Nonostante la crisi faccia contare gli italiani
fino a 10000 prima di prendere una decisione di spesa,
abbiamo cominciato a rivedere clienti fare capolino nella nostra
agenzia.
Un po' come le lumache, che mettono fuori il capino alla prima pioggia di primavera, il potenziale viaggiatore ricompare in agenzia al primo sole.
Spesso mi viene da pensare che il 70/80 per cento degli italiani in questo momento si comporti come quel povero cristo della novella che per insaporire il pane rinsecchito, lo passava sui meravigliosi vapori dell'arrosto a cui non poteva accedere.
Ecco, l'italiano che in questo momento ha paura di spendere (e non entro nel merito delle possibilità economiche di ognuno, né della propria fatica di vivere), entra in agenzia per sognare.
Da qui frotte di potenziali viaggiatori passano per saccheggiare i cataloghi di ogni parte del mondo, si siedono chiedendoti di programmare il loro prossimo viaggio in Madagascar (che con certezza non verrà mai confermato), si agitano per trovare un hotel ovunque in Italia o all'estero durante il ponte del 25 aprile, che per una famiglia di 4 persone per 4 notti, non debba costare più di 250 euro. "C'è casa vostra", mi verrebbe da rispondere, ma poi mi rendo conto che sono una persona gentile e disponibile e magari questo cliente domani vince il superenalotto (ed ovviamente prenoterà il suo viaggio su internet!).
Con il ritorno dei clienti migratori, come le rondini, ricominciano gli aneddoti da ricordare e le frasi storiche da segnarsi sul libro nero delle "cazzabubbole".
Ogni giorno c'è una piccola o grande ragione che allieta la giornata o grande o piccola rogna che la distrugge a prescindere.
La mia grande fortuna è che non lavoro al banco. Io sto dietro, nel cosiddetto back office. Sono il classico topo di agenzia che programma, scrive, inventa itinerari e interagisce esclusivamente con i clienti che realizzano gruppi o con gli operatori stranieri quindi ciò che succede al banco lo vivo passivamente.
Perché sento praticamente ogni discorso, conversazione e balordaggine che subisce la mia collega. Ovviamente in momenti "caldi", io sono il rinforzo, ma ho lasciato da tempo quel ruolo, da cui, se non sei capace di difenderti, vieni malamente schiacciato. Perché il pubblico è difficile.
Inoltre è difficile da cambiare la concezione che la maggior parte dei clienti, specialmente quelli delle generazioni più "mature" hanno nei confronti dell'agente di viaggio. Che è quel ragazzo che per hobby vende viaggi.
Un hobby che nel nostro caso mantiene 3 famiglie e che spesso ci fa piangere lacrime e sangue.
Da quando ho cominciato questo lavoro, e l'anno prossimo saranno 20 anni (sono più che maggiorenne), ho osservato il turismo fare lo slalom tra 3 guerre, un numero indefinito di attentati, influenze aviarie, vulcani incattiviti, il fallimento di svariate compagnie aeree e l'avvento delle low cost, l'affondamento di una nave, magistrali sòle rifilate da internet e la mutazione di un'economia e di un paese a causa della crisi.
Scusate, non è il caso di fare una pausa?
Il caldo ancora non si decide ad arrivare ed ovviamente non ho nessuna ragione per decidere di smettere di usare il forno, specialmente quando non sono ancora uscita dal tunnel dei lievitati che ultimamente mi stanno dando gradite soddisfazioni. E' da un po' che volevo provare la pasta brioche ma soprattutto mi volevo lanciare su le girelle con l'uvetta e la crema che sono tra le paste che in assoluto amo di più, specialmente a colazione. E mi è venuta d'aiuto la ricetta di Cranberry che è semplice e di successo. Come dice lei, sono assolutamente morbidissime, buone buone anche il giorno dopo. Bisogna usare un po' di delicatezza nel tagliarle infatti come potete vedere, le mie sono tutte sghimbesce, ma la bontà non si discute.
Non ho inserito la ricetta per la crema pasticciera perché so che ognuna di voi ha la sua preferita. Anche io ho la mia ricetta perfetta e forse un giorno ve la darò.
280 gr di farina ( 160
manitoba,120 farina 00)
2 uova
30 g di zucchero
semolato
12 g di lievito di
birra
50 ml di latte
1 cucchiaino di miele
80 g di burro morbido
1 pizzico di sale
50 gr di uvetta sultanina
crema pasticciera per
farcire ( circa 100 g)
tuorlo d’uovo sbattuto con un cucchiaio di latte
per
spennellare
Setacciate le farine, sciogliete il lievito di
birra nel latte tiepido con un cucchiaino di miele.
Nella planetaria mettete
le farine, lo zucchero, il lievito di birra con il latte e iniziate ad
impastare.
