Non so se questa partecipazione sarà legale ai fini della gara MTC perché è stata fatta a quattro mani.
In casa Andante, c'è un unico pizzaiolo e di certo non sono io.
Quelle poche volte che il pizzaiolo mi ha lasciato l'incombenza di impastare, ha sempre poi portato in fondo la fase due, ovvero cottura della pizza.
Quello che poi è avvenuto anche in questa situazione.
Perché, lo ammetto senza vergogna né paura di sbrodolarmi, la pizza che fa lui, difficilmente l'ho mangiata altrove.
Nelle serate tra amici, lui passa il tempo della cena in piedi, dietro al suo forno a stendere, farcire cuocere e servire la pizza a tutti, per la gioia di tutte quelle pance contente.
Che non perdono occasione per auto invitarsi periodicamente.
All'annunciazione della nuova sfida MTC di questo mese, ho pensato che la mia personale gara non sarebbe stata con la Community del web, ma con lui, perché la soggezione per la sua bravura con questo immortale piatto è tanta.
Mi sono detta che non avrei potuto comunque partecipare senza il suo aiuto, perché pensare di fotografare le fasi di preparazione di una ricetta così complessa nonostante la sua apparente semplicità, è impossibile.
Tutta la parte relativa all'impasto e lievitazione è stata eseguita da me, mentre la parte finale, ovvero la stesa e la cottura, dalle mani del mio pizzaiolo preferito, che ha quindi anche fatto da modello alle immagini del tutorial.
Chiedo quindi venia ad Antonietta, magistrale Terzo Giudice di questa stupenda sfida ed alla nostra super capa Alessandra se i partecipanti di questa proposta sono nella realtà, due.
Vi invito a leggere il suo incredibile post per trovare tutte le preziose informazioni e non fallire nell'impresa.
Al momento mi sono limitata a realizzare la tradizionale pizza la piatto con metodo diretto, nei due gusti più amati dall'esimio pizzaiolo e dalla sottoscritta: La Maschia del Chianti e la Margherita Sbagliata.
La Maschia è una creazione personale dell'uomo di cui sopra, perfezionata nel tempo ed ormai diventata cavallo di battaglia delle sue performance.
La Margherita Sbagliata non è nulla di originale, ma a noi piace moltissimo ed in casa la chiamiamo affettuosamente "focaccia fresca".
Qui di seguito vi riporto la ricetta di Antonietta e le sue note lungo la spiegazione.
Ingredienti per 4 pizze al piatto "regular"
450 g di farina forte
250 ml di acqua
12 g di sale
1 g di lievito di birra fresco
1 cucchiaino di zucchero
Per prima cosa misurate l'acqua.
E' consigliabile usare acqua oligominerale naturale in bottiglia se la vs. acqua del rubinetto è ricca di cloro perché questo può inibire la lievitazione.
Versare l'acqua in un'ampia ciotola di vetro e prelevatene una piccola quantità che verserete in 2 ciotoline diverse: in una scioglierete il sale e nell'altra attiverete il lievito con lo zucchero.
Versate l'acqua con il lievito nella ciotola e cominciate ad aggiungete piccole quantità di farina che avrete precedentemente setacciato.
Quando avrete finito la farina, potrete aggiungere l'acqua con il sale disciolto.
Incorporate la farina nell'acqua con la mano continuando fino a raggiungere il cosidetto "punto di pasta", in cui vedrete formarsi una palla appiccicosa e informe.
Questa fase deve durare più o meno 10 minuti.
Adesso dovrete ribaltare l'impasto su una spianatoia ed impastare con energia per minimo 20 minuti (io ho usato un timer).
L'impastate stirando e avvolgendo l'impasto su se stesso, utilizzando i polsi e scaricando il peso del corpo sull'impasto. Il lungo impasto fatto con energia consentirà di ottenere un panetto non appiccicoso, elastico, morbido che produrrà una pizza soffice e asciutta.
