone e acqua di rose. 
Mi sono molto divertita a creare questi piccolo scrigni golosi che si conservano molto bene mantenendo la loro croccantezza anche se passati in frigorifero. 
Vi sono molti passaggi, ma tutti semplici e non impegnativi. 

Ingredienti per 6 tartelette di 8 cm di diametro.


Per la frolla

140 g di burro pomata

70 g di zucchero a velo setacciato

50 g di uova 

1 g di fleur de sel 

230 g di farina 00 setacciata 

40 g di farina di mandorle 


Per la frangipane al pistacchio

50 g burro morbido

50 g di zucchero finissimo

50 g di farina di pistacchio

50 g di uovo (un uovo medio c.ca)


Per la finitura con chantilly al mascarpone e rose 

200 g di mascarpone

100 ml di panna fresca 

1 cucchiaino di miele millefiori 

200 g di conserva di Primavera Bonci 

2 gocce di acqua di rose 

Granella di pistacchi qb 

Petali di rosa essiccati 


Preparate la frolla ed i gusci (si può fare il giorno prima) 

  • In una ciotola capiente lavorate lo zucchero con il burro usando una spatola di silicone, fino a quando il burro non avrà assorbito lo zucchero. Aggiungete la farina, il sale e la farina di mandorle e continuate ad incorporare fino ad ottenere un composto bricioloso. 
  • Aggiungete l'uovo ed impastate molto velocemente, prima con una forchetta poi con le mani, fino a che l'impasto non starà insieme formando una palla. Schiacciatela un poco quindi avvolgetela nella pellicola e mettete in frigo almeno per un'ora. 
  • Togliete l’impasto dal frigo, tagliatelo a metà ed una parte riponetela in frigo o nel congelatore per utilizzarla più avanti. 
  • Stendete la metà tra due fogli di carta da forno ad uno spessore di 3 mm.  Coppate la pasta con un cerchio da 8 cm di diametro (o con gli stessi anelli per parte) e sistematelo in fondo agli anelli microforati appoggiati sul tappetino di silicone che avrete sistemato su una teglia di alluminio microforato. Bucateli e mettete in frigo. Recuperate il resto della frolla e riunitelo in un palla. Stendetela sempre tra i due fogli allo stesso spessore e mettetela in frigo ben stesa per 1 ora. 
  • Una volta ben fredda, ricavate dal foglio steso, 8 strisce per foderare i bordi degli anelli. Premete bene in modo che la frolla si "agganci" ai bordi grazie ai fori presenti e con un coltellino affilato rifinite perfettamente i bordi dalla frolla in eccesso. 
  • Bucherellate le base con i rebbi di una forchetta. Rimettete le tartelette in frigo per almeno 30 minuti mentre accendete il forno.
  • Preparate la crema frangipane al pistacchio. Potrete prepararla la mattina stessa in cui cuocerete i gusci di frolla e tenerla in frigo fino ad utilizzo. Mettete il burro con lo zucchero e lavoratelo bene quindi aggiungete il pistacchio. Incorporatelo con cura e per ultimo aggiungete l’uovo sbattuto. Amalgamate bene il tutto, coprite con pellicola e mettete al fresco
  • Cuocete i gusci delle tante a 160° per c.ca 20 minuti. Togliete dal forno lasciateli intiepidire 10 minuti. Eliminate i cerchi, con un cucchiaino versate uno strato di 3/4 mm di frangipane sulla base stendendola uniformemente, quindi rimettete in forno per altri 15 minuti, fino a che la frolla sia dorata e la crema cotta ma ancora morbida. 
  • Togliete e lasciate raffreddare completamente su una griglia. Una volta fredde conservatele in una scatola di latta fino all'utilizzo. 
  • Con i ritagli di frolla avanzata, preparate i coperchi a mezzaluna come in foto:  stendete l’impasto sottile e ritagliate 3 cerchi dal diametro di 8 cm. Dividete i cerchi con una lama affilata sull’esatto diametro. Se vi piace, incidete le metà con cuori o fiori. Con il resto dell’impasto utilizzato, potrete preparare dei biscottini piccoli dalla forma che preferite per decorare le tarte. Cuoceteli sulla teglia microforata coperta dal tappetino di silicone, per 12/15 minuti a 160°. Una volta freddi conservateli con i gusci. 