Quando l’impasto sarà
bello compatto aggiungete un uovo per volta, il sale e
continuate ad
incordare. A questo punto l'impasto sarà ancora un po' tenace. Aggiungendo il burro morbido a tocchetti, diventerà molto morbido e tenderà ad attaccarsi alla ciotola. Continuate ad impastare, almeno per c.ca 20 minuti, e se necessario aggiungete 30/40 gr di farina affinché l'impasto si stacchi dalla ciotola. La morbidezza dell'impasto dipende dalla grandezza delle uova. In ogni caso il panetto finale sarà molto morbido.
Mettetelo a lievitare in una ciotola con un pizzico di farina per circa 1h (io l'ho tenuto nel forno con la lunetta accesa.)
Una volta che l’impasto sarà raddoppiato di
volume, riprendete l’impasto e
stendetelo in una
sfoglia rettangolare larga circa 25/30 cm e lunga 50 cm, di 5 mm di spessore sopra una spianatoia infarinata.
Spalmate uno strato di 3/5 mm di crema pasticciera distribuendola con cura su tutta la superficie. Cospargete con l'uvetta strizzata che avrete tenuto a mollo in acqua tiepida per 15 minuti.
Piegate un lato lungo verso il centro chiudendolo con delicatezza in maniera che il bordo esterno sia perfettamente dritto lungo il centro. Fate così con l'altro lato. I due bordi esterni si toccheranno e combaceranno perfettamente. Con il matterello spianate la sfoglia solo sulla lunghezza sempre delicatamente in modo da distribuire bene la crema.
Con un coltello affilate tagliate in due parte la foglia esattamente sul punto di contatto tra i due lati e ricaverete 2 lunghi rettangoli.
Tagliateli in rettangoli lunghi c.ca 15 cm ed arrotolateli su se stessi su lato corto in modo da ottenere dei rotolini.
Con estrema delicatezza, in quanto l'impasto è molto morbido, affettate i rotolini ricavando delle girelle di c.ca 3 cm di spessore e sistematele ben separate, su una placca da forno coperta di carta.
Fate lieviatare ancora per 20/30 minuti. Al termine spennellate le girelle con tuorlo d'uovo sbattuto con un po' di latte fate cuocere in forno preriscaldato a 160/170° per 25/30 minuti. Controllate che siano dorate, a quel punto sono pronte.
bellissimo post Patty! Avere a che fare con la gente è sempre difficile, in qualsiasi mestiere, ma allo stesso tempo si ha una postazione privilegiata sul mondo. che dire? Hai fatto bene a consolarti con queste girelle, sono una goduria!
RispondiEliminaio invece sono una che si fa incantare dalle parole, cioè entro in agenzia per sognare certo, ma perchè quel sogno si realizzi...effettivamente adesso che mi ci fai pensare è un po che io e il mio orso/marito non ci facciamo una bella vacanzetta da soli comeduefidanzatini :) e penso che per il momento non se ne parli...però che voglia!!La strada di queste girelle sarà presto quella di casa mia...magari gocce di cioccolato invece che uvetta, così faccio contenti tutti :)
RispondiEliminaAvere a che fare con il pubblico è sempre molto difficile (ne so qualcosa). Bisogna avere tante pazienza e a volte essere anche un po' psicologi per capire le persone.
RispondiEliminaEd è' vero, la gente in questo periodo ha proprio bisogno di sogni, forse perchè non rimane molto altro.
E pure queste tue girelle sono da sogno ;)
Ciao cara, buona giornata.
L'ultima foto è da morso allo schermo! :)
RispondiEliminaUna dolcezza che consola senz'altro.
Un bacione Patty.
oddio patty che buone!!! me le segno subito e già ho messo nei miei feed il vostro nuovo blog...fantastiche!!!un bacio
RispondiEliminaHo così fame adesso che volentieri addenteri una di queste ciambelle. Hanno un aspetto delizioso. Capisco le difficoltà dell'approcciarsi alle persone in questo momento. È un momento davvero delicatissimo che spero passi in fretta :(
RispondiEliminaDopo il danubio a casa mia tutti sanno che se Patty posta un lievitato dopo pochi giorni arriva anche sulla nostra tavola, però qui sorge un problema l'uvetta proprio non mi piace, che dici posso modificare con le gocce di cioccolato?
RispondiEliminabacioni
Alice
A volte i clienti sono difficili, ma sono sempre clienti...sorridere, avere pazienza e fare buon viso anche quando li vorresti stritolare con la prima canna da pompiere visibile...!!!
RispondiEliminaBackoffice da 20 anni anche io: ma quando andiamo in pensione!?!??!?!
Ottime le tue girelle, veramente una goduria
mi era sfuggito avessi un'agenzia viaggi! Anche per noi i viaggi sono una vera e propria passione, tant'è vero che siamo i classici turisti fai da te!