Verso il 15 minuti di impasto, ho notato come il panetto sia diventato cedevole e liscio con la tendenza a prendere una forma tonda e compatta, segno di una buona incordatura.
A impasto avvenuto, posizionate la palla in una ciotola di vetro e coprite con pellicola.
Fate lievitare in luogo caldo (almeno 25°) per minimo 2 ore.
E' il momento dello staglio, o come dice il mio pizzaiolo, della "spuntatura"
Ho diviso il panetto grande in 4 parti uguali da qui, quatto piccoli panetti (attraverso la pirlatura), che ho riposto su un telo di lino ed ho lasciato lievitare per 6 ore.
Non infarinate il telo perché l'incordatura dei panetti non consentirà loro di attaccarsi.
La temperatura deve essere di almeno 25° C.
Nonostante abbia coperto i panetti con un telo di tessuto naturale, purtroppo si sono leggermente seccati in superficie.
La prossima volta li coprirò preventivamente con pellicola e poi tessuto.
Mentre portate il forno alla temperatura più alta insieme allo stampo che userete per la pizza (io ho usato il fornetto con pietra ollare che arriva fino a 300°C), procedete alla stesa dell'impasto.
Cospargete il piano di lavoro con semola e stendete i panetti con le mani allargandoli verso l'esterno, quindi proseguite sbattendo la pasta tra una mano all'altra e roteandola in modo che si allarghi ottenendo una forma rotonda con centro sottile e bordi leggermente più spessi.
A questo punto, se avete un forno normale, prelevate la teglia calda ed inseritevi la pasta procedendo al condimento velocemente, per poi riporla immediatamente in forno.
Nel mio caso l'impasto è stato messo sulla pietra del fornetto e condito direttamente lì sopra.
Per la Maschia del Chianti
150 g di Porchetta del Chianti affettata a macchina
2 piccole patate farinose
200 g di mozzarella di bufala
80 g di Mozzarella fiordilatte
Olio extravergine del Chianti Classico Dop
Sale aromatico con erbe del Chianti (un misto fine di sale, pepe nero, salvia, rosmarino, timo e ginepro)
1 rametto di rosmarino fresco per rifinire.
Sbucciate e lessate le patate a lungo: dovranno essere molto tenere.
Schiacciatele con una forchetta e conditele con il sale aromatico ( il mio è stato un regalo del mitico Cecchini di Panzano) e abbondante olio extravergine del Chianti Classico Dop.
Mescolate con cura.
Sulla base di pizza distribuite il fiordilatte e cominciate la cottura.
A 3/4 della cottura, aggiungete le patate distribuendole uniformemente sulla mozzarella e proseguite la cottura.
Una volta pronta, rifinite con la porchetta e con la mozzarella di bufala stracciandola con le mani.
Un immancabile filo d'olio extravergine e rametti di rosmarino a profumare il tutto.
Servire immediatamente.
Per la Margherita Sbagliata
150 g di Fiordilatte
70 g di passata di pomodoro (fatta in casa da mia suocera)
Olio extravergine
Basilico fresco
Per la Margherita Sbagliata è fondamentale che la salsa che utilizzerete sia davvero buona.
Un passata possibilmente fatta in casa da pomodori buoni, che immagino per molti sia un'utopia, ma se proprio volete provarla, cercate in commercio un prodotto che sia eccellente, perché questo cambierà la storia della vostra pizza.
Sulla mozzarella, avranno maggiore fortuna gli amici da Roma in giù. Io ho cercato una buona mozzarella ma certamente nulla a che vedere con quelle che posso reperire quando scendo in Molise.
Distribuite tutta la mozzarella precedentemente ben strizzata e sbriciolata con le mani, sulla superficie della pizza e portate a cottura.
Una volta pronta, versatevi sopra la passata di pomodoro appena salata, e rifinite il tutto con un filo d'olio extravergine e foglie di basilico fresco.
Servite immediatamente.
La domanda è: avrà vinto la sfida il mio impegno e la ricetta di Antonietta contro la bravura del pizzaiolo di casa?