La composizione: 

  • Preparate la chantilly al mascarpone e rose: mettete il mascarpone in una ciotola di acciaio ben fredda, versate la panna, il miele e l’acqua di rose. Montate bene con una frusta ed inserite tutto in un sac a poche con bocchetta da St. Honoré da 1 cm.  Tenete in frigo fino ad utilizzo. 
  • Riempite i gusci con la Conserva di Primavera alle ciliegie e petali di rosa fino al bordo. Coprite una metà della tarte con uno dei coperchi e decorate la parte a vista con la chantilly al mascarpone. 
  • Rifinite con la granella di pistacchi, petali di rose e boccioli essiccati ed i biscottini realizzati.
  • Le tarte si conservano in frigo per 2 giorni. Prima di servirle, portatele a temperatura ambiente. 



martedì 23 maggio 2023

Una Brioche in fiore con un cuore estivo

Nelle lunghe giornate di pioggia che hanno messo una parte d'Italia in ginocchio, sono tornata a giocare con il lievito, sempre sperimentando con il mio nuovo licoli, che ultimamente è molto vivace e mi sta dando grandi soddisfazioni.
Non posso panificare o rinfrescarlo ogni giorno perché sono entrata nel periodo più difficile della stagione lavorativa, ma non voglio smettere di sperimentare con questa nuova scoperta che è il mondo del lievito naturale. 
La ricetta di oggi è una brioche che devo preparare nuovamente quanto prima perché non ho avuto la possibilità di godermela come avrei voluto. 
Il tempo di assaggiarne un pezzetto ed è volata via tra le sgrinfie di mia figlia, per consumarla insieme alle sue amiche di corso. 
Sono arrivati messaggi di giubilo ma la sottoscritta è rimasta a bocca asciutta e non è buona cosa.
Per l'ispirazione devo ringraziare la bontà della Conserva di frutta della Pasticceria Bonci, con cui ho il piacere di collaborare dallo scorso anno per la realizzazione di "idee culinarie" stimolate dai loro fantastici prodotti artigianali e dalla bravura della cara Angela Ackyart che considero una guru nell'ambito di tutto ciò che è lievitato. 
Ho utilizzato questa confettura di pesche ed albicocche avvolte in un manto di vaniglia bourbon all'interno della pasta brioche, perché volevo che l'impasto potesse esaltare e proteggere nella cottura questo prodotto senza modificarne la delicata struttura. In effetti la confettura resta morbida e cremosa e si sposa divinamente con la pasta brioche. Non lesinate quando andrete ad inserirla. 
Un po' di pazienza  per la lunga lievitazione ma ne varrà la pena. 

Ingredienti per uno stampo a cerniera da 22/24 cm 
310 g di farina forte W320 (in sostituzione potete utilizzare 4 g di lievito di birra secco da sciogliere in 50 ml di latte oltre quello indicato e preparare una biga come indicato qui
100 g di licoli 
100 g di latte intero 
1 tuorlo grande e 2 tuorli grandi 
6 g di zucchero semolato finissimo 
50 g di burro morbido 
6 grammi di sale fino 
200 g di Conserva d'Estate Bonci albicocche, pesche alla vaniglia Bourbon 

Per lucidare e rifinire
1 tuorlo sbattuto con 1 cucchiaio di latte
Granella di zucchero a piacere  

