Quattro giorni in un'Atene afosa e invasa da turisti americani. Per me un mondo completamente nuovo ed eccitante.
Mia figlia, due incisivi e parecchi cm in meno, all'epoca non riusciva a pronunciare la parola Partenone. Nelle conversazioni familiari, lo ribattezzò immediatamente "Il Gamberone" per il divertimento di noi grandi, il cui nomignolo risvegliava languorini facilmente messi a tacere durante le splendide cene in giro per la città.
Dopo esserci arrampicati all'Acropoli, aver visitato in lungo ed in largo il Museo Archeologico Nazionale, aver confrontato statuine di Divinità e Satiri esposti sulle bancarelle della Plaka ed esserci concessi deliziose Mezas per rinfrancarci dal caldo, abbiamo deciso di provare l'emozione dell'isola. Il sabato mattina, con la nuovissima metropolitana realizzata per le Olimpiadi, abbiamo raggiunto il Pireo e ci siamo imbarcati per Aegina.
Questa piccola isola distante solo 50 km dalla capitale, è la preferita dagli Ateniesi per i loro week end di mare. Non vi è turismo internazionale e noi siamo stati piacevolmente colpiti dalla tranquillità che vi regna. Il paesino di Egina è colorato e tranquillo, pieno di negozietti, ristorantini ed un porto animato con belle barche ancorate. Il pistacchio è il prodotto sovrano di quest'isoletta e noi ne abbiamo fatto ovviamente buona scorta. Piante di pistacchio ed olivo coprono quasi completamente il territorio isolano. Al centro dell'isola si innalza un promontorio circondato da pinete dove sorge lo splendido tempio di Aphaia. Lo abbiamo raggiunto in macchina e con nostra sorpresa, eravamo gli unici visitatori insieme ai gabbiani.
Abbiamo avuto il tempo di farci un bagno, di pranzare in un piccolo ristorante sul mare in un borgo di pescatori delizioso. Pesce freschissimo, polpi appesi in attesa di esser cucinati o abbandonati sul selciato ancora vivi prima del colpo ferale. Un' atmosfera irreale, da sogno. Un ricordo bellissimo che ancora perdura. Vi lascio con alcune immagini di questo viaggio di ormai diverso tempo fa prima di passare a raccontarvi dei biscotti più buoni del mondo!
Secondo appuntamento con le ricette di Vefa e con scoperte esaltanti. Questa volta devo proprio ammettere di aver perso la testa per le prossime due ricette. Fin dal primo sguardo al libro, sfogliando il capitolo dei Biscotti (si, esistono biscotti greci e sono pure parecchio boni!), l'occhio mi è caduto su questi dolcetti ripieni di mela e noci e sui tradizionali biscotti alle nocciole con aroma di anice. Entrambe le ricette mi hanno molto incuriosito. In comune ho notato la mancanza di uova, l'uso parco di zucchero, l'estrema semplicità della composizione e degli ingredienti, legati soprattutto al territorio e questo ultimo aspetto mi ha conquistato definitivamente. Non avevo idea di cosa aspettarmi perché come ho già accennato nel post precedente, il libro non contiene moltissime foto, quindi l'idea di lasciarmi guidare completamente dalle spiegazioni mi è piaciuta molto.
Beh, ho fatto assaggiare i biscotti ai miei colleghi in ufficio, a mio marito, a mia figlia....ho dovuto strappare di mano il piatto più volte affinché ne avanzasse una briciola...Ragazzi, una meraviglia! Meno male che ho fatto le foto appena sfornati.
