Non avrei mai immaginato che il mio precedente post avrebbe sollevato un'onda di affetto e vicinanza come non mi succedeva da un po'.
Solo per aver espresso perplessità sul continuare questo percorso che ultimamente mi sembra abbia perso un po' di significato.
Senza aver mai realmente pensato di interrompere questo "stream of consciousness", che altro questo blog non è.
Mi avete scritto, mi avete inviato messaggi in privato, qualcuno mi ha anche minacciata di eresia se avessi preso l'insana decisione.
L'intenzione non era certo questa.
Come al solito qui dentro finisco col pormi domande ad alta voce dandomi o aspettandomi delle risposte da voi e la sorpresa più grande è che quelle risposte spesso arrivano, e sono una cosa bella.
Alla fine, anche se dovesse esserci un unico lettore nell'etere, varrebbe la pena di continuare a scrivere. Che tanto a cucinare non si smette mai.
Di storie di raccontare ne abbiamo tante.
Uno si chiede: ma cosa può fregare a qualcuno delle tue storie?
Mah, me lo chiedo anche io, ma il bello di questo spazio è che uno può girare pagina e cercare altro. La bellezza della libertà della rete.
La storia di questo dolce è semplice: me ne sono innamorata sfogliando la rivista Olive di un secolo fa. Vista ed aver avuto voglia di farla è stato un attimo.
Il bello è arrivato dopo: quando la torta è stata pronta, non c'era più un briciolo di luce per fotografarla. Fatto sta che ho odiato le foto e ho messa da parte la ricetta.
Col senno di poi, ho pensato che la perfezione non è di questo mondo ed ho dato una possibilità alla pubblicazione, perché il dolce, porello, non aveva nessuna colpa.
Perché c'è da dire che adesso, dopo 8 anni di blog, l'unico modo per invitare un nuovo lettore ad arrivare fin qui, è un'immagine convincente.
Non ci credete? Eppure questa è la realtà dei blog oggi.
O sei bello, o nessuno ti si fila.
Chiedetelo a quella "granculo" di Cenerentola.
La cosa paradossale è che questo dolce è un cugino del precedente.
Me ne sono resa conto soltanto dopo che avevo finito di scrivere.
Ha la struttura di un quattro quarti (io ho ridotto lo zucchero però) e l'infusione di uno sciroppo di agrumi che inumidisce l'impasto denso e fondente. Per finire, una copertura di cioccolato.
Non è voluto, ovviamente. E' una pura casualità.
In ogni caso il dolce è delizioso, perfetto per il te delle cinque: vi consiglierei di usare un te aromatico, con intensa personalità, per giocarsela con gli aromi freschi e decisi del cake.
Ingredienti per uno stampo classico da 1 litro
250 g di zucchero
la scorza grattugiata di 5 lime + 1 per decorare (facoltativo)
10 g di foglie di menta
150 g di burro morbido
3 uova a temperatura ambiente
300 g di farina 00
200 ml di panna fresca a temperatura ambiente.
2 cucchiaini di lievito per dolci
Per lo sciroppo
100 ml di succo di lime (c.ca 5 lime)
100 g di zucchero
1 cucchiaio di rum
Per la copertura
85 g di ottimo cioccolato al latte (35% - 45% di burro di cacao min).
100 ml di panna
- Scalda il forno a 180° e prepara lo stampo imburrandolo e foderandolo con carta da forno
- In un cutter metti lo zucchero, le foglie di menta e la scorza di lime grattugiata e frulla il tutto fino a che le foglie di menta non saranno sminuzzate finemente (lo zuccherò si impregnerà dell'aroma del lime).
- Metti il burro morbido nella ciotola dell'impastatrice con lo zucchero aromatizzato e batti fino a che non avrai un composto soffice gonfio e leggero (almeno 5 minuti)
- Una volta montato il burro, aggiungi le uova, che non devono assolutamente essere fredde. Una alla volta. Non aggiungere la successiva se la precedente non è stata perfettamente incorporata.
- Per ultimo aggiungi la farina perfettamente setacciata con il lievito, ed incorpora bene con una spatola.
- A questo punto incorpora la panna con delicatezza e quando il composto sarà perfettamente amalgamato, versalo nello stampo precedentemente preparato.
- Cuoci per 55/60 minuti facendo la prova stecchino.