Per la crema pasticcera
250 g di latte intero
110 g di zucchero 
3 tuorli medi 
40 g di maizena 
la scorza intera di un limone non trattato
100 ml di panna fresca
  •  Rinfrescate il vostro lievito fino al raddoppio. Preparate la ciotola della planetaria con la farina, il licoli, il latte ed 1 uovo ed un tuorlo. Cominciate ad impastare con il gancio a velocità bassa per una una decina di minuti. L'impasto dovrà staccarsi dai bordi lascindoli puliti ed aggrapparsi bene al gancio. 
  • Poco alla volta aggiungete lo zucchero facendolo assorbire bene, per almeno una decina di minuti. 
  • Aggiungete quindi il sale e continuate ad impastare per 5 minuti. 
  • Aumentate la velocità a 3 e procedete con l'inserimento del burro a tocchetti, non procedendo al successivo se il precedente non è stato completamente assorbito. Ci vorranno una decina di minuti e dovrete ottenere un impasto bello lucido, vellutato ed omogeneo. Tirando un lembo ed allargandolo fra le dita dovreste riuscire ad ottenere il velo. 
  • A questo punto, rovesciate l'impasto un piano di lavoro (può essere ancche una ampia ciotola leggermente imburrata). Dategli qualche piega e pirlatelo per formare una palla quindi mettetelo a riposare nella ciotola imburrata e coperta, in luogo tiepido (il forno con la lucina accesa può andare benissimo). La lievitazione sarà lunga, almeno 5 o 6 ore, e dipenderà dalla vivacità del vostro lievito e dalla temperatura in cui riposerà. 
  • Una volta raddoppiato, dividete l'impasto in 7 pezzi di c.ca 95 g ciascuno. Piegate quindi pirlate bene ogni pezzo a formare una pallina ben sigillata sul fondo. Sistemate le palline nello stampo foderato e imburrato con una pallina al centro e le altre sui bordi a formare i petali. 
  • Coprite con la pellicola e portate nuovamente a raddoppio in luogo tiepido (c.ca 1h30 o meno). 
  • Preparate la crema, che potrà essere fatta anche il giorno prima e lasciata raffreddare in frigo. Portate a fremere il latte con la scorza di limone e lasciate in infusione. Nel frattempo battete i tuorli con lo zucchero miscelato alla maizena usando una forchetta. Rompete la crema con metà del latte caldo e mescolate bene quindi versate il composto nella casseruola del latte e cuocete a fuoco dolce mescolando costantemente con la frusta fino ad addensare. 
  • Fatela raffreddare in un contenitore di vetro ampio e piatto coperta con pellicola a contatto ed un volta fredda mettetela in un sac a poche usa e getta e conserva in frigo fino ad utilizzo. 
  • In un altro sac a poche senza beccuccio, versate la confettura che avrete fatto scaldare un poco con uno o due cucchiai di acqua. 
  • A raddoppio raggiunto, ungetevi il dito indice e praticate un foro al centro di ogni pallina con grande delicatezza. Cercate di arrivare in fondo senza bucare l'impasto ma allargandolo un po' per consentire l'inserimento della confettura 
  • Adesso tagliate la punta del sac a poche per ottenere una apertura di 5/7 mm di diametro ed inserite all'interno del buco, la confettura fino a farla arrivare in cima alla brioche. Continuate così con tutte le altre palline. 
  • Spennellate bene le brioche con il tuorlo sbattuto con il latte quindi rifinite con la crema, tracciando un cordino spesso sui bordi di contatto delle brioche come vedete in foto. Rifinite a piacere con granella di zucchero. 
  • Cuocete la brioche in forno preriscaldato a 170°, in modalità ventilata per una 40na di minuti. Controllate la cottura verso i 25 minuti e se notate che il dolce scurisce, coprite con alluminio. Prima di sfornare, fate la prova stecchino quindi lasciatelo intiepidire su una gratella una decina di minuti. 
  • Sformatelo e proseguite il raffreddamento sulla gratella. Servitela tiepida o a temperatura ambiente, con la crema che vi sarà avanzata, addizionata da panna montata per ottenere un'ottima crema diplomatica. 
  • Si conserva morbido coperto con pellicola ma è facilmente congelabile separando le varie brioche e facendole rinvenire in forno a 100° per una decina di minuti. 