RispondiEliminaPer quanto riguarda la carrot cake sono d'accordissimo con te, una bomba calorica, perciò ho ripiegato sul quark :-D
Le tue girelle sono spettacolari! Anche io per il momento panifico molto spesso, baci e buona giornata!
Immagino che ne vediate un po' di tutti i colori e che l'avvento di internet abbia sicuramente inciso fortemente nel vostro settore. Ma le cose cambiano, si sa, l'importante è avere l'esperienza e la capacità per adattarsi.
RispondiEliminaDa "malato di viaggi" ho subito associato lo sfondo delle girelle (con le quali farei una lauta pausa anche adesso^^) all'Irlanda, chissà perché.
Un abbraccio e buon lavoro
Fabio
Ciao Patty,per fortuna appartengo ad una minoranza,scapestrate come me ti manderebbero in rovina.Non uso mai le agenzie di viaggi,prenoto un biglietto su internet e via,spesso non prenoto neanche l'hotel.Sono sicura che un giorno dovro' dormire per strada (e' quasi successo a Santorini)!Se potessi viaggerei con l'autostop,e' che una signora ultracinquantenne con un po' di baffetti che fa l'autostop ha "serial killer" written all over her....Mi copio la ricetta delle tue girelle e comincio la petizione per avere la ricetta della tua crema pasticciera. Un bacio!
RispondiEliminaCiao Patty, ma sai che assomigliano un sacco agli hot cross buns? Li ho fatti copiando l'ultimo post di Sigrid, Cavoletto di Bruxelles, ma visto che del pacco di manitoba, me ne rimane metà, mi sa che a breve prenderò spunto dalle tue girelle! :)
RispondiEliminaun abbraccio forte
Che fatica il lavoro con il pubblico: gioie e dolori e io è da 15 anni che ci lavoro con i clienti. Tuttavia la cosa che non sono ancora riuscita a digerire è quando ti fanno lavorare per nulla. Se non puoi andare a Santo Domingo è inutile che continui a chiedere preventivi (ogni riferimento a persone e fatti è puramente casuale...) :-)
RispondiEliminaLe girelle invece le digerirei, eccome! Bacioni
Io adoro queste girelle alla crema, sono semplicemente buonissime, complimenti!
RispondiEliminaBuona giornata!
Meno male che qualcuno inizia a fare capolino in agenzia.. che sia un piccolo ma positivo segno di ripresa? Chi lo sa...
RispondiEliminaIo comunque al momento mi sparerei 6-7 delle tue briochine! Che delizia!!
Un bacio, mia cara
da figlia di agente di viaggi della primissima ora, non posso che avallare ogni parola di questo post. Ne parlavo ancora durante l'ultimo viaggio che abbiamo fatto, col marito e la figlia: sembra facile organizzare un viaggio.Ma vorrei vedere quanti di questi turisti fai da te sanno davvero vedere ,e cose, godersi i posti, vivere un'esperienza di viaggio che non vada oltre il semplice "ci sono stato"o, peggio ancora, nella pedissequa riproduzione di quello che credono essere "il viaggiatore", solo perchè girano in corriere con i locali e con la Lonely planet sotto il braccio. Io, che pure ho lavorato per decenni nel turismo, organizzo personalmente solo i viaggi che so che possono essere alla mia portata. Altrimenti, mi affido all'agenzia: logico che interloquisco, chiedo pareri, espongo richieste: ma la parte tecnica la delego interamente, nella consapevolezza che la professionalità non è di tutti e, quando se ne ha bisogno, è la benvenuta. E, come tale, va riconosciuta e pagata. Ma sarà meglio che mi fermi qui- emi conceda una di queste meravigliose girelle. dai...
RispondiEliminaLavorare con il pubblico non è mai semplice. In più mettici le aggravanti di quello tuo e wow ci vuole proprio grinta.
RispondiEliminaMagari per il prossimo viaggione ti chiedo consiglio :)
che deliziose queste girelle! io sto programmando dei cornetti integrali!
un abbraccio
Frankie
sono bellissime... complimenti davvero...
RispondiEliminaLa crisi economica è una delle tante cose di cui tutti parlano ma all'atto pratico pochi si rendono conto di cosa sia.. ho visto persone parlare di crisi e poi spendere soldi per vestiti firmati, cellulari alla moda e via discorrendo.. anche le persone benestanti parlano di crisi economica .. forse è arrivato il momento di aprire gli occhi, forse c'è a chi fa comodo il fatto che tutti parlino di crisi economica anche quando non ne sei stato colpito ..
RispondiEliminaComunque .. il discorso sarebbe troppo lungo!
Per fortuna guardare le tue girelle tirà su il morale :) un bacio.. passa da noi quando vuoi!
Il front office è una croce, in qualsiasi ambito. Durissimo avere a che fare con le persone, con i loro malumori, con le loro aspettative... Uff, che fatica, anche al solo pensiero.