La risposta, con tutta onestà è nì: questa è sicuramente una pizza buonissima, che lascerebbe a bocca aperta molte persone e che anche qualche ristorante potrebbe invidiare.
Purtroppo la stanghetta da superare nel mio caso, è troppo alta ed in questo caso sono costretta ad ammettere che per ora vince lui!
Con queste due proposte sono felicissima di partecipare alla sfida nr 58 dell'MTC sulla Pizza di Antonietta - La trappola golosa.
Mi piacciono entrambe le tue proposte! Da prendere nota assolutamente! Ciao ciao
RispondiEliminaGrazie cara Elisa!
EliminaQuesto commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
RispondiEliminaOk. Mi fermo alla Porchetta del Chianti... e sbavo dinanzi a cotanta roba!Bellissimo lavoro di squadra! Un abbaccioo
RispondiEliminaahahahah...se passi di qui te la faccio scoprire! Bacione.
EliminaOk. Mi fermo alla Porchetta del Chianti... e sbavo dinanzi a cotanta roba!Bellissimo lavoro di squadra! Un abbaccioo
RispondiEliminaUna sola parola: fantastica. Invidia a pacchi!! Io c'ho una pizza rinsecchita e striminzita... :-(
RispondiEliminaMa smettila su, e riprovaci immantinente!
EliminaAbbraccione,
Non dico nulla, però l'opzione patata e erbe aromatiche era e forse é ancora al vaglio, per il topping della mia pizza! Ti amo e un po' ti odio!! Siamo troppo simili io e te :) brava tu, ma anche Antonio non scherza!!! Bacione socia
RispondiEliminaNon c'è nulla da fare...siamo troppo in sintonia! Ti lovvo tesoro!
EliminaE' mattina ma se ci fosse qui una fettina di quella maschia del Chianti sicuramente sarebbe mia, forse non hai vinto la sfida casalinga ma sicuramente l'acquolina è stata stuzzicata
RispondiEliminaBrava ciao Manu
Grazie mille Manu. Un bacione grande
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RispondiEliminaChe casa di gastronomi e che coppia siete! Complimenti. Riverisco la maschia vorrei proprio gettarmicisi sopra! (-:
RispondiEliminaTi invito ufficialmente a cena la prossima volta che passi di qui.
EliminaGrazie! E ti pare che dico di no? ;-P
EliminaBravissimi entrambi e i miei migliori e più sinceri complimenti per queste ottime pizze:la maschia poi è goduria allo stato puro:))
RispondiEliminaMa grazieeeee
EliminaUn bacione Rosy
Levato il dente alla grande; fossero tutte così le "estrazioni"! Mi prenoto anche io per la maschia, grazie! :-)))
RispondiEliminaI lievitati come sai, sono uno scoglio per molti, ma basta non farsi prendere dal panico!
EliminaGrazie mia cara.
Che dire? Maschia, è maschia! L'avevo intravista su fb e mi ero ripromesso di passare. Che poi il nome è davvero relativo quando ci si imbatte nella perfezione dell'impasto e della cottura ed in quei condimenti che solo chi ama il cibo può capire che goduria infinita possano procurare tutti così sapientemente miscelati :-D
RispondiEliminaLa margherita "sbagliata" invece è da sfogliare spicchio a spicchio.
Ora sappiamo anche dove mangiare una buona pizza in Toscana :-D
Fabio
ahahaha...ecco, tu faccelo sapere in anticipo, e la Maschia del Chianti la trovi per cena!
EliminaUn bacione,
La maschia è veramente una goduria per gli occhi e, immagino, per il palato ma l'idea della margherita sbagliata è fantastica.
RispondiEliminaGrazie cara Silvia. La Sbagliata è semplice ma davvero buona.
EliminaLa Margherita sbagliata la mangerei tutta! Semplice, ma buonissima! :)
RispondiEliminaEsatto!