mercoledì 17 maggio 2023

Buffet Mini per appetiti Maxi: mini hamburger e frittate di pasta mignon

Ho sempre adorato il gioco della miniaturizzazione in ambito alimentare. 
Ridurre piatti iconici alla stregua di un boccone. 
La cosa non piace soltanto a me visto il successo che hanno ormai da una decina d'anni a questa parte i famosi "finger food", porzioni afferrabili con le dita, di cui non ci si stanca mai. 
Oggi non ho inventato nulla di nuovo ma ho soltanto giocato nella preparazione di un mini buffet di mini celebrity, dagli americanissimi hamburger, non più grossi di una polpetta e le intramontabili frittate di maccheroni napoletane formato gnomo. 
Un primo, un secondo rinforzato, da accompagnare con dei pickles o più semplicemente una giardiniera di verdure primaverili fatta al volo.
Vi sembrerà un po' laborioso, ma potrete preparare i buns per gli hamburger in anticipo e congelarli mentre per le frittate, verranno cotte in forno quindi anche qui vi basterà preparare gli stampi ed infilarle in forno poco prima dell'arrivo dei vostri ospiti. 
Se solo smettesse di piovere, si potrebbe anche fare una bella cena in terrazza. 

Ingredienti per 12  mono porzioni 

250 g di spaghetti 

3 uova medie sbattute 

125 g di prosciutto cotto a dadini o pancetta o salame napoletano 

3 cucchiai generosi di grana  + per rifinire 

120 g di provola classica o affumicata a piacere 

Olio extravergine 

Sale - pepe 

  • Rompete a metà gli spaghetti, cuoceteli e scolateli 2 minuti prima dell’orario indicato dalla confezione. Versateli in una ciotola mescolandoli con 2 cucchiai d’olio per non farli attaccare. 
  • Versate le uova, il prosciutto precedentemente rosolato in padella, i formaggi, una bella macinata di pepe e sale. Mescolate bene il tutto. 
  • Foderate una teglia per muffin con quadrati di carta forno. Con una pinza prelevate una quantità di spaghetti ed arrotolateli dentro alla cavità del muffin fino a riempirlo.  Cercate di aggiungere il condimento via via. 
  • Finite con una spolverata di parmigiano e fate cuocere in forno a 180° per 35 minuti o fino che la superficie sarà ben gratinata. Servite subito ben caldi. 

INGREDIENTI PER c.ca 24 panini mignon (Buns)

125 g di farina Manitoba

125 g di farina 0 macinata a pietra

130 g di latte

20 g di burro a temperatura ambiente

10 g di zucchero

5 g di strutto (sostituibile con burro)

5 g di sale

2 g di lievito di birra secco


Per la finitura

1 uovo

1 goccio di latte

i semi preferiti per decorare.

  • Nella ciotola della planetaria mettete le farine miscelate con il lievito e lo zucchero.
  • Con il gancio cominciate ad impastare a bassa velocità aggiungendo piano piano il latte. Impastate fino a che la farina abbia assorbito il liquido.
  • Aggiungete il burro e lo strutto poco alla volta ed impastate a media velocità per 10/15 minuti fino ad ottenere una palla liscia ed omogenea. Fate lievitare coperta con una pellicola in luogo tiepido per c.ca 2 ore due ore.
  • Quando l'impasto avrà raddoppiato il suo volume, sgonfiatelo, coprite una teglia con carta da forno e preparate i buns. 
  • Formate delle palline da 20 g di peso ciascuna, sistematele distanti  per la seconda lievitazione e coprite con un canovaccio. 
  • Dopo c.ca 45 min. sbattete l'uovo con il latte e spennellate bene i panetti. Cospargeteli dei semi preferiti e fateli cuocere in forno preriscaldato a 180° per 20 minuti. Dovranno essere dorati sopra e pallidi sui lati in basso. Fateli raffreddare su una griglia quindi potrete congelarli senza difficoltà.