Per il capitolo dolci, non vi perdete per nessuna cosa al mondo le meravigliose preparazioni delle mie amiche Starbookers:
- Il Copenhagen a casa di Menu turistico
- Halva al semolino a casa di Vissi d'Arte e di cucina
- Tartufi alla carota a casa di Ale Only Kitchen
Biscottini ripieni di mela - Ingredienti per cc.a 30 dolcetti
Per la pasta:
- 400 gr di farina autolievitante (potete usare mezza bustina di lievito in caso abbiate della farina 00 tradizionale)
- 225 gr di burro freddo e tagliato a dadini
- 4-5 cucchiai di yogurt naturale (naturalmente greco)
- burro per ungere
- zucchero a velo per decorare
Per il ripieno
- 4 grandi mele sbucciate e grattugiate grossolanamente (io ho usato le golden)
- 2 cucchiai di succo di limone appena spremuto
- 4 cucchiai di zucchero superfine (tipo Zefiro)
- 1/2 cucchiaino di cannella in polvere + extra per spolverare
- 1/2 cucchiaino di chiodi di garofano in polvere
- 1/2 cucchiaino di noce moscata grattugiata fresca
- 120 gr di noci tritate grossolanamente
Setaccia la farina in una larga ciotola. Aggiungi il burro a pezzetti e sbriciolalo strofinandolo con la farina in modo da ottenere delle briciole. Aggiungi e mescola delicatamente lo yogurt nell'impasto fino a che non comincerà a stare insieme quindi con le mani compattalo senza lavorarlo ulteriormente e forma una palla. Avvolgila nella pellicola e metti in frigo per 30 minuti. (io ho fatto tutto con la planetaria per una totale di 4 minuti di lavoro)
Metti le mele, il succo di limone e lo zucchero in una piccola padella e cuoci a fuoco lento mescolando costantemente fino a che il liquido delle mele non sia evaporato. Rimuovi la padella dal fuoco, aggiungi spezie e noci e mescola bene. Accendi il forno a 180°. Prendi la pasta e dividila in 30 pezzi di medesima dimensione. Dai a ogni pezzo la forma di una pallina quindi stendila con il matterello in una sfoglia rotonda. Metti un cucchiaino di ripieno al centro della piccola sfoglia quindi richiudi i bordi su se stessi per ottenere una pallina. Premi la pallina sul piano di lavoro con delicatezza quindi sistema il biscotto su una teglia coperta da carta da forno, con la parte sigillata verso il basso. Una volta pronti tutti i biscotti, cuoci per 35 minuti o comunque fino a che la pasta sia lievemente dorata. Toglili dal forno e spolverali immediatamente con lo zucchero a velo e la cannella. Quindi fai raffreddare. Si conservano bene per 2/3 giorni a temperatura ambiente e per diversi mesi in congelatore.
NOTE PERSONALI: La frolla o meglio direi "brisé" allo yogurt è stata una scoperta. Come ingrediente umido ad aiutare l'asseblamento degli ingredienti secchi viene usato lo yogurt greco, in quantità minima, ma la sua presenza aiuta ad ottenere una pasta molto elastica e duttile, che non ha necessità di riposare moltissimo (in questo periodo così caldo, potete lasciare anche un'ora). Una volta cotta ha una consistenza molto friabile ma contemporaneamente tenera, con un gusto molto molto delicato che bene si sposa con il ripieno speziato e con il croccante delle noci.
Si conservano alla perfezione per 4/5 giorni tenuti al fresco in una scatola ermetica e nonostante siano fantastici appena fatti, sono assolutamente da estasi il giorno dopo. Provateli.
Biscotti alle nocciole con aroma di anice - per c.ca 30 biscotti
- 275/350 gr di farina 00
- 1/2 cucchiaino di bicarbonato di soia
- 1 cucchiaio di lievito per dolci
- 1/4 di cucchiaino di sale
- 4 cucchiai di succo d'arancia appena spremuto
- 120 ml di olio d'oliva (io ho usato quello di Taggiasca)
- 120 ml di olio di semi di mais
- 100 gr di zucchero superfine (tipo Zefiro)
- 4 cucchiai di Ouzo (se non lo avete potete usare il liquore Varnelli)
- 1 cucchiaino di estratto d'anice o di semi di anice tritati finemente
- 50 gr di granella di nocciole
Preriscalda il forno a 180°. Setaccia insieme farina, il bicarbonato, il lievito ed il sale in una larga ciotola. Mescola in una ciotola più piccola il succo d'arancia, l'olio d'oliva e di mais, lo zucchero, l'Ouzo, l'estratto di anice.
