Ma non è colpa mia.
E' che certe volte mi ascolto parlare, e da affermazioni assurde tipo "sono così buoni che me li spalmerei addosso", si accendono lampadine che sembrano fari da stadio.
Isabelle Allende, aveva un altro modo di riferirsi al cibo che però, un po' si avvicina a questa mia fantasia malata, solo che lei avrebbe messo Antonio Banderas sopra una tortilla messicana in un bagno di guacamole...forse aveva ragione lei.
Per certe fantasie bisogna essere diversamente energici ed io in questo periodo mi posso permettere solo di alzare un cucchiaino.
Comunque, nonostante la stanchezza del momento, la testa continua la sua irrefrenabile giostra e quando mi è stato chiesto dalla CNA Food and Tourism di Siena, di inventarmi una ricetta a base di Ricciarelli, sono quasi inorridita.
Trasformare i Ricciarelli in qualcosa di diverso? Ma non esiste.
Sono talmente buoni che ne mangerei una carretta, e se possibile me li spalmerei addosso...
Ecco, così nascono certe deviazioni, fastidiose come una malattia, disturbanti come una zanzara nell'orecchio in fase Rem, odiose come un tormentone musicale.
Ero per passare, confesso.
La sfida, per semplici motivi di coerenza e legame alla tradizione, mi sembrava una blasfemia.
Poi quella strana idea, che si fa spazio e solletica la curiosità e piano piano prende forma.
Per un momento ho avuto paura di sprecare un tesoro: i Ricciarelli deliziosi del Forno di Ravacciano, erano lì che aspettavano la mia bocca inermi e morbidi come una nuvola. Perché rovinare tutto?
Già, perché?
Se volete scoprire la storia e la ricetta tradizionale dei Ricciarelli di Siena, potrete andare a leggere sulla pagina ufficiale del Calendario del Cibo Italiano, che oggi ne celebra la giornata Nazionale.
Premetto: se vi regalano una confezione di Ricciarelli freschi, e per freschi intendo di Pasticceria o di Forno provenienti da SIENA, e non quelle confezioni industriali da pacco aziendale che stallano per mesi e a volte per anni in dispense dimenticate, mangiateli! Mangiateli così, godeteveli in purezza, dopo un caffè, con un bicchierino di Vin Santo, o da soli, davanti ad un bel film romantico.
Siatene gelosi, non fateli invecchiare.
Ma se, eventualmente, vi capitassero sotto mano dei Ricciarelli industriali, o i vostri deliziosi artigianali siano diventati secchi perché vi siete dimenticati dove avevate messo la scatola (è possibile? boh), allora fatevi questa crema spalmabile e mi direte.
La prima raccomandazione è utilizzare dei Ricciarelli che non siano morbidi.
Devono avere perso la loro umidità ed asciugarsi. Nel caso siate irreparabilmente sadici, seccateli un poco in forno a 100° per qualche minuto. Fate poi raffreddare bene il tutto.
Usando i ricciarelli industriali, con la lama di un coltello abbiate cura di togliere lo strato di zucchero a velo cristallizzato sulla superficie.
Il resto, è di una facilità imbarazzante.
Ingredienti per un vasetto da 200 g
100 g di Ricciarelli
30 g di miele di agrumi
65 ml di latte intero
60 g di cioccolato bianco
30 ml di olio di mais
la scorza grattugiata di un'arancia non trattata
- Frullate i ricciarelli fino a ridurli in polvere fine e versateli in una ciotola. Aggiungete il cioccolato bianco che avrete grattugiato finemente. Mescolate bene.
- Aggiungete la scorza di arancia grattugiata.
- In una piccola casseruola scaldate il latte con il miele e fate cuocere fino a che il miele non sarà completamente sciolto. Il latte dovrà arrivare a fremere. A questo punto versatelo sulla farina di ricciarelli e mescolate bene fino a che il latte caldo non avrà sciolto il cioccolato, ottenendo una crema morbida.
- Aggiungete a filo l'olio e mescolate ancora bene per qualche istante fino a che tutto non sia molto omogeneo. Versatela in un vasetto sterile e lasciate raffreddare completamente.
- Mettete in frigo. La crema acquisterà una consistenza più densa e voluttuosa. Consiglio di lasciarla riposare almeno un giorno in modo che tutti gli aromi si sposino armoniosamente. Si conserva una decina di giorni tenuta al fresco.
Potrete spalmarla su del pan brioche tostato, potrete farcire dei Linzer al cacao oppure degli Alfajores, potrete riempirci delle crostatine di frolla sottile e aggiungere dei frutti rossi che fanno tanto Natale, oppure potrete mangiarvela così, a cucchiaiate, che è tanto ma tanto più facile e veloce!
In ogni caso, è strepitosa!
Non ho parole.Deve essere una roba indescrivibile! Se il mio Augusto consorte risparmia qualche Ricciarello, di cui di solito fa stragi, ci voglio provare.
RispondiEliminaMammamia... questa potrei copiartela pure io che non sono di dolci!!! Bravissima.
RispondiEliminaA pubblicare questa roba rischi di trovarmi sul pianerottolo di casa tua stasera quando torni a casa! Sallo! Deve essere da ululato alla luna piena!
RispondiEliminaLa genialità di certe idee che nascono così, di impulso, dando seguito a quello che è una semplice osservazione che nasce dal cuore, con trasporto!! ;-)
RispondiEliminaInsomma, non tutte le ricette migliori nascono per caso o per riparare ad un errore, no?!
Io non ho mai avuto la fortuna di assaggiare i Ricciarelli di pasticceria o di forno... un anno ce ne regalarono una scatola di quelli industriali morbidi quanto una pietra pomice. Probabilmente è per questo che non hanno lasciato il segno..o meglio...qualcosa hanno lasciato... ma era più uno sfregio :-D.
Con questo post mi hai fatto venir la voglia di assaggiare quelli degni di questo nome!
Un abbraccio
caspita un pò di follia ce la vedo....ma non mi sento folle nel dirti che potrei letteralmente spazzolare l'intero barattolo!
RispondiEliminaSei geniale, in quest'epoca in cui tutto si spalma e diventa un oggetto di culto, tu hai sfoderato un pezzo da 90
RispondiEliminaAnzi...da 100!!
Io ricordo un gelato dopato fatto con questi dolcetti meravigliosi...
RispondiEliminae mi immagino questa crema voluttuosa in una torta di rose all'arancia.
penso me la sognerò di notte.
L'unico vero problema è avere a disposizione dei Ricciarelli "vecchi" da poter utilizzare allo scopo... IMPOSSIBILE!
Ossignor!!!!!!!!!!!!!
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RispondiEliminaPiccola idea geniale... Tu mi tenti!! E' splendida anche come regalo!
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