Ingredienti per c.ca 12 mini Burger

400 g di macinato magro 

Pomodori Piccadilly qb

Foglie di lattuga qb 

50 g di formaggio a fette tipo cheddar o gruyere o provola 

Qualche pickle a piacere 

Maionese o Ketchup

  • Formate le polpettine di carne che dovranno avere il diametro dei panini. Consiglio l’utilizzo di un coppapasta. Lo spessore non dovrà essere oltre 1cm 1/2
  • Fatele cuocere per 1 minuto c.ca per lato a fiamma vivace con un pizzico di sale. Quando girerete sul secondo lato, appoggiate un pezzetto di formaggio in modo che fonda mentre sotto cuoce. 
  • Contemporaneamente fate scaldare i panini tagliati a metà, su una padella antiaderente appoggiando il taglio sulla piastra. 
  • Componete i panini in questo ordine: un ciuffo di maionese sulla base del panino, lattuga, carne e formaggio, pomodoro, pickles, salsa a piacere e cappello del panino. Fermate con degli stuzzicadenti. 
  • Servite immediatamente con pickles a parte. 


lunedì 8 maggio 2023

Biscotti del Lagaccio con Licoli: una nuova dipendenza

Sono mancata un bel po' ultimamente ma questo non significa che non sia impegnata dietro la produzione di un bel po' di ricette.  Il problema è che non ho il tempo materiale per mettermi qui e pubblicare, e questa è la cosa più spiacevole. 
Non faccio più promesse a questo punto, perché ogni volta che dico "vi prometto", questo va puntualmente disilluso. 
Veniamo al punto: ultimamente ho seguito un corso sulla panificazione. 
In questo blog ho spesso parlato di quanto i lievitati siano stati la mia spina del fianco ma che nel tempo si sono trasformati in una grande passione. Ecco. Se qualcuno di voi è un mio assiduo lettore, saprà che in questo blog, a parte qualche brioche, non c'è pane. 
E per pane intendo la tradizionale pagnotta ben lievitata, alveolata, meravigliosa come deve essere. 
No. Nulla. 
Cioè, non è vero, c'è un pane toscano, di cui ho parlato ma niente ricetta, perché all'epoca non sarei stata in grado di farlo.
Non che lo sia adesso, ma dopo aver seguito il corso della magica Manuela  che certamente molti di voi conoscono, ho preso il coraggio a quattro mani e mi sono addentrata nel magico mondo del lievito naturale. 
Dopo il corso con Manu, ho riportato a casa un barattolino di licoli, prontamente ribattezzato Ciccio e ho cominciato a prendermene cura, utilizzandolo nelle prime ricette, oltre che nelle mie prime pagnotte.
Sull'esito dei tentativi, probabilmente ci scriverò un post più avanti, quando sarò in grado di sfornare un pane decente.
Per il momento sappiate che sono in fase di sperimentazione, senza pretese si insegnarvi nulla. 
Ma quando dicevo  risoluta "mai, preferisco prendere un cane", sapevo di mentire spudoratamente, soffrendo il desiderio nascosto di saperne di più.
Ma veniamo alla ricetta.
Conoscete i biscotti del Lagaccio? Se avete avuto occasione di visitare Genova e la sua provincia (ma anche buona parte della sua regione) potrete trovarli con facilità presso le panetterie, in sacchettoni di plastica da scorta familiare. 
Io li amo. Da sempre. Non ricordo quando li ho scoperti, ma ero già una ragazza e quelle fette biscottate cosi' graziose, leggermente dolci e dall'inebriante aroma di anice, mi hanno sempre fatto sognare. 
Sono buonissimi da soli ma spalmati di confettura con un velo di burro, sono la fine del mondo. 
Per me, insieme a poche altre cose, entrano nella mia personale lista della colazione perfetta. 