RispondiEliminaLe girelle alla crema e uvetta sono quei lievitati che non rifarò più, solo perché sono capace di mangiarne una dietro l'altra. Anzi, ora che ci penso potrei tentare di entrare nei guinness ;) Un bacio enorme
Agente viaggio no...congressi si...
RispondiEliminaTesoro direi proprio di si:D e che pausa mette fame solo a guardarli!!Bacioni, e forza con i clienti ci vuole tanta ma tanta pazienza:D!!!
RispondiEliminaImma
Io ho lavorato tanti anni nel negozio di abbigliamento uomo di mio padre. Era sul genere classico e puoi immaginare che non entrassero propriamente degli adoni, ma spesso dei rompico..ni, fa pure rima! devo dire che ci si tempra il carattere, però. A fine giornata ero esausta, più psicologicamente che fisicamente!!
RispondiEliminalo sai che le girelle con l'uvetta (che qui non so perchè le chiamano messicane) sono le mie paste preferite? quando vado al bar scelgo sempre quelle. Ora con le tue mi hai fatto venire voglia di provarci, magari col lievito madre da cui sono ormai dipendente. un bacione!
A me piacerebbe tanto entrare in un'agenzia viaggi in cui ci sei tu (anche se "dietro").. però io sono una di quelle che non fanno grandi viaggi organizzati :( Diciamo però che se vinco al superenalotto (ok, vabè, io so' più da Lotto, buon caro vecchio Lotto) quella sì è la volta buona che NON mi prenoto un viaggio su internet... ;)
RispondiEliminaE per ora mi piace sognare con le tue girelle! ;)
marooo meno male che hai messo pausa, non respiravo quasi più dall'incalzare degli eventi storici che ci hanno travolto a noi (me) babyboomers, oh cielo che in quattro non si possa andare più in vacanza è vero e ce lo so! ce ne ho 2 di bestioline adolescenti, ma non mi sembra giusto. e non la sto a menare tanto su questa storia. Invece mi rilasso con quel mobbido mobbido che ancora usa dire il mio piccolo che piccolo non è più. e vederlo scritto mi ha fatto sobbalzare grande cran grande patty, un abbraccio e se faccio capolino alla tua agenzia è solo per sognare un pò...SAPPILO! MONY
RispondiEliminabuone!!!
RispondiEliminaio adoro i lievitati :) soprattutto amo mangiarli :D
ma mi diverto anche, di tanto in tanto, a provare a farli a casa..
però....con la crema?!?!?!?!? ma un bel po' di cioccolata, no!?!?!? :D
baciotti
Purtroppo i salari della gran maggioranza delle persone sono quelli che sono, fermi come potere d'acquisto da vent'anni; i prezzi no: come e cosa può spendere la gente?
RispondiEliminaI pochi che guadagnano sempre più son troppo pochi per mantenere tutti coloro che un tempo fornivano servizi.
ah, ragazza, queste me-le-segno! Per me non sono girelle ma il pain aux raisins che tante volte ho mangiato un Francia... dove si sa, per i croissant ci "bagnano il naso"!
RispondiEliminaDunque sì, le rifaccio! Poco importa l'uso del forno... io vado avanti tranquillamente fino al 31 luglio per ricominciare col primo agosto! Tutto dire, no?
Anch'io ho avuto a che fare col pubblico per molto molto tempo e so che ci vuole un sacco di pazienza. Un giorno passerò anch'io dalla tua agenzia, in incognito, per prenotare il mio viaggio che non confermerò mai... (ah, ah, ah... no, non te lo faccio uno scherzo così!)
Baciiii e grazie ;))
adoro le tue scrittine sulle foto...e le girelle..mmmm
RispondiEliminadeliziose...è da tanto che non mi metto a fare un lievitato dolce, le tue girelline sono davvero moooooolto invitanti!!!
RispondiEliminaio l'ho sempre adorate....le devo provare assolutamente!!!!
RispondiEliminaPensa che io sono diplomata perito turistico e dopo aver fatto il mio bravo tirocinio in agenzia di viaggi, ho deciso che avrei cambiato mestiere...
RispondiEliminaSei una forza!
Queste gierelle mi piacciono da morire... riuscirò a replicarle senza glutine???
Certo, la possibilità del "fai da te" ha rubato un bel pò di lavoro alle agenzie di viaggi e riescono ad andare avanti solo quelli che dimostrano professionalità, disponibilità e gentillezza...io i miei viaggi li organizzo da sola e fino ad ora è andato tutto liscio...certo, se dovessi fare un viaggio in Vietnam e Laos busserei alla tua porta senz'altro! Comunque, quel biglietto aereo sono riuscita a cambiare ma sono stata al telefono circ 2 ore !
RispondiEliminaChe buone le girelline.....