Uno dei nostri più importanti compositori di musica operistica, rappresenta a mio modesto avviso l'anello di congiunzione tra la produzione Rossiniana e quella Verdiana, anticipando nella sua opera quegli elementi del "melodramma" che tanto cari furono a Verdi.
La sua vita fu breve e costellata da lutti e malattia ma la sua produzione fu intensa e prolifica: 73 le opere oltre a numerose sinfonie, composizioni sacre, cantate, quartetti, quintetti e musica da camera.
In particolare si ricorda come suo capolavoro "La Lucia di Lammermoor", conosciuta da tutti i melomani come "La Lucia" e spauracchio per la maggioranza delle soprano, che con "Ardon gli incensi" (o scena della pazzia) devono cimentarsi con una delle pagine più belle e difficoltose mai scritte per questo registro vocale, grazie alla tessitura lieve, agile ed arrampicata su note ultrasoniche (e se non la conoscete, vi prego di concedervi un momento di magia ascoltandola).
Se oggi vi parlo di questo grande compositore, è perché con il Calendario del Cibo Italiano celebriamo la sua memoria attraverso la Giornata Nazionale della Torta del Donizetti.
L'ambasciatrice della giornata, che vi racconterà la storia di questo dolce delizioso ed impalpabile è Ilaria Talimani del blog Soffici.
Vi invito quindi a leggere il post ufficiale che troverete sul sito AIFB.
Desideravo da tanto preparare questa torta ed oggi ho trovato l'occasione, ricordando come durante la mia adolescenza abbia molto amato un piccolo concerto per Clarinetto, composto proprio da Donizetti e di come l'abbia studiato ed eseguito più volte ai tempi del Conservatorio.
Ho finito col preparare questa torta con una decisa nostalgia e mi sono lasciata trascinare dai ricordi e dall'incredulità di essere stata in grado, tanto tempo fa, di eseguire pagine tanto belle ed impegnative.
Riporto fedelmente la ricetta prevista dal disciplinare della Torta del Donizetti, creata nel 1948 da Alessandro Balzer per ricordare i 100 anni della morte del compositore.
Gli ingredienti sono semplici così come la sua preparazione, a patto che si seguano con grande attenzione certi passaggi così come lavorare gli ingredienti tutti a temperatura ambiente, possibilmente senza avere fretta.
Avendo l'impasto base una discreta quantità di burro, che questo sia ottimo, possibilmente di centrifuga, e le uova freschissime.
Ingredienti per una tortiera a ciambella da 26 cm di diametro.
250 g di burro a temperatura ambiente
150 g di zucchero
8 tuorli medi
4 albumi medi
80 g di farina 00
100 g di fecola di patate
80 g di albicocche candite (io disidratate)
100 g di ananas candita
1 cucchiaino di estratto naturale di vaniglia
2 cucchiai di Maraschino
zucchero a velo per rifinire
Montate il burro insieme a 120 g di zucchero con le fruste elettriche o nella planetaria, a velocità media per almeno 3 minuti, fino ad ottenere un composto molto chiaro, cremoso e gonfio.
A questo punto cominciate ad aggiungere un tuorlo alla volta, continuando a montare, senza aggiungere il successivo prima che il precedente non sia stato completamente incorporato.
Continuate così fino ad esaurimento dei tuorli.
Dovrete ottenere un composto omogeneo e setoso.
Montate a neve ferma gli albumi con i 30 g di zucchero rimanente, ottenendo una semi meringa.
Incorporate con estrema delicatezza gli albumi al composto di burro, utilizzando una spatola di gomma e mescolando dal basso in alto.
Quando gli albumi saranno ben incorporati, miscelate le farine, setacciatele con cura e cominciate ad aggiungerle un paio di cucchiai alla volta, con calma e delicatezza.
Esaurite le farine, è ora di aggiungere la frutta candita e gli aromi che incorporerete sempre con delicatezza.
Imburrate con cura uno stampo a ciambella a cerniera e versatevi l'impasto, livellandolo con cura con il dorso di un cucchiaio.
Fate cuocere in forno preriscaldato ad 180° per 40/45 minuti.
Fate la prova stecchino, quindi fate raffreddare completamente prima di sformare.
Cospargete la superficie con abbondante zucchero a velo e servitelo con la Callas di sottofondo, che canta la Lucia.
Bravissima Patrizia... e te lo dice una bergamasca!!!
RispondiEliminaCara Patrizia i tuoi contributi sono sempre apprezzatissimi, e così suonavi il clarinetto? Una donna dalle mille sorprese! Io ho suonato varie volte la Lucia al flauto non sicuramente con tuoi stessi risultati ahahahahah
RispondiEliminama che meraviglia...sono un paio d'anni che volevo provarla ma non mi sono mai cimentata! Ora è il momento giusto, con la tua ricetta di sicuro non sbaglierò!
RispondiElimina*voglio provarla - scusa
EliminaEcco, un altra bella ricetta con una storia altrettanto bella alle spalle. Si leggono tante cose tra le righe e chissà quanti ricordi per te! :)
RispondiEliminaUna ricetta da fare con le musiche di Donizetti...
Un abbraccio, a presto
Ulica :)
Mannaggia a te Patty!!!!Non si fa cosi'!!!! Mi fai commuovere....Complimenti per il tuo contributo, torta, foto, e pure il bellissimo e struggente brano per clarinetto. Ti capisco, dall'inizio alla fine...eccome se ti capisco! Un abbraccione e complimenti ancora!
RispondiEliminaMannaggia a te Patty!!!!Non si fa cosi'!!!! Mi fai commuovere....Complimenti per il tuo contributo, torta, foto, e pure il bellissimo e struggente brano per clarinetto. Ti capisco, dall'inizio alla fine...eccome se ti capisco! Un abbraccione e complimenti ancora!
RispondiEliminache bellezza, e che ricordi anche per me, che da buona bergamasca sono molto legata al Donizzetti. Complimenti
RispondiEliminaNon conoscevo questa torta,ha un aspetto troppo invitante,soffice e sicuramente buonissima:))bravissima come sempre Patty ti faccio i miei migliori complimenti:)).
RispondiEliminaUn bacione:))
Rosy
mi piace questa trota la salvo,grazie cara,buon fine settimana
RispondiEliminaBravissima Patrizia. In questa torta, a parte l'ottima qualità degli ingredienti, mi pare che la tecnica di lavorazione e la buona manualità siano fondamentali per un buon risultato. E la tua mi sembra non ben riuscita ma superlativa. Vedi un po' che consistenza uniforme, soffice... La foto parla ed io in questo momento la sto ammirando con una faccia incredula davanti al monitor e penso "ma come ha fatto ad ottenere un risultato simile lavorando con tutto quel burro e senza lievito??"" e mi rispondo. " Tecnica, qui c'è tecnica Cristina!" Basta la devo rifare il prima possibile...ok, ora ti lascio libera dai miei pensieri e ti auguro una buona serata e ancora complimenti!!!
RispondiEliminaBaciooo