In questa ricetta, non ho inserito l'anice, non gradito dalla mia famiglia. Voi potrete scegliere aggiungendo l'aroma che preferite. Non ci sono regole. 
L'agente lievitante è il mio licoli, rinfrescato e bello pimpante. 
Se invece vorrete utilizzare il lievito di birra, nessun problema. Metto la sostituzione nella ricetta. Dovrete valutare i tempi di lievitazione. 

Ecco gli ingredienti per c.ca 2 teglie di biscotti. 

500 g di farina 0 (W260 di forza)
140 g di licoli rinfrescato 
160 g di acqua a temperatura ambiente 
100 g di burro tirato fuori 30 min. prima di usarlo
100 g di zucchero di canna integrale finissimo
le zeste di un limone grattugiato finemente
1 pizzico di sale 
  • Versate l'acqua ed il licoli attivo nella ciotola della planetaria e scioglietelo con una spatola. Aggiungete lo zucchero e continuate a mescolare fino a scioglimento. 
  • Applicate la foglia e metà della farina e cominciate a mescolare a velocità 1 fino a che il composto non avrà assorbito tutta la farina.
  • Togliete la foglia ed applicate il gancio. Con un tarocco pulite bene i lati della ciotola quindi versate il resto della farina e continuate ad impastare a velocità 2 portando l'impasto ad incordatura.
  • Quando l'impasto si sarà agganciato bene, aggiungete il sale, la scorza di limone e cominciate ad inserire il burro poco alla volta, cercando di osservare l'impasto che dovrà avere assorbito bene il burro prima di procedere ad un nuovo inserimento.  Continuate fino a quando non avrete terminato il burro e l'impasto risulterà liscio e lucido. 
  • A questo punto toglietelo dalla ciotola su una spianatoia e impastate brevemente, terminando con un paio di pieghe a tre chiudendolo poi a palla.  Sistematelo in una ciotola coperto con la pellicola e tenetelo al caldo per c.ca mezz'ora/40 minuti prima di passarlo in frigorifero per almeno 12 ore. 
  • Il giorno dopo sgonfiate l'impasto e dividetelo in 3 parti. Pesatelo prima di formarlo. Avrete 3 pezzature di c.ca 340 g l'una. 
  • Formate dei filoncini come vedete in foto e lasciateli lievitare fino al raddoppio. Siccome l'impasto è freddo, avrà necessità di riprendere la temperatura prima di crescere. A secondo della temperatura che avrete in casa, ci vorranno dalle 4 all 6 ore c.ca. Consiglio di metterli in forno con la lucina accesa coperti da pellicola. 
  • Cuocete in forno a 200° per c.ca 40 minuti fino a che la superficie non sarà bella dorata. Toglieteli e fateli raffreddare completamente su una gratella. 
  • Un volta ben freddi, tagliateli a fette spesse 1 cm, con un coltello ben affilato a lama liscia. Tostate i biscotti in forno a 180° per c.ca 20 minuti lasciando lo sportello aperto con l'aiuto di un mestolo di legno. Girate la teglia a metà tostatura. Una volta pronti, spegnete il forno e lasciate che raffreddino al suo interno. 
  • Conservate in una scatola di latta. Si mantengono croccanti per molti giorni. 
NOTA - Se volete sostituire il licoli con lievito di birra, 4 g di lievito secco o 7g  di lievito fresco. 





giovedì 6 aprile 2023

Charlotte di Colomba con fragole: Buona Pasqua!

Ultimo rush prima della Pasqua. 
La mia sarà domestica, senza viaggi parentali ma con la mia famiglia intorno alla tavola di casa mia. 
A dirla tutta, la cosa che preferisco. 
Oddio, non è che non mi sarebbe piaciuto andare da qualche parte, ma considerando la ressa ed i prezzi, ed il mio livello di stanchezza, l'alternativa mi va benissimo.
Inoltre si prospetta una Pasqua freddina e forse anche piovosa. 
Per augurarvi una buona festa, ho preparato una ricetta che andrà bene per quando le feste saranno finite e vi ritroverete con una montagna di Colomba svolazzante tra un pensile e l'altro. 
Se proprio non ne potete più, questo è un modo carino per riproporla.
Intanto vi auguro dei giorni sereni e riposanti. Come più preferite. 
Buona Pasqua a tutti voi. 