EliminaUn bel bacione
Assuntooooo
RispondiEliminaCol nuovo restyling in pizzeria mi sa che la cbiamerò mtc pizza's
Patty è perfetta complimenti al pizzaiolo di casa
RispondiEliminaCara, vengo a trovarti subito, mtc o non mtc, questa pizza mi fa una golaaa, ed il pizzaiolo che ci tiene alla sua pizza mi fa intuire che l'è davvero bravo! complimenti!
RispondiEliminaLa margherita sbagliata é giá la mia preferita... mamma mia solo a vederle le tue pizze devono essere una roba troppo buonaaaaaaa. Potresti spedirmene una fetta a Bologna? Bravissimaaa
RispondiEliminaChe invidia, hai un aiutante degno di nota!
RispondiEliminaL'ultima volta che ho chiesto una mano io è stato quando doveva setacciarmi lo zucchero per i macaron. Visto che nel setaccio erano rimasti dei granelli, ha ben pensato di rovesciarli nell'impasto.
Da lì ho deciso di non chiedergli più di aiutarmi! :D
Tornando alle vostre pizze, la maschia è tanta, ma tanta roba e la margherita sbagliata mi piace da morire! Qui da me la preparano con il formaggio tipo emmentaler ed è una vera goduria!
Bravissimi, ottimo lavoro :D
raccolgo le bave dalla tastiera solo quel tanto che basta per ricordare al valente aiutante che qui siamo creditori della ricetta di una focaccia. E quindi :) vorremmo riscuotere, a partire da ora. Va benissimo tutto, anche maschia sbagliata... che mica stiamo a pettinare i bambolotti, qui :)
RispondiEliminaE sei in concorso, cara la mia ragazza.
inizia a tremare :)
La maschia mi ispira così tanto che non te lo posso dire!!!
RispondiEliminaSei un mito, Patty, e l'uomo di casa lo è con te: non per niente, come dice la saggezza popolare, Dio li fa e poi li accoppia!!! :-D
Penso alla "Maschia del Chianti" da quando l'ho vista su facebook, sono riuscita a passare solo adesso. Fantastiche proposte entrambe ed eseguite alla perfezione, io devo ancora mettermi alla prova e ho una gran paura!! Complimenti Patty
RispondiEliminaUn abbraccio
Marta
Patty carissima mi sento onoratissima che il mio impasto sia passato al vaglio del (maschio, ops...) pizzaiolo e sento anche io un tantino di soggezione considerando quello che racconti e la maestria che noto attraverso le foto.
RispondiEliminaTra le due mi ha conquistata la Maschia perchè in essa ritrovo i profumi del mio forno a legna: il ruoto di rame con patate al rosmarino e la pizza!
Dunque un connubio perfetto.
Grazie a entrambi e felicissima di questo insolito duetto
Boh, io ad ogni blog che sto visitando ho problemi di bave sempre più consistenti.. ma di fronte a queste due ho perso i sensi definitivamente -.- io e la porchetta ci vogliamo tanto tanto bene.
RispondiEliminadetto così sembra un elucubrazione pesante, ok mi fermo.
Comunque sia, invitami a cena, quanto prima.
Ecco
Ciao
Lidia
Acquolna a gogo' !
RispondiEliminaBo...cioè...qui c'è da sbavare letteralmente!
RispondiEliminaCome per i burger dell'anno scorso.
E poi i nomi che dai... Ti stimo fratella!
La Maschia tutta la vita!!!!!! Come sempre sei eccezionale in ogni ricetta.
RispondiEliminaBacio.
Susy
Decisamente una pizza con un certo carattere!!!
RispondiEliminaSto seguendo una dieta tristissima, che ho "strappato" proprio con la pizza di Antonietta, quindi ti puoi immaginare la commozione davanti alle tue foto. In quella maschia mi ci avvolgerei come in una confortante copertina, guarda....Certo che con quelle mani tuo marito solo due cose poteva fare: o il pizzaiolo o il pianista! :)
RispondiElimina