- Mentre il dolce cuoce puoi preparare lo sciroppo: metti lo zucchero e il succo di lime in un pentolino e porta a bollore. Lascia sobbollire fino a che lo zucchero non sia completamente disciolto, quindi togli dalla fiamma e lascia riposare.
- Una volta cotto il dolce, lascialo raffreddare 5 minuti, quindi, aiutandoti con la carta da forno, trasferiscilo su una gratella. Con uno stecchino da spiedini, bucalo su tutta la superficie e versa lo sciroppo lasciando che coli. Quando noterai con non cola più, sistema il dolce su un piatto e mettilo in congelatore per 20 minuti.
- Mentre il dolce raffredda, prepara la glassa, mettendo il cioccolato tritato in una ciotola. Porta la panna a fremere, quindi versala sul cioccolato e lasciala così un minuto. Con un cucchiaio mescola poi per ottenere una crema fluida da poter versare con facilità. Attendi il tempo che il dolce sia pronto.
- Togli il dolce dal freezer e mettilo su una gratella sotto la quale avrai sistemato un piatto. Versa la glassa facendo il modo che copra tutta la superficie ed anche i bordi. Potrai eventualmente riutilizzare la glassa che è colata sul piatto e se ancora fluida, versarla di nuovo sul dolce a più riprese.
- Lascialo quindi raffreddare per almeno una decina di minuti prima di decorarlo con la scorza di lime, se ti piace.
- Si conserva morbido ed umido per 4/6 giorni se tenuto in una scatola o protetto dall'aria.
Ovviamente il dolce non lo faccio perché sarei a dieta ���� ma è bellissimo,!!! Che avresti continuato a scrivere ne ero certa, per i motivi che tu stessa dici.. comunque cuciniamo quindi possiamo avere dei periodi di pausa, scrivere dei post quasi indecenti, io lo faccio, ma ogni tanto torniamo su questi schermi. Io ormai scrivo perché mi piace l'idea di lasciare qualche pensiero a mio figlio ���� E guarda che questa cosa l'hai detta anche tu da qualche parte ��
RispondiEliminaCara Giulia, ricordo benissimo quanto ho scritto e credo che sia proprio nella pagina della mia presentazione. Spero davvero che i nostri ragazzi un giorno abbiano voglia di conoscerci qua sopra. Ti stringo.
EliminaCiao Patrizia, grazie per la nuova ricetta. Ti seguo sempre con costanza anche se non commento mai, e sono contenta che tu sia tornata sulla tua decisione :) Ho in programma la ricetta precedente per i colleghi questa settimana, ma questa nuova al lime seguirá a ruota! Posso chiederti una cosa, per curiositá? Come mai il passaggio in congelatore? Grazie e buona serata! Cecilia
RispondiEliminaCara Cecilia, grazie per esserti palesata. Adoro quando trovate il coraggio di intervenire e mi fate sentire la vostra voce.
EliminaIn questa ricetta il passaggio in congelatore è molto importante per aiutare la copertura al cioccolato ad "aggrapparsi" al dolce e solidificarsi più velocemente. Ti renderai conto con diversamente ad un cioccolato fondente, questa glassa risulta più liquida. La base fredda del dolce aiuta la glassa a non colare via ma a solidificarsi e potrai fare più passaggi raccogliendo quella che ti cadrà sul piatto. Come vedi, è importante.
Un caro abbraccio e fammi assolutamente sapere come vengono i dolci.
Grazie per la spiegazione. Stasera provo, a domani la sentenza dei colleghi! :)
RispondiEliminaquella granculo di Cenerentola.. che film! :*
RispondiEliminaQuella granculo di Cenerentola :DDD siiiiii!!
RispondiEliminaBellissima tortina...devo liberarmi dalla pigrizia (fatica, poco tempo, stanchezza cosmica) e piantarla con la solita ricetta della torta del mattino, ce ne sono cosi tante che mi aspettano...
Bene, il fatto che non mollerai l'etere mi rassicura ^_^ sei una delle blogger che seguo assiduamente, anche se non sempre lascio il segno...mi sarebbe mancato leggerti proprio come prendere un caffè con un'amica..a questo punto diciamo che va bene anche un thè e una fetta di questo cake :-P
RispondiEliminaUn abbraccio Patri