Versa la miscela negli ingredienti secchi, aggiungi la granella di nocciole e mescola fino ad ottenere una pasta morbida e malleabile (la mia era morbida ma piuttosto sbirciolosa.). Stendi la pasta con il matterello tra due fogli di carta da forno ad uno spessore di 1 cm, quindi taglia i biscotti con le forme che preferisci: rotondi, quadrati, a cuore. Mettili su una placca da forno coperta di carta e cuoci per c.ca 20 minuti, fino a che non saranno lievemente dorati. Falli raffreddare. Si conservano per diversi mesi in contenitori ermetici.
NOTE PERSONALI
Per questi biscotti ho fatto un peccato di gola terribile. Appena sfornati, ne ho mangiati una quantità non dichiarabile. Siccome ho rischiato di finirli da sola, ho deciso che la cosa migliore fosse portarli a mio padre che ama tantissimo gustarsi un biscottino con il vin santo dopo cena. Ho dovuto liberarmene spudoratamente perché provocano una gravissima forma di dipendenza.
Una volta cotti, sono estremamente croccanti, saporiti e l'aroma di anice non è assolutamente aggressivo, anzi si percepisce di più all'olfatto che al gusto. Le nocciole conferiscono un piacevolissimo tono tostato e l'olio d'oliva non emerge grazie al delicato sentore di arancia. Insomma, per il mio gusto, sono biscotti assolutamente perfetti. Meravigliosi con vini liquorosi e naturalmente con un bicchierino di Ouzo a fine pasto.
E con queste due ricettine, partecipo al settimana appuntamento Starbooks dedicato a Vefa's Kitchen
sono pazzeschiiiiiiiii!!! li proverò sicuramente...
RispondiEliminaE che ti devo dire! M'hai fatto sognare prima con la Grecia e poi con i tuoi biscotti, quelli ripieni di mele per i miei gusti sono fantastici. Ma anche gli altri li assaggerei moooooto volentieri, ho uno strano famelico feeling con i dolci greci!
RispondiEliminaUn abbraccione, carissima, con stima!
I tuoi racconti sono sempre una piacevole lettura...se poi, avessi potuto assaggiare anche qualcuno dei tuoi fantastici biscotti....sarebbe stato il massimo.
RispondiEliminaBaci e buona giornata!
Della Grecia ho visitato solo Santorini e ne ho un ricordo meraviglioso. Speriamo riescano ad uscire da questa crisi al più presto.
RispondiEliminaI tuoi biscotti sono eccezionali soprattutto per chi come me ha qualche problemino di glicemia :)))
Hai la capacità di descrivere così bene il sapore delle ricete che riesco quasi a percepirlo :P
RispondiEliminaBuona giornata Pattyyyyyyyyyyy
Belli, come bella è la Grecia. Puoi dirmi nei biscotti di nocciole perchè hai messo una quntità di farina variabile. Grazie e complimenti, sei proprio brava!!!
RispondiEliminaMeravigliosi, certi peccati di gola dovrebbero potersi fare sempre :-)
RispondiElimina@ VIPERINA - Ti rispondo qui perché non ho trovato una tua mail o riferimento a blog: grazie per la tua domanda molto pertinente. Ho dimenticato di farlo notare. La quantità di farina è variabile perché potresti avere necessità di aggiungere della farina un po' come si fa per i biscottini al vino. Parti dalla quantità minore ed aggiungine fino a quando non otterrai una consistenza non appiccicosa anche se granulosa. Grazie per la tua domanda molto attenta. Un bacio. Pat
RispondiEliminaLa Grecia mi manca come meta e desidero visitarla presto! per il momento mi "accontento" di sognare con il tuo posto e nel frattempo assaggio questi biscotti deliziosi :-)
RispondiEliminaP.S. forse è il caso che riprendo in mano questo libro fantastico!
ah mica me li ricordavo questi biscotti, un bel sapere grazie anche degli altri link su altre ricette di blog
RispondiEliminaquesti biscottini, sia quelli con le mele che gli altri, mi ispirano molto, anche se in questi giorni accendere il forno va oltre le mie possibilità umane.