La Colomba Pasquale è un dolce che si presta a numerose varianti di riciclo spesso molto semplici nella preparazione. 

La mia preferita è certamente il “pain perdu”, un escamotage tutto francese per utilizzare la brioche un po’ rafferma e trasformarla in una merenda deliziosa. 

Basta passare una fetta di colomba in una padella antiaderente con poco burro e farla tostare su entrambi i lati servendola con confettura o frutta fresca. 

Oppure il classico pudding all’inglese: basta preparare una crema con uova, zucchero e latte, versarla sugli avanzi di colomba in una pirofila aggiungendo frutta o pezzettini di cioccolata e passarla in forno fino a che la crema non sarà rappresa e la superficie dorata e via, il dessert è pronto da essere servito accompagnato a del gelato o panna. 

Questa ricetta invece si rifà alla tradizione dello zuccotto Toscano, dove il guscio di pan di Spagna diventa a base di colomba ed il ripieno un cuore di crema alla ricotta fresca di stagione che in primavera vive il suo trionfo. 

Fragole e cioccolata o anche la vostra fantasia fanno il resto. 

Facile, veloce e di grande effetto. 


Ingredienti per uno stampo da savarin di 24/26 cm di diametro

600 g c.ca di Colomba classica 

500 g di ricotta fresca

250 ml di panna fresca 

100 g di formaggio spalmabile tipo quark

50 g di zucchero a velo 

80 g di zucchero semolato fine 

600 g di fragole 

80 g di gocce di cioccolato 

8 g di gelatina in fogli 

La scorza grattugiata di un limone non trattato

La scorza grattugiata di un arancia non trattata 


Per il coulis di fragole

250 g di fragole 

2 cucchiai di zucchero

Il succo di 1 limone 


  • Foderate lo stampo a ciambella con pellicola trasparente ed affettate la colomba in fette regolari spesse mezzo cm quindi sistematele nello stampo in maniera da foderarlo completamente. Pressate con le dita verso le pareti per farle aderire. 
  • In una larga ciotola mettete la ricotta ben scolata ed il formaggio cremoso e con una spatola lavorateli fino ad ottenere una crema. Aggiungete lo zucchero semolato e la scorza degli agrumi e continuate a lavorare con energia. 
  • Mettete la gelatina a mollo in acqua fredda per 10 minuti. Nel frattempo scaldate la panna rimasta quasi a bollore quindi scolate la gelatina e strizzatela bene quindi versate la panna in una ciotola e fatevi sciogliere la gelatina. Aggiungete il composto alla crema di ricotta e mescolate bene.
  • Montate 200 ml di panna a neve ferma con lo zucchero a velo ed aggiungetela alla crema di ricotta mescolando delicatamente per incorporare. 
  • Per ultimo aggiungete le fragole ben lavate e tagliate a dadini insieme alle gocce di cioccolato e mescolate un’ultima volta. 
  • Versate il composto cremoso nello stampo pressando con una spatola quindi una volta raggiunti i bordi, chiudete tutto con fettine di colomba sulla superficie. Appoggiate un piatto piano o un vassoio con un peso sopra e mettete in frigo per almeno 2 ore o tutta la notte.
  • Preparate il coulis di fragole cuocendo le restanti fragole tagliate a pezzi, con il limone e zucchero. Quando le fragole saranno morbide, dopo c.ca 10 minuti di cottura, versatele in un bicchiere per mixer a immersione e frullatele. Potete passare il coulis ancora caldo al setaccio se preferite. Servite la Charlotte con la salsa di fragole fredda  
  • Si conserva in frigo massimo 3 giorni. Si può congelare.