RispondiEliminaperò me li segno, so già che mi piaceranno moltissimo
ma come mi piace questo starbooks :-)
Anche io ho un ricordo bellissimo della Grecia, mi hanno portato i miei genitori quando avevo più o meno si sono un po' sfuocati, ma puoi immaginare che cosa doveva essere più di 30 fa??? selvaggia, inesplorata, non contaminata, tutta (vacanza itinerante di 20 giorni) proprio come l'isola che descrivi...la ricordo come un sogno!
RispondiEliminaDi biscotti greci ho avuto la fortuna di assaggiare i kourabiedes che faceva la mamma greca di una mia amica, quindi non stento a credere che anche questi devono essere buonissimi!
baci
Valentina
Uff.. sono anni che vorrei andarci in Grecia ma ancora nulla.. che spettacolo dev'essere! questi biscottini, soprattutto quelli ripieni di mela, sono fantastici.. che golosi.. che fame!!
RispondiEliminaDa provare!!!
RispondiEliminabella la scelta, bella la realizzazione.
RispondiEliminala foto con il "tsolias" della bimba, mi fa ricordare tutte le foto della mia, quando era bimba.
irene
Ho sempre voluto andare in Grecia. ma anche se sono qui in America, potrei almeno fare questi buonissimi biscotti.
RispondiEliminaFinalmente ti ho aggiunto al mio blogroll: accidenti a quando non l'ho fatto prima!!
RispondiEliminaHai delle belle ricette. Complimenti :)
Io il forno non lo spengo mai,nemmeno a Ferragosto!!!Quindi so che cosa fare (tradotto:copiare spudoratamente!!)il prossimo fine settimana!!!
RispondiEliminaDeve essere una meraviglia la frolla dei primi e la croccantezza dei secondi.
Grazie per condividere sempre novità e grandi classici! :-)
Cari saluti
LaTartaruga
Ciao Patty mi piace moltissimo l'anice e i tuoi biscotti li proverò subito. Lo capisco che tu li abbia divorati, sono bellissimi.
RispondiEliminaAssolutamente li devo provare Patty! Mi è venuta troppa voglia! Tu sei stata bravissima!
RispondiEliminail gamberone, hahaha, i bambini fanno divertire un sacco!!! che biscottoni super-invitanti, anch'io non spengo mai il forno d'estate, ma non so perchè i biscotti e certe altre pietanze non riesco proprio a farle d'estate ... questi biscotti li proverò di certo comunque, mmm...
RispondiEliminaI biscotti alle mele ispiravano tanto anche me, e tu hai dato conferma alle mie sensazioni... adesso saranno un chiodo fisso, finché non li proverò! Per quel che riguarda i biscotti all'anice, con le tue parole sulla non invadenza di questo ingrediente, che non amo molto, hai vinto ogni mia resistenza!
RispondiEliminaCara Patty, sei sempre più brava.
Un abbraccio grande
che bel post....e che biscottini golosi....e che bei ricordi anche per me legati alla Grecia!
RispondiEliminasplendide le foto e bisogna che mi segni le ricette perché sono fenomenali!!! ciao :-)
RispondiEliminaAdoro la grecia, ci sono stata 6 anni fa e vorrei tanto ritornarci. favolosa questa ricetta
RispondiEliminaPatty, così mi fai sognare!! sai che quest'estate andrò proprio in.. GRECIA!! non vedo ora di assaggiare la cucina greca, questi biscotti "più buoni al mondo" e vedere qualcuno di questi paesaggi (purt però niente Atene per noi).
RispondiEliminaps bellissimo lo sfondo blu dei biscotti.. sa proprio di Grecia :-))
un abbraccio Patty
e grazie per le parole di ieri :')
sono stata ad aegina, un milione di anni fa, con il traghettino!!! non mi ricordo più niente, ma il tuo racconto mi ha fatto venire una nostalgia...
RispondiEliminai tuoi biscotti sono stupendi, quelli alle mele come sai li avevo adocchiati anch'io: mi ricordano tantissimo certi biscotti tedeschi!
troppo carina la tua bimba :)))
un abbraccio fortissimo
Alla parola yogurt greco ho capitolato.. lo amo, non c'è altro sentimento che possa spiegare ciò che provo per Lui :)
RispondiEliminabastaaaaa!!!! sarei a dieta...sarei... insomma dovrei... beh! domani li faccio anch'io!
RispondiEliminaVedi come si diventa donne con una volontà di ferrò? Il fatto e che il ferro, con l'Ouzo, si arrugginisce in fretta :-)
Nora
Voilà de jolies images gourmandes
RispondiEliminaJe te souhaite un bon jeudi
Valérie
ma che meraviglia alla faccia della dieta che faccio da due anni un paio per colazione
RispondiEliminaNon ci posso credere! Ho passato ad Aegina circa 10 giorni con il mio dolce doppio, per il nostro primo viaggio. Ci piacque subito proprio perché non era turistica, il mare era splendido e le persone deliziose. La sera andavamo a sederci con due signori anziani greci che ci raccontavano la loro vita (in greco) e non so come ci capivamo... Mi hai riportata indietro di 25 anni in un baleno! Peccato solo non aver mai assaggiato questi biscotti... Però voglio provare a trasformarli gluten free...
RispondiEliminaBellissime foto, belle ricette e biscotti stradeliziosi...Con questo post mi hai fatto viaggiare in una terra meravigliosa! Un bacione cara e buona giornata!
RispondiEliminaTu così istighi alla copia!!! Buonissimi, croccanti, buoni con i vini liquorosi..... allora bisogna proprio rifarli!
RispondiEliminaCiao Patty, se vorrai, c'è questa piccola cosa per te.
RispondiEliminaAntonella.
http://cioccomela.blogspot.it/2012/06/red-carpet.html
Carissima Patty, ho letto il tuo post questa mattina e mi sono talmente immersa nell'atmosfera e nel profumo di questi dolcetti che ho perso la cognizione del tempo e non sono riuscita a commentare, ma ora eccomi qui pronta per dirti che sei la mia suggeritrice di viaggi preferita, ogni posto di cui hai parlato mi ha fatto sognare e desiderare una vita un pò più "normale" per poter viaggiare in compagnia, ma , visto che per ora non è possibile, mi accontento di sognare con te!!
RispondiEliminaGrazie di cuore
loredana
Egina è luogo del cuore, perchè la parte più bella della storia greca passa anche da lì, da un'isoletta sparuta che sola ebbe il coraggio di mandare un piccolo contingente di uomini, in aiuto degli Ateniesi contro le torme persiane. Non ci credeva nessuno, ad un ribaltamento dei fronti, ma gli Eginesi scommisero sull'amor patrio- e vinsero.
RispondiEliminaOgni volta che vado in Grecia mi commuovo- e difatti cerco di andarci nelle stagioni peggiori, tipo a gennaio o a novembre, quando non c'è mai nessuno- e io mi godo le mie passeggiate, i miei luoghi del cuore, le mie salite :-) e i miei pianti, tutti da sola che così non mi vede nessuno.
Mi commuovono anche questi biscotti, a dire il vero: ma i motivi sono ben diversi dal resto. Ugualmente nobili, però :-)
Finalmente riesco a commentare i tuoi biscotti !!!! In super ritardo dico che hanno un aspetto imitante e che saranno sicuramente buonissimi!!! Ovvia la tua voglia di assaggiarli subito....Bacissimi
RispondiEliminaCiao Patrizia, ti seguo da tanti anni, sebbene non ti abbia mai scritto. Ho fatto ieri sera i biscotti alla mela con la mia piccolina... Davvero deliziosi... La mia golosona li ha voluti riempiti con una ganache al cioccolato con granella di biscotti plasmon. Grazie per la tua ricetta e i tuoi racconti!
RispondiEliminaMa Sarah, scusa il ritardo con cui ti rispondo. Sono davvero felice che tu sia andata a pescare questa ricetta di un po' di tempo fa. Ma il libro di Vefa è veramente uno di quei testi di cucina che andrebbero comprati anche solo per sfogliarli, per la ricchezza di ricette e di storie di famiglia.
EliminaLa tua golosona ha già un palato da grade. Se il buongiorno si vede dal mattino....
Un forte abbraccio e grazie per seguirmi